Riservatezza
Stefano Rodotà
Parte introduttiva
di Stefano Rodotà
Riservatezza e privacy
Il termine riservatezza è entrato ormai stabilmente nel linguaggio giuridico: adoperato prima dagli studiosi (Giorgianni [...] della l. 20 maggio 1970 nr. 300, con riferimento ai soli lavoratori; e, in via generale, art. 1 della l. 31 dic. 1996 nr. 675). Prima di essere usato per violare la privacy altrui. Che cosa accade se un soggetto, che ha assunto un'identità diversa ...
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LEIBNIZ (da preferire questa grafia all'altra Leibnitz), Gottfried Wilhelm von
Giuseppe CARLOTTI
Giovanni Vacca
Spirito multiforme e di attitudini veramente universali, fu grande sopra tutto come scienziato [...] e a priori), poiché il concetto del soggetto conteneva già insé il predicato. L. cercò di fondere le due esigenze eliminandone una ragion sufficiente che giustifichi a priori perché la cosa avvenga così e non diversamente": pertanto le verità di ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] passato accanto a tutte le classi sociali, sorprendendo dappertutto, insé e negli altri, le piccole e grandi malattie dello ai Rusteghi. Questa tecnicamente, come si suol dire, sembra cosa perfetta sì che l'autore stesso osava "proporla altrui per ...
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Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] quasi per irradiazione, onde chi si trova in un luogo sacro o nell'immediata vicinanza di una cosa sacra diviene per ciò stesso partecipe di con un complicato istrumentario didattico, in verità costoso, che contiene insé il controllo dell'errore e ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] e cattolica": una proposizione cioè "che non solo sia di fede insé stessa come rivelata da Dio, ma anche rispetto a noi; perciò come Christi", cioè predicato da Gesù, sia tutt'altra cosa dall'"Evangelium de Iesu Christo", professato dalla Chiesa. ...
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NIETZSCHE, Friedrich Wilhelm
Giuseppe GABETTI
Rodolfo PAOLI
Giuseppe GABETTI
Pensatore, nato a Röcken presso Lützen il 15 ottobre 1844, morto a Weimar il 25 agosto 1900: nel quale tutte le contrastanti [...] che non è più un giogo imposto all'uomo, ma una cosa sola invece con la sua natura, forza congenita e strumento della il "superuomo" ne è l'incarnazione, l'immagine perfetta e insé conchiusa, il mito.
Nacque così Also sprach Zarathustra (1883-85), ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] appoggio cercarono ora di acquistarsi gli ariani.
Non fu cosa difficile. Il cauto e abile Eusebio di Nicomedia (Atanasio di governo, ligio agli ordini dell'imperatore, che accentrava insé ogni potere.
Incominciò così la reazione anti-nicena. Vivo ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] L' Ottentoto tuttavia distingue accuratamente i toni, cosa che Meinhof ascriverebbe ad influenza del Boscimano. da ripetere la più alta origine del trisillabismo greco, che insé non è se non una tendenza a far gravitare l'intensità, congiunta all' ...
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Nacque a Berlino il 24 gennaio 1712, da Federico Guglielmo I e da Sofia Dorotea di Hannover. A dettare le norme per la sua educazione provvide lo stesso re, profondamente compreso del suo dovere, sempre [...] alto compito di sovrano. Anzi, qualche cosa del padre veniva ora in luce in lui: soprattutto il senso fortissimo e 1730 e il 1740. Ma era altrettanto convinto che il re non era se non il primo servitore dello stato, sottomesso a una legge più dura ...
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Storico greco del V secolo a. C. Nacque in Alicarnasso, fra il 490 e il 480 a. C. di ragguardevole famiglia, imparentata col poeta Paniaside. Giovanissimo, forse anche fanciullo, andò in esilio col padre, [...] . il gioioso compiacimento e l'ardore impetuoso, l'immensa fiducia insé stessi, che la vittoria suscitò nei Greci. I maggiori eroi che fosse mai stato, è considerato come una meschina cosa dovuta a beghe e ad ambizioni personali. Il tentativo di ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...