Italo Calvino, Leonardo SciasciaL'illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985a cura di Mario Barenghi e Paolo SquillaciotiMilano, Mondadori, 2023 Chi ha letto I libri degli altri, il volume curato anni [...] di chi un mestiere lo conosce già pienamente da séin quanto se lo ritrova tutto inscritto nella propria genetica (ancorché avendone : più tornito Sciascia («Ma questo è un vagheggiamento di cosa lontana», p. 117), più lineare Calvino; entrambi però ...
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Sudare e condizionareIn una scena del documentario Il cassetto segreto, opera della regista palermitana Costanza Quatriglio, presentata in anteprima alla Berlinale e in uscita nelle sale italiane il prossimo [...] decenni, si sia chiesto (o abbia chiesto alla Crusca) se esista, per esempio, una traduzione italiana per un neologismo come mancanza di vera democrazia. L’emigrazione è una cosa violenta in cui una parte della popolazione viene espulsa»), senza mai ...
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Aveva ragione Carlo Levi, quando nel 1955 per un suo libro scelse questo titolo: Le parole sono pietre. Levi si riferiva alla durissima condizione dei contadini siciliani. Però sono pietre anche le parole [...] di Padova e l’associazione cattolica Opera Nomadi.Ecco cosa scrisse nel 1966 lo psicologo Teseo Furlani sulla rivista Studi Zingari): «Il bambino zingaro vive, agisce e pensa, se pensa, in funzione del presente e il suo atteggiamento riguardo al dato ...
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Michele Orti ManaraCose da fare per farsi del maleRoma, Giulio Perrone editore, 2024 «Cosa fanno le persone quando non le stiamo guardando?» Parte da un’interrogazione non da poco Michele Orti Manara nelle [...] poi ti avvelena», dice l’autore, e qui noi tutti siamo in attesa di un qualcuno che liberi dal conto alla rovescia appoggiati al altrettanto funeste con i «polpacci che raccontano cosa succederà se». Orti Manara, nell’inquadrare coppie al capolinea ...
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Come si scrive e parla del crimine in Italia? Qual è il modo in cui scrivono i criminali e le loro vittime, considerando che alcuni delitti – pensiamo ai femminicidi – sono preceduti (sul Web e sulla carta) [...] i fatti con la finzione, trasformando tutto in fiction. Scrivono: «Se la tv stessa usa musiche, montaggio e alle persone cosa pensare, ma essa ha un potere sorprendente nel suggerire ai propri lettori intorno a cosa pensare». Entra in gioco anche l ...
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Si fa presto a dire: «Vorrei un panino». Quale panino? Tanto per complicare la scelta, si tratta di stabilire se vogliamo sceglierlo in modo diacronico, seguendo dall’esordio ai giorni nostri la storia [...] gustoso; oppure dobbiamo decidere se preferiamo farlo in una prospettiva sincronica, in base a tutti i modi in cui il panino viene di morbidi sandwich farciti». Di fronte allo spettacolo cosa fece D’Annunzio? Si legge sul quotidiano torinese:Chiede ...
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In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] di alunni e alunne alla lettura. Mi chiedevo se la lettura non sia, in realtà, per certi versi un’esperienza spaventosa, nostro pensiero e lo sforzo del nostro cuore, ma come una cosa materiale, deposta tra le pagine dei libri come un miele già ...
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Spesso ricordata soltanto, o prevalentemente, come la compagna di Alfonso Gatto, Graziana Pentich ha lottato tutta la vita per esprimere e affermare la propria autonomia artistica di scrittrice (ha pubblicato [...] me stessa. AsimmetrieNell’ottobre del 1949 nasce il figlio Leone. Sein un primo tempo, durante la gestazione, il pensiero di / povera cosa e muta» (Pentich 1968, p. 57), successivamente la visione del figlio di due anni è in grado di restituirle ...
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«- Bene, gatto. Ci siamo riusciti – disse sospirando – Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante – miagolò Zorba – Ah sì? E cosa ha capito? – chiese l’umano – Che vola solo chi osa farlo [...] sufficienti gli oggetti comuni facilmente reperibili in casa o a scuola: l’unica cosa che serve è «saper stare Treditre, 2018.Foucault, M., Il Coraggio della Verità. Il governo di sé e degli altri. II. Corso al Collège de France (1984), Milano, ...
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«Tengo la testa alta,attraverso il mio cuore e spero di morireamarmi è complicatotroppa paura, molti cambiamentisto bene e tu sei il mio preferitonotti buie in preghiera»Alright, Kendrick Lamar Red Bull [...] più giovani ancora concentrati sulle diversità, piuttosto che su cosa ci rende simili… ho sempre cercato di costruire ponti digitali (1984): «Se mi vestissi da uomo pietoso, / sarei meno odiato in questo mondo schifoso. / Se fossi un ruffiano / ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...