(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] è una sola cosa assoluta oggi, ed è il mutamento. Non ci sono regole, assolutamente non si danno certezze in nessuna delle alla considerazione di un'immagine esclusivamente bidimen sionale; in più, se il metodo, riferito a casi particolari, dà luogo ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] originaria della vita religiosa scaturisce ogni carattere del domma, che la teologia in ogni caso presuppone, come qualche cosa d'immediato (rivelato) che il pensiero trova innanzi a sé, e su cui può riflettere, ma che non può presumere di creare ...
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TEMPO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giovanni GIORGI
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Luigi VOLTA
. Anche considerato dal solo aspetto filosofico, il concetto del tempo ha dato origine a tal numero di riflessioni e di teorie, [...] neppure unidimensionale, così il presente non è tempo (né la cosa varia anche quando, per fornire al tempo quel movimento, quel luogo a una misura quantitativa. E non più al tempo insé stesso si riconosce oggi un certo grado di entità obiettiva ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] motivo che esse vengono colte come luoghi in cui una società rappresenta sé stessa, il suo passato e il sistema - significa prima di tutto stabilire quale sia la sua intenzione, cosa essa voglia rappresentare nel tempo. Fin dalla sua nascita Roma è ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] tutti, non esser nati; ma quando poi si sia nati, la prima cosa che l'uomo possa avere - per quanto inferiore all'altra - è implichi qualcosa di meraviglioso e di divino, giacché ha comunque insé un elemento teleologico, e la finalità è la ragione e ...
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(XIII, p. 490; App. IV, i, p. 642; App. V, ii, p. 38)
Del concetto di e., in relazione ai suoi momenti costitutivi, ai contenuti e alle forme che l'azione educativa può assumere, si discorre nella voce [...] contrastarlo. Persino l'istruzione generalizzata diventa un'operazione in perdita se si disperde la consapevolezza che il pensiero razionale, una disciplina d'insegnamento e che tuttavia sarà cosa diversa dell'e. sessuale rientrante nella sfera ...
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Gli studi embriologici degli ultimi anni sono stati notevolmente influenzati dal sorgere della biologia molecolare, cioè di quella scienza che ha dimostrato come tutti i caratteri di un organismo vengano [...] da cellule XX o tutto da cellule XO, cosa facilmente riconoscibile. Se deriva da più cellule esso potrà essere costituito gene che agisce solo nelle cellule di costituzione X*O e non in quelle X*X. Alcune cellule dell'embrione perdono X e diventano ...
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LOGICA MATEMATICA (XXI, p. 398)
Ludovico GEYMONAT
MATEMATICA Negli ultimi decennî si è notevolmente sviluppata in direzioni assai diverse.
L'indirizzo di Peano. - L'uso del simbolismo di G. Peano, che [...] esse si fondano.
Ci si è chiesti, per es., che cosa potrebbe accadere per la matematica, qualora si elevasse al rango di dell'attività umana. In ogni caso, anche per essi è certo che la logica non trova né insé, né in alcuna intuizione metafisica, ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] in dipendenza rispetto all'essere e alla sua verità. Tuttavia, ancora nel 1947, Heidegger accusava Husserl, nel Brief über den "Humanismus", di aver ignorato la storicità dell'essere, cosa impossibile per la fenomenologia. Se è vero, come ha ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] la ricca fioritura eretica dei primi anni, se per le radici si riattacca al giudaismo e a correnti orientali, per tutto il resto è cosa ellenistica, che esploderà nei tempi adrianei.
In Egitto, regione di incrocio religioso e culturale, compaiono ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...