CRESPI, Benigno
Roberto Romano
Quartogenito di Antonio e di Maria Provasoli, nacque a Busto Arsizio (allora in provincia di Milano) il 6 luglio 1848.
Già il nonno Benigno (1777-1854) era entrato dall'inizio [...] fisso" richiedeva un interesse del 6%, una percentuale giudicata "eccessiva" dagli altri comproprietari. Inoltre, il C., "amministrativa", per l'industriale lombardo era evidentemente cosa irrilevante che il Corriere producesse carta stampata invece ...
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OPOCHER, Enrico Giuseppe
Dario Ippolito
OPOCHER, Enrico Giuseppe. – Figlio di Enrico Giovanni (1879-1954), un medico ginecologo assai affermato, e di Ida Cini (1888-1963), nacque a Treviso il 19 febbraio [...] legge Codignola del 1969, tale riforma fu giudicata incauta da Opocher, che paventava la trasformazione su alcuni equivoci inerenti al significato assiologico della nozione di natura della cosa, in Scritti in memoria di W. Cesarini Sforza, Milano 1968 ...
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VOLPI, Giovanni Antonio
Massimo Carlo Giannini
– Nacque a Como dal notaio e decurione della città Giovanni Pietro e da Clara Galli, non è chiaro se il 30 dicembre 1513 o il 31 gennaio 1514, primo di [...] elvetici la loro partecipazione al Concilio di Trento, cosa che essi fecero con apparente entusiasmo, ma continuando a risiedere a Como. La sua azione fu comunque giudicata assai duramente da Borromeo che non esitò a ottenere dal pontefice ...
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SPADA, Francesco
Gabriele Scalessa
SPADA, Francesco. – Nacque il 15 dicembre 1797 a Roma, secondo di tre figli, da Alessio, proprietario di una bottega di orologeria, e da Caterina Biagioni, discendente [...] tra classici e romantici» (Ianni, 1967, p. 444), fu giudicata tenera e gentilissima proprio da Belli in una lettera da Perugia del svolse e pronunciò una dissertazione di 25 pagine su Che cosa si voglia intendere per Lido etrusco nella seconda ode ...
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RASPONI, Pietro
Luca Di Mauro
RASPONI, Pietro. – Nacque a Ravenna il 12 gennaio 1831 dal conte Giulio e dalla principessa Luisa Murat, figlia di Gioacchino Murat e di Carolina Bonaparte.
Talvolta, in [...] carbonare. In gioventù assai poco propenso a occuparsi della cosa pubblica, Giulio aveva subito un vero e proprio in quei mesi la propria contrarietà alla soluzione murattiana, giudicata, come la borbonica, opposta «al risorgimento della Penisola» ...
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BETTAZZI, Iacopo
Armando Petrucci
Nacque a Prato il 19 nov. 1684; avviato allo stato ecclesiastico, studiò a Prato e poi a Firenze, quindi all'università di Pisa, ove però non conseguì alcuna laurea. [...] complessa opera sul computo pasquale, dì cui nel 1754 le Novelle letterarie annunciavano la stampa, iniziata a Lucca, e che giudicavanocosa che "fa onore al dotto autore, accresce i pregi alla Toscana e apporta utilità alla Chiesa di Dio" (XV [1754 ...
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MAMELI (dei Mannelli), Cristoforo
Paola Bernasconi
Nacque il 5 febbr. 1795 a Lanusei (oggi in provincia di Nuoro), da Giovanni Antonio Basilio, appartenente a una famiglia della piccola nobiltà isolana, [...] e diritti della Chiesa cagliaritana nel settore delle opere pie: la sua tesi fu però giudicata in contrasto con le prerogative regie, cosa che determinò il sequestro della pubblicazione.
Nella seconda metà degli anni Quaranta, in coincidenza con ...
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TUVERI, Giovanni Battista
Aldo Accardo
TUVERI, Giovanni Battista. – Nacque il 2 agosto 1815 a Forru, piccolo comune rurale del Campidano, non lontano da Cagliari, figlio di Salvatore, avvocato, e di [...] Ciononostante, il 23 luglio non riuscì a essere rieletto, cosa che però fu possibile due mesi dopo nelle elezioni suppletive. Nel 1851 pubblicò a Cagliari quella che è stata a lungo giudicata la sua opera più importante: Del dritto dell’uomo alla ...
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FRANGIPANE, Cintio
Livio Antonielli
Nacque a Udine il 9 marzo 1765, dal conte Nicolò e da Laura dei conti Maniago. La famiglia paterna, da secoli investita dei feudi di Castel Porpetto e di Tarcento, [...] della Patria), il F. assommò anche l'incarico di giudice della feudalità.
Con la caduta del governo veneziano e la 19 febbr. 1809 giunse la nomina all'appena istituito Senato, cosa che consacrò il suo ingresso definitivo nella sfera più alta del ...
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CASTRIOTA, Costantino
Renato Pastore
Sono ignoti data e luogo della nascita di questo discendente indiretto di Giorgio Castriota Scanderbeg, e quindi risulta incerta anche l'attribuzione della sua paternità [...] nella sua vita di cavaliere e di letterato della relazione col marchese di Vasto, il quale, giudicando essere il C. "atto a ciascuna cosa che comandar si potesse",ne fece il proprio fedele accompagnatore, paggio e famigliare nelle campagne sostenute ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...