CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] una statuetta senza testa e senza braccia, che egli giudicò sarebbe piaciuta a Mantegna e a Giovanni Cristoforo Romano, carattere ostinato di Giulio II, che, dice, se "vole fare una cosa la fa omnibus invitis et quando non la vole fare non la fa, ...
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BIANCHINI, Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Verona il 9 sett. 1704 da Chiara Gaetani, bresciana, e da Giambattista, fratello di Francesco. Quest'ultimo si addossò la cura della sua educazione.
Il B. [...] religiosa dei secc. IV-VI. Il Muratori lodò la raccolta ("È cosa da fare onore all'Italia") e ne inserì un pezzo - una meritata autorità. La ripubblicarono senza migliorie il Muratori (che giudicò il leoniano una compilazione del tempo di Felice III) ...
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CILEA, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli [...] avrebbero preferito tenerlo lontano da una carriera giudicata troppo lontana dalle tradizioni della famiglia, nel azione. Quel profumo di grazia molle e languido che avvolge ogni cosa ed ogni persona; le frivolezze, il pettegolezzo, la banalità del ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] , gli è perché credo che a conoscere e a riferire che cosa sia e che voglia la società presente (scopo d'ogni arte 87 e pubblicato l'anno successivo (Milano), siamo alla prova giudicata da molti critici la più interessante e riuscita della vena ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] tenne i discorsi poi confluiti nel Tacito abburattato, e la cosa di per sé già rende dubbie le intenzioni e capacità innovatrici nel Tacito abburattato. Pubblicata soltanto nel 1643, quest'opera, giudicata "il titolo maggiore, se non unico, del B. ad ...
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DELL’ACQUA, Angelo
Enrico Galavotti
La formazione e i primi anni di ministero sacerdotale
Nacque a Milano, nel quartiere di Porta Ticinese, il 9 dicembre 1903 da Giovanni, meccanico, e Giuseppina Varalli, [...] , dai più – a partire dallo stesso Tosi – giudicata infelice, della costruzione del seminario di Venegono, distante da una ‘promozione’ di Dell’Acqua alla nunziatura di Parigi: cosa a cui si oppose Giovanni XXIII in persona che dichiarò che ...
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BENVENUTI, Giovanni Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Belvedere (Ancona), in una nobile famiglia del luogo, da Giuseppe e da Maddalena Tosi, il 16 maggio 1765. Ordinato sacerdote a Iesi il 20 sett. [...] validità degli atti compiuti dal padre con quel titolo, cosa ritenuta inaccettabile a Roma. Comunque, la mutata situazione rendeva gen. Zucchi fece portare il B. ad Ancona. Qui, giudicata problematica ogni resistenza, per suggerimento del gen. P. D. ...
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EGIDI, Pietro
Rossano Pisano
Nacque a Viterbo il 6 dic. 1872 da Salvatore e da Eurosia Giovannini. Compiuti gli studi liceali nella città natale, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università [...] con l'acribia di cui aveva dato prova in tale impresa, giudicata "un monumento della scuola storica filologica" (F. Lemmi, prefaz cattedra di storia moderna nell'università di Messina, la qual cosa, se da un lato sanciva il suo ingresso effettivo nel ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] per lui consistere solo nel "tracciare a grandi linee la condotta ... e giudicare di tale condotta poi, a seconda che sia stata o no entro quelle Italia, un mese dopo, il C. ottenne che ogni cosa fosse messa a tacere, ma ormai la sua carriera politica ...
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ANDRYANE, Alexandre-Philippe
Mario Mirri
Nato nei pressi di Parigi, nel 1797, da famiglia belga, era il secondogenito di Gandolfo, ricco possidente e commerciante di Parigi, "in rapporti di amicizia [...] del più grande interesse", fornendo per prima cosa la chiave per decifrare le carte perquisitegli ( IV, p. 313). Processato coi Federati lombardi, la sua posizione fu giudicata fra le più gravi: il Confalonieri e l'A., soli fra i processati ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...