Poesia di lodeLa svolta esistenziale e poetica della Vita nuova è annunciata nel par. XVII, in cui Dante proclama di voler «ripigliare matera nuova e più nobile che la passata». Prime testimoni e prime [...] all’amore disinteressato, la caritas che Beatrice incarna. Se il vero amore è fine a sé stesso e ha insé il suo premio più alto e più nobile, d’umiltà vestuta;e par che sia una cosa venutadal cielo in terra a miracol mostrare.Mostrasi sì piacente a ...
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Forse un giorno scopriremo che non ci siamo mai perduti e che tutta questa tristezza, in realtà, non è mai esistita...(I migliori anni della nostra vita, Renato Zero, 1994) Permettetemi un’eccezione alle [...] The Best Years of Our Lives uscito in Italia con il titolo I migliori anni della se... appunto. Ma forse vuol dire soltanto che è sufficiente la consapevolezza che i desideri materiali o ciò che gli altri privilegiano e inseguono sono poca cosain ...
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Alfredo GiulianiPoesieVenezia, Marsilio, 2024 Per i lettori curiosi di sperimentalismo ma digiuni di avanguardie, l’opera di Alfredo Giuliani può funzionare come un’ottima “nave scuola”. Troppo eccentrico [...] proprio, originalissimo, linguaggio. In un articolo del 1989 (intitolato La poesia è una cosain più) lo stesso Giuliani che poi vengono chiariti (o parodiati) nel Glossario finale. Se i «coprovegetariani» sono esseri che si «nutrono esclusivamente di ...
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Mariano LongoInfanzie. Storie di bambini ribelli, tristi, stralunatiBari, Progedit, 2024 Intanto il titolo: plurale, Infanzie. Per norma e per consuetudine, per costume impigrito o per prassi sommaria, [...] diverse e sempre colte di sorpresa. Come si manifesta, incosa si sostanzia, questo essere colti di sorpresa? A voler lo rende esperienza vissuta: lo attua insé e attraverso sé e lo trasforma in storia.Un altro racconto assai esemplificativo ...
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Tra Sciascia e FavaQuando, nel 1969, Sciascia scrive il saggio intitolato Sicilia e sicilitudine, segna la fortuna di un vocabolo, appunto sicilitudine, destinato da lì in avanti ad indicare l’inesplicabile [...] ingenuità di un bambino che presenta sé stesso e la sua famiglia in un tema in classe:Io mi chiamo Calafiore Sebastiano è una cosa difficile da spiegare: cioè un lavoro, […] una casa pulita […]. Quando un uomo non può essere tenuto in soggezione da ...
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La bolla pontificia di Innocenzo VIIINella sola Germania del XVII secolo, vennero giustiziate per stregoneria circa centomila donne (Lentini, S., 2016). Le cifre sono spaventose e inaccettabili per il [...] di ucciderle e non imporrebbe pene di questo genere se le streghe non collaborassero veramente con i diavoli nel provocare meccanismi di sublimazione.«[…] E par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miracol mostrare» (Dante Alighieri, Vita ...
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Giuseppe Fava, un romanziere da rileggere: letteraria “passione” e torbido confine tra il bene e il maleI cento anni dalla nascita di Giuseppe Fava sono occasione di una rinnovata attenzione alla declinazione [...] l’amata Annuzza, per cercare, se non fortuna, almeno serenità in Venezuela. Se il finale aperto di questo testo contempla pazzia di un ragazzo e la morte di un giovane, ma una cosa così orribile, da un momento all'altro così spaventosa. [...] Fate ...
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Gabriella PaceRitornoRoma, Il Labirinto, 2022 Ritorno è un racconto del reduce. La materia del libro appartiene a quell’ambito della letteratura concentrazionaria che riguarda l’internamento dei militari. [...] dal sogno della pasta al pomodoro. Desiderio e cibo diventano una cosa sola: anche il femminile si presenta nella figura della donna che nella sua tasca. Il tempo, se non è connotato in senso alimentare, lo è in senso climatico: è questa l’altra ...
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Donne sotto il Vesuvio.Giovan Battista Basile nacque nell’ultimo quarto del XVI secolo, ed è dunque contemporaneo di Shakespeare e Cervantes. Il quadro culturale inquieto e vivace in cui sboccia il suo [...] della sua memoria: ma il “corpus magnum” delle sue fiabe se lo è tirato fuori, pagina per pagina, dalla sua fantasia e alla fiaba e quindi di rendersi in grado di utilizzarla per figurare i propri traumi (Rodari, XIX):la cosa che egli crea, e che non ...
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Per meglio comprendere gli elementi che formano i toponimi, di quelli medievali e moderni così come di quelli antichi, occorre premettere quali sono le funzioni che il toponimo assume, alcune connaturate, [...] uso; dunque solo il linguista, in molti casi, potrà stabilire che cosa il toponimo volesse inizialmente indicare: ’interlocutore scopra un luogo ricco per esempio di funghi e non se ne appropri, lasciando l’esclusiva a chi per primo ha individuato ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...