Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto de Martino
Riccardo Di Donato
Nel quadro culturale del suo tempo Ernesto de Martino si distingue per molte e ben diverse qualità. Storico del profondo degli uomini dei tempi più remoti e dei [...] e di Cesare Pavese, che costituisce il maggiore, se pur controverso, contributo all’apertura della cultura italiana alle il modo di osservare come la vita dello spirito sia in realtà cosa molto più complicata e ricca di quel che appare quando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Mattia Doria
Roberto Scazzieri
Filosofo, pensatore politico ed economista, Paolo Mattia Doria è una delle figure di spicco della cultura italiana nella prima metà del 18° secolo. Profondamente [...] i vizj non siano agli altri di nocumento […] La quale cosa mostra la vera essenza della vita civile essere uno scambievole soccorso non sono dirizzate se non a quel bene, ch’è in ordine a noi. Quello che non è bene che inse medesimo, non è ...
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Imitazione
Bennet G. Galef jr
A partire dalla fine degli anni Ottanta del Novecento i ricercatori che lavorano nei diversi settori dell'antropologia, della psicologia e della biologia hanno compiuto [...] tuttavia imparare il comportamento del modello insé e per sé), di incentivazione dell'interesse (imitazione che trovava sulla testa del ratto che agiva da dimostratore, cosa che invece non avveniva mediante la semplice esposizione a batuffoli ...
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NIFO, Agostino
Margherita Palumbo
NIFO, Agostino – Nacque intorno al 1469-70 a Sessa Aurunca da Giacomo, di origine calabrese, e dalla suessana Francesca Galeoni.
A lungo si è dibattuto sul luogo di [...] come strumento utile alla vita civile e all’amministrazione della cosa pubblica. Seguirono gli agili Epitomata rhetorica ludrica (Venezia, F furono fervidi di studi e pubblicazioni, in una varietà di interessi che, se pur lodata da Gabriel Naudé, ha ...
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CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] Tale "verità regolatrice di tutta la scienza", contenente "insé il germe della soluzione di tutti i problemi che il mal ferma e inesperta si è posta al governo della pubblica cosa", sicché pareva a lui che perdurasse "la consuetudine dell'arbitrio" ...
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LORENZETTI, Ambrogio
C. De Benedictis
Protagonista con il fratello Pietro e con Simone Martini della pittura senese del Trecento, L. è documentato a Siena e a Firenze dal 1319 al 1349 (Rowley, 1958), [...] a un pittore della fine del Trecento, l'esecuzione del ciclo sembra realizzata in massima parte da L., pur coadiuvato da una densa schiera di aiuti. Anche se i significati figurativi e simbolici furono dettati dai committenti, ciò non ha impedito ...
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Bonifacio (Bonifazio) VIII
Ernesto Sestan
Non pare che prima del 1280 l'alto prelato, non ancora cardinale, Benedetto Caetani (il futuro B., nato ad Anagni verso il 1235) sia entrato in qualche connessione [...] di una scena famosa dell'Inferno ". Che è suggestione non priva di fascino, pur se la fantasia di D. avesse avuto veramente necessità di documentarsi sulla ‛ cosa vista ' in un così corposo e drammatico scenario qual è quello che è alla base dell ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] scudi). Non si sa se il D. rinunciò all'incarico o se gli fu tolto, ma la stessa cosa sembra sia avvenuta nel caso altro ancora, sempre a luglio, di 690 fiorini per "un profeta". In dicembre Tommaso veniva pagato per un profeta e nel 1579 G. Lombardo ...
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– Nacque a Stia, nel Casentino, il 20 febbraio 1698 da Giuliano e da Lucrezia Tommasi.
La famiglia vi si era trasferita da Firenze nel XVII secolo. Tra i suoi avi figura Antonio Minucci da Pratovecchio, [...] si era formato e cui si tenne fedele. Non sapeva però cosa fosse una corte.
Tanucci arrivò a Napoli con il grado di aveva reagito perché essa «suole agire se non quando può valersi del popolo contro il governo; in questo negozio tutti gli ordini sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Capograssi
Ulderico Pomarici
Nella filosofia del diritto italiana del Novecento, Capograssi è figura di studioso singolarmente appartata. Intellettuale cattolico, erede della tradizione legata [...] azioni e gli scopi degli individui nel loro faticoso sviluppo. Cosa dice questa legge? Che l’esistenza del diritto e delle intrinseca al concreto» (p. 543), è il concreto in un suo momento e se si separa dal flusso incessante della vita è solo perché, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...