OVIDIO Nasone, Publio (P. Ovidius Naso)
Luigi CASTIGLIONI
Salvatore BATTAGLIA
Poeta romano dell'età augustea. I dati sommarî della vita del poeta non sono difficili a raccogliere: la sua lirica tutta [...] , 1; Trist., II, 110), appartenente all'ordine equestre da antica data, è cosa che con i caratteri dell'arte e gli sviluppi ulteriori delle vicende del poeta ha la morte di un giovane" (ma il cenno insé non ha nessun valore e gli altri elementi che ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] questo ammasso di fini possibili che cosa sono io da che cosa è mio. Qui, i limiti dell'io non sono pertinenze ma possibilità, i loro contorni non sono più evidenti di per sé, ma ancora da formare almeno in parte. Renderli chiari, e definire i limiti ...
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RESTAURO (XXIX, p. 127)
Cesare BRANDI
Emilio LAVAGNINO
Restauro delle opere d'arte. - Si intende generalmente per restauro qualsiasi attività svolta per prolungare la conservazione dei mezzi fisici [...] pittura al mosaico c'è grande diversità d'intenti formali. Sicché se fu un falso onore per il mosaico ascendere alla pittura, si elementi antichi rimasti in piedi sono ben poca cosa rispetto alla massa della ricostruzione. Cioè s'è fatto in modo che ...
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SCUOLA (XXXI, 249)
Giovanni Calò
In Italia l'ultimo decennio non ha visto innovazioni profonde e organiche, eccetto forse l'istituzione della Scuola media; e la caduta del fascismo ha determinato piuttosto [...] invece la scuola postelementare unica ritarda di parecchio l'accesso. Inoltre in essa il latino, insegnato anche a chi non se ne occuperà più, si ridurrebbe a cosa poco seria; mentre, se posticipato di tre o quattro anni, il suo insegnamento nella ...
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. È l'insieme delle cognizioni, e delle disposizioni così mentali come sociali, al cui acquisto è necessaria, quantunque non sufficiente, una vasta e varia lettura. Della scienza, che richiede anch'essa [...] che vuol essere colto, l'intento è invece di riprodurre insé il pensare umano, di sentirselo (ci si passi la metafora Bari 1914; G. Gentile, Il fascismo nella cultura, nel vol. Che cosa è il fascismo?, Firenze 1925, pp. 95-116), ora l'armonica ...
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MUSEO.
Stefania Zuliani
Silvia Lilli
– Musei di arte contemporanea e di architettura. – La nuova concezione del museo. I musei italiani e i nuovi musei ‘migranti’. Bibliografia. Ecomuseo
Musei di arte [...] o nell’elaborazione di soluzioni museografiche inedite, in quanto proprio l’architettura in maniera crescente trova oggi spazio, autonomo se non addirittura esclusivo, nelle stesse raccolte museali. Se già dalla sua fondazione il MoMA aveva previsto ...
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Nacque a Bene Vagienna (Cuneo) secondo ogni probabilità nel 1533. Nulla o quasi si sa della prima parte della sua lunga vita: poiché solo dopo i quarant'anni egli incominciò a scrivere e a far parlare [...] Tutto ciò che accadeva interessava il B., e da ogni cosa egli prendeva argomento o motivo per indagare cause, per collegare il fine supremo della costituzione e conservazione dello stato. Insé stesso quindi il fondamento ideale e l'intento polemico ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] , che aveva nel suo seno ricchezza di vita e di contrasti e che - se credeva ancora agl'ideali del Medioevo, ma quasi per abitudine mentale - pur era in attesa di qualche cosa, in cui credere veramente e, credendo, vivere. C'è la chiesa; ma la sua ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] Deshima, un isolotto nel porto di Nagasaki. Così, chiuso insé stesso e difeso dai pericoli interni ed esterni da rigorose misure il Fudo, con la spada e il laccio da presa: cosa dovuta alle nuove sette, che importavano i simboli del pantheon indiano ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] , piangendo e lamentandosi, fino all'estrema dimora (cosa vietata nelle città dal 1926). Sono permesse le ha pure una compagna, Nápre. Il torchio dell'olio e del vino è personificato inŠĕ́zmew; i filati hanno la loro dea, Te'je. La buona presa di ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...