Luigi MattManuale di stilisticaFirenze, Vallecchi, 2024 Il lettore ormai avvezzo alla narrativa commerciale, tutta appiattita su dialoghi stereotipati e soggetti già pronti per la trasposizione audiovisiva, [...] parola e di pensiero, in versione da bignami. Ma lo stile è ben altra cosa, come si spiega in questo libro, suddiviso in tre parti: Metodi ( di una «gradevole leggibilità»; la lirica leopardiana A se stesso (di cui non ci restano autografi), peculiare ...
Leggi Tutto
Il perfetto ricoverato, all'apice di questa desolante carriera la cui meta sembra, paradossalmente, la distruzione del malato, sarà quello che si presenta completamente ammansito, quello che si lascia [...] , e uguale è il compito che li attende. Ci si aspetta, come in effetti avviene, che l’obiettivo del fotografo si appunti sulle stesse cose e l’occhio umano non sono la stessa cosa, e lo si può verificare se si confrontano attentamente gli scatti dei ...
Leggi Tutto
Illusioni semantiche«Vieni in sede oggi?». «No, lavoro in smart». Sono diversi anni che questo smart, abbreviazione dell’espressione smart working (entrata nei neologismi di Treccani nel 2018) compare [...] messo in atto in quegli anni è cosa ben diversa da quanto il termine definisce, in quanto il telelavoro è «un istituto in anche quando non richiesta, anche se “agilmente” da casa. Pietro Manzella e Federico Nespoli, in un articolo del 2016 intitolato ...
Leggi Tutto
Filippo D'AngeloLe città e i giorniNottetempo, Milano, 2024 Il dibattito intorno alle generazioni ha portato al fiorire di svariate etichette linguistiche (tra le tante, l’ormai celeberrimo boomer), il [...] in discussione il mondo consegnatogli dai padri, finendo in qualche modo col diventarne conniventi, nonostante il dissenso. E così, se , D’Angelo stende in realtà un romanzo su che cosa sia l’Occidente, composto da istituzioni in crisi, denaro e buone ...
Leggi Tutto
JilbabPartiamo da un episodio di cronaca di qualche anno fa. Silvia Romano, volontaria milanese sequestrata in Kenya nel 2018 da un gruppo di estremisti islamici, viene finalmente liberata e torna in Italia [...] comunicare con l’abito prima ancora che con le interviste, in cui confermerà la sua nuova fede e il suo nuovo nome nei testi degli scrittori migranti: «Vuole sapere cosa penso di quella donna del mio paese i migranti chiamano sé stessiL’apporto delle ...
Leggi Tutto
Avviene nel 1971. Giuliano Scabia guida un gruppo scatenato di ragazzini di seconda media della Bassa parmense alla fattoria protetta di Castel Aicardi, dove lavorano alcuni “matti” provenienti da Colorno. [...] continue: «Cos’è teatro? Cos’è arte? Cos’è curare? Cosa c’entriamo noi con la malattia mentale».Marco è alto quattro metriMarco Cavallo .Esce, Marco Cavallo, dopo una dura assemblea in cui si discute se la fantasia non corra il rischio di far ...
Leggi Tutto
L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] il compimento dell’opera, Non mancava più che costui, o questa cosa», avere (o dare) il resto del carlino detto «di la parola assunse anche il senso di moneta in genere o somma di denaro, specialmente se modesta (vedi Tommaseo/Bellini, s.v. paolo ...
Leggi Tutto
Francesco PanarelliDante a Mezzogiorno. Il Regno di Sicilia nella CommediaRoma, Carocci, 2024 È probabilmente nel De vulgari eloquentia (I 12, 4) che troviamo la menzione più estesa e complessa che Dante [...] del Regno di Sicilia. Ma cosa conosceva, effettivamente, Dante della aduggia, / sì che buon frutto rado se ne schianta» (Purg. XX 43-45). il Guiscardo e la battaglia di Tagliacozzo del 1268, in cui Carlo I d’Angiò sconfigge Corradino. Nel canto ...
Leggi Tutto
Marco BrandoMedi@evo. L’età di mezzo nei media italianiRoma, Salerno editrice, 2024 Cosa c’è di nuovo all’orizzonte? Il medioevo. Questo remoto millennio della storia occidentale ha ancora da dire la sua [...] di Roma Sapienza, Bologna e Urbino sul medievalismo italiano contemporaneo; in particolare, l’unità dell’ateneo bolognese si occupa proprio del medievalismo presente nei media.Se nei primi capitoli viene illustrata la disciplina del medievalismo, i ...
Leggi Tutto
Nonostante il caldo, l’estate è la stagione in cui la prosaica punta dell’iceberg svetta di più. Quale iceberg? Quello del gossip. I settimanali cartacei che si occupano del genere (oggi tra i più venduti, [...] la madrina sono god-sib cioè “parenti in Dio”. Ma, come dicevo, anche questa abbiamo accennato – è anche una cosa seria. Da sempre i pettegolezzi sono mai la cima per soffiar di venti». Perché, se spettegolare è un impulso innato, l’autodifesa lo è ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...