BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] su modelli antichi dall'artista negli anni di apprendistato: anche se il Vasari (1568) le citò con ammirazione (Berlino, a Trento quanto acquistato a Vicenza: ma in seguito, per colmo di sventura, ogni cosa è andata dispersa e, praticamente, perduta ...
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BELLUZZI (Bellucci), Giovanni Battista, detto il Sanmarino
Nacque a San Marino il 27 sett. 1506. Suo padre, Bartolo di Simone (1521-1555), apparteneva ad una delle più autorevoli famiglie della Repubblica [...] ancora nel 1552) spettano quindi al B. anche se i lavori furono diretti da G. B. Camerini , io stimo esser cosa conveniente, per voler lettere a Cosimo I e ai suoi segretari, cit. in d'Ayala, 1873, e in Zani, 1933; v. inoltre: A. Montalvo, Relazione ...
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BERTOTTI-SCAMOZZI, Ottavio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1719 (e non nell'anno 1726, come alcuni autori affermano: cfr. N. M. Berton), il giorno 5 aprile, da Antonio Bertotti e Vittoria Scabora. [...] il successivo22 settembre (Giornale del viaggio in Italia per la signora von Stein): "Se dovessi obbedire al mio desiderio mi tratterrei precise misure espresse in piedi vicentini e piedi inglesi. èevidente lo scopo di far cosa gradita proprio a ...
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BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] Zanotti, in sale e ambienti dove aveva lavorato precedentemente il Mitelli, sono in pieno sfacelo: e dovevano essere cosa superba. di palazzo Hercolani realizzato da A. Venturoli. Se sono attendibili le testimonianze, estendeva la sua attività ...
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BALDINI, Baccio (Bartolomeo)
Alfredo Petrucci
Fiorentino, nato forse nel 1436. Arthur M. Hind affermò, in una conferenza tenuta il 29 genn. 1930 all'Accademia Britannica di Londra, di aver letto il nome [...] serie di disegni del Botticelli, afferma l'Anonimo, "fu cosa maravigliosa tenuta". Il Vasari poi precisa che il B. " del mestiere, anche se esercitato, come dice il Milizia, "con bulino inflessibile" (cioè senza modellazione in curva), ed il credito ...
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ARCANGELO di Cola da Camerino (anche A. di Cola di Vanni Camerino)
Marco Chiarini
La prima notizia accertata finora su A. è che egli dipinse una Maddalena e altre figure (oggi scomparse) nella sala Maggiore [...] che se non è sua cosa certa, ha tuttavia molti degli elementi propri di Arcangelo.
Difficile, se non impossibile , p. 363; M. Santoni, Un trittico bruciato di A. di C. da C., in Nuova Riv. Misena, III (1890), p. 187; G. Magherini-Graziani, L'arte a ...
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BORZONE (Bolzone), Luciano
Franco Sborgi
Figlio di Silvestro, "cittadino scarso di sostanze, ma ben fornito d'integrità e di pietà" (Soprani-Ratti, I, p. 244), e di Veronica Bertolotto, nacque a Genova [...] gli dedicò una canzonetta, dove descrive cosa avrebbe voluto fosse dipinto nella sua "Siracusa" (G. Chiabrera, Canzonette. Rime varie,Dialoghi, a cura di L. Negri, Torino 1952, pp. 83 s.: "Se di bella, che in Pindo alberga Musa"; cfr. anche ibid ...
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GRANUCCI, Bartolomeo
Silvia Sbardella
Non si conosce la data di nascita di questo artista figlio di Francesco, attivo a Napoli tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo.
Nel 1698 il G. è [...] con sé nei lavori di decorazione della cappella Frasconi in S. Paolo Maggiore, per la quale il G. eseguì le decorazioni in rame , sedie, placche, stufe, letti e "qualsiasi altra specie di cosa" (Rizzo, 1992, p. 147), a ideazioni ben più solenni ...
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CARONNI, Felice
Nicola Parise
Nato a Monza nel 1747, si risolse giovanissimo ad abbracciare lo stato ecclesiastico. Entrò, allora, al Carrobiolo, la casa che i barnabiti avevano a Monza, e vi compì [...] si trattava di cose di poco conto, c'era da chiedersi se il C., pur avendone tradotto gli Anfangsgründe e ridotto a compendio e assimilato la lezione di Eckhel, e, in ultima istanza, su che cosa poggiasse la fama di lui come esperto di numismatica ...
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BIANCHI, Mosè
Ugo Nebbia
Figlio di Giosuè (n. Monza 20 giugno 1806, m. ivi 9 sett. 1875, ritrattista di carattere accademico, compositore di quadri sacri e maestro di pittura), nacque a Monza il 13 [...] Roma il B. tese ad allargare i suoi orizzonti culturali, cosa che poté far meglio nel 1866, grazie al Pensionato Oggioni, con una grande, ribollente Burrasca, acquistata in Inghilterra che, se scandalizzò il pubblico non abituato a simili ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...