Pier Luigi FerroSul cammino del Melibeo. Studi e documenti per Gian Pietro LuciniMilano-Udine, Mimesis, 2024 Esploratore d’archivî d’insaziata curiosità; studioso di fatti e documenti rari e rarissimi, [...] completamente inedito – apparsi negli ultimi tre lustri in riviste e in atti di convegno (I. «Il Galileo». davanti a noi questi fantocci. Ignoranti. Se non fossero tali non sarebbero i bigatti di una qualche cosa di sucido! Ed hanno trovato me, i ...
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Guido FabriziIl madremotoRoma, Robin Edizioni, 2022 Sono trenta i capitoli, o, meglio, come l’autore li chiama, i «punti congiunti» che restituiscono, in questo romanzo, la vicenda di un eterno ricominciare, [...] desiderio di ritornare alla vita, cosa che potrebbe suggerire una certa .Si tratta, potremmo supporre, di un In un intreccio continuo tra i generi, soprattutto di telefono invitandoli a farsi sentire. Se ne andò consapevole che non si sarebbero ...
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Luigi MattOssessioni lessicali manganellianein «Rivista di studi italiani», XLI, 1, 2023, pp. 5-39 Come non seguire passo passo l’intensa attività scientifica di Luigi Matt, uno dei pochi studiosi italiani [...] tangibile, dell’enorme cosa chiamata Londra». In una descrizione di Copenaghen, lo troviamo in antitesi con magione, umani». Ma a ben vedere, anche in questo caso si ha una connotazione negativa del termine, anche se non esibita come tale: è evidente ...
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E ogni volta l’annusiamo, circospetti ci muoviamo, un po’ randagi ci sentiamo noi...(Genova per noi, Paolo Conte, 1975) La provincia e la grande città. La campagna e il mare aperto. Il richiamo del sole [...] come i famosi ricci spinosi.E in effetti Paolo Conte a metà degli anni dunque, ma un frammento di autoritratto: cosa significa per lui quella grande città. ripete il dubbio: «ed ogni volta ci chiediamo se quel posto dove andiamo non c’inghiotte e ...
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Mariano BàinoDi bistorte lune. RaccontiniPostfazione di Chiara PortesineGiulianova (TE), Galaad Edizioni, 2023 Tra i fondatori, nei primi anni Novanta del Novecento, dell’ormai leggendaria rivista «Baldus» [...] ciò che avviene in tutte le scritture di ricerca, in cui il come sormonta il che cosa di più e più aggressività, i suoi tatuaggi, di cui non mi frega un cazzo, quanti se ne vedono sul ring di tatuati, i tatuaggi insoliti, che vogliono essere ...
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La serie Parole che migrano verso l’italiano? giunge a conclusione con questo ultimo appuntamento, nel quale è sembrato opportuno raccogliere in un piccolo glossario una selezione dei migratismi presentati [...] al potere, non lo vuole tradire. Gli ha dato la sua besa. Lui sa cosa deve fare, ma non lo fa.» (D. Levani, Solo andata, grazie. I espressione idiomatica, religione] ‘se Dio vorrà’.«“Preoccupati invece della tua situazione in Italia. Non è delle ...
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Si agghindano e conciano i corpi, li si camuffa sempre più spesso. C’è un tentativo di nascondimento, quando non di rimozione netta, volto – forse – ad un minor patimento possibile: quella «pelle più spessa» [...] di chi li occupa: quasi come se l’espandersi, il restringersi o l’agitarsi fossero, in qualche modo, un rituale quotidiano di Soffermarsi alla pura esteriorità e non comprendere di cosa questi siano portatori implicherebbe il non essere persone del ...
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Walter MauroLa letteratura è un cortileRoma, Giulio Perrone Editore, 2024 Non è facile classificare un'opera come La letteratura è un cortile di Walter Mauro, già pubblicato nel 2011 da Giulio Perrone [...] resto, si trova nella persona stessa di Walter Mauro in cui, cosa rara nel campo della cultura, coesistono la figura del pagine scarse di un testo diviso in brevi paragrafi, scritti con uno stile semplice e, se così si può dire, elegantemente ...
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Il binomio Gabriele d’Annunzio e sport è stato sempre profondo e costante, compreso pure il giornalismo sportivo, che d’Annunzio coltivò in anni in cui tanti altri scrittori e poeti invece snobbavano. [...] «animi grandi»: la partita di calcio come «battaglia ordinata». È cosa nota, per esempio, che nel rugby, la metodologia di gioco volo” non è se non un’elevazione eroica. Questo auguro a tutta la giovinezza d’Italia. Alalà»In quella circostanza, d’ ...
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Luca ZulianiL’accidentato percorso di un dantismo: «bufera»«Giornale di storia della lingua italiana», anno II, fascicolo II, dicembre 2023, pp. 10-42 Docente di Linguistica italiana presso il Dipartimento [...] e abatte ciò che dinanzi gli si para; e questo, se io comprendo bene, chiama Aristotile nella Metaura «enephias», il quale Inferno dei peccatori, come prima cosa sente il boato del vento e gli infiniti lamenti di dolore, in uno sconfinato luogo «d’ ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...