EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] economia.
Per es., avrebbero dovuto spiegare in che cosa il "salario corporativo" si discostasse dal gravi compiti dello Stato nell'assicurare il buon funzionamento di esso. Anche se amò il tono predicatorio (e "prediche" sono intitolate due delle sue ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] 'amante. Bella, intelligente e colta, riuniva quindi insé quelle qualità che gliela rendevano particolarmente attraente. Passarono tre ormai quasi un secolo e quella querelle era cosa sepolta, anche se l'opera dell'Amelot era ancora una diffusa ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] indignata dell'autorità pontificia, turbata non dalle immagini insé, quanto dal mezzo di rapida replica e diffusione dell'architettura di Marmirolo, giudicata a corte "una bellissima cosa et edifitio de grandissimo ingenio et de grande delectatione", ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] della Repubblica, "timone della città", "moderatore d'ogni cosa", e di un gonfaloniere a vita. Da questa quella si riversò senza risparmio, animato da qualificata "fede" e inse stesso e nel genere storiografico insieme. Si tratta di una storiografia ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] -S. E. Scalia, Roma 1972). In quest'ultima si legge fra l'altro: "...il mio giornalismo è la cosa che mi rimorde meno... Credo che mi essenziale della sua arte". Fu un'esperienza che si esaurì inse stessa, dove semmai è da notare che la sua visione ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] 1978, ai gruppi parlamentari della DC (Scritti e discorsi, VI, p. 3796). In quel discorso aveva tra l’altro detto che «se voi mi chiedete fra qualche anno cosa potrebbe accadere … io dico: potrà esservi qualcosa di nuovo». Non disse tuttavia che ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] sono partito da un'altra osservazione [...]: che cosa, in questo momento è importante esaminare, prendere come argomento volume Quel bowling sul Tevere.
Antonioni dipingeva da sempre anche se non si definì mai un pittore e agli inizi degli anni ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] "per questo e per molte altre ragioni tengo questa per una cosa tanto lontana, come se si trattasse che io fussi per andare nell'Indie" (ibid., 1643.
E il Rospigliosi non credeva di scorgere insé le caratteristiche né dell'uno né dell'altro. Inoltre ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] la sua immensa liberalità, è chiaro che vi resterebbero molti luoghi vani, se non si nempissero. La qual cosa sarebbe contro la legge d'essa natura, che non patisce insé vacuo".
L'ilarità con cui la piccola accademia romana dovette accogliere simili ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] pietra di Gazzaniga,("Non ti fidar o misera"), un'aria per Una cosa rara di Martìn y Soler ("Di qual rigido marmo") e cinque pezzi dell'imperatore fallì. Ma intanto il C. riprendeva fiducia inse stesso, componendo le Litanie per la Vergine a quattro ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...