Sui social network non mancano spazi per sfogarsi. Così post e commenti spesso includono insulti e parolacce, talvolta camuffati con artifici (per esempio stron2o) anti-censura. Tuttavia, nonostante le [...] | futui» (‘Qui ho fatto sesso con molte ragazze’, se vogliamo tradurre futui in modo soft) a «Sollemnes | bene futues» (‘Sollemnes, American Latrinalia, in Analytic Essays in Folklore, De Gruyter Mouton, Berlin, 1966.Karaneuski, V., Cosa sapere sui ...
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Breve quadro teoricoJohann Wolfgang Goethe lo chiamava “Verjügung”, ‘ringiovanimento’: una nuova traduzione che ridava vita e senso a un testo più o meno antico, attraverso una lingua, un approccio, una [...] se non altro da una nuova testa pensante e traduttrice. “Retranslation hypothesis” si chiama ora: è grosso modo la stessa cosa ha osato tanto, il che la dice lunga. Anche se la storia di Celan in Italia è molto più complessa, come dimostra bene questo ...
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Aldo NovePulsarMilano, Il Saggiatore, 2024Vorremmo iniziare questo intervento con tutti quegli equilibri e quelle circospezioni moderne che richiedono passo felpato e lingua piana, complimenti a metà e [...] , però, i panni del tifoso (ma non v’è alcuna maglia, se non quella di un lettore grato per ciò che vedono i suoi occhi) pirandellianamente vite celando in ogni modo il precipizio – «e in questo diventare grande mi chiedevo cosa vuole dire baciarsi ...
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Per Elisa, vuoi vedere che perderai anche mePer Elisa, non sai più distinguere che giorno èE poi, non è nemmeno bella(Per Elisa, Alice, 1981) Il titolo è quello di una famosa bagatella, il cui inizio è [...] .Un momento: ma davvero Elisa è una metafora? Se non lo è, in ogni caso, funziona come una metafora perfetta. «Vivere ?Alice dice di no: mai pensata una cosa simile. Forse nessuno glielo ha detto. Viene in mente De Gregori: «...Ma tutto questo Alice ...
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Marco BerissoDocumenti sulla neoavanguardiaMilano, Edizioni del Verri, 2023 Che cosa rende una raccolta di saggi un «macrotesto» e non un accrocco di materiali riciclati dai container delle miscellanee [...] procedura». Rispetto a tanti filologi dei secoli “seri” che, quando inciampano nel Novecento, lo trattano come se fosse il parco giochi in cui sfogare il pressapochismo delle proprie letture da comodino, Berisso affronta le due epoche con la stessa ...
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Gianluca PeciolaLa linea del silenzioMilano, Solferino, 2024 C’è, nell’ultimo romanzo di Gianluca Peciola, La linea del silenzio (Solferino, 2024), una frase che riassume il senso di una vicenda non ancora [...] il silenzio che lo pervade si incarna in una famiglia che contiene insé, in miniatura, ciò che agita la società dolore e la pienezza della vita. Riferimenti bibliograficiRecalcati, M., Cosa resta del padre? La paternità nell’epoca ipermoderna, Milano ...
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Dueville, Trecastagni, Quattro Castella, Cinquefrondi, Settefrati, Ventimiglia, ma anche Quindici, Trenta e Cento, nonché Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Settimo e via discorrendo... Sono tutti toponimi [...] nell’isola di Lipari, Quattrostrade nell’Agrigentino e in decine di altre località.Per cinque si può dire la medesima cosa: Cinquefrondi nel Reggino vale ‘cinque foglie, cinque rami’, anche se forse ricorda non la vegetazione ma, simbolicamente, la ...
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Ogni volta che ai vertici del Governo arriva una persona nuova, il linguaggio adottato da quest'ultima influenza molto il lessico della politica, quello mediatico e, di conseguenza, quello dei cittadini [...] Il “sentimento” di appartenenzaVediamo cosa si legge sul Dizionario di Storia di Treccani.it, in una voce scritta nel 2010. e mentali non ha mai dato buoni frutti. Giorgia Meloni non se la prenda se usiamo una metafora a lei cara: il mondo – oggi più ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] attenzione onomastica. Sciascia se ne interessa per motivi soprattutto sociali (e linguistici nella misura in cui la lingua Gantine «Pili brunda quando ella si mostrava tenera e allegra, cosa molto rara, e mudòre quando ella taceva, triste e cupa, ...
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Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] facendo», dando voce ad anziane signore che non capiscono più se i soldati stiano parlando russo o ucraino, e soprattutto con facilità, la stessa cosa non può dirsi di bambine, bambini e adolescenti residenti in Europa. Come ha ricordato Chatrian ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...