La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] abbastanza flessibili, ma è possibile affermare la stessa cosa a proposito dei meccanismi istituzionali di controllo? La interpretazione della transustanziazione proposta dall'autore non è giudicata conforme ai decreti del Concilio di Trento. L ...
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MAZZINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico e poi professore di patologia e di anatomia nell’ateneo cittadino, e da Maria Drago.
Unico maschio e terzo [...] lavoro intellettuale e forse appunto per dargli un senso di cosa non fine a se stessa, si era già affiliato con Veneto, con l’intento di sottrarre a una monarchia da lui giudicata del tutto estranea alla storia nazionale il compito di portare l’Italia ...
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Pellagra e pazzia: i manicomi di S. Servolo e di S. Clemente
Adriana Salviato
Una malattia controversa
In diverse aree del Veneto contemporaneo sopravvive ancora l’uso del termine «pellagroso» come [...] , ancor prima dell’inaugurazione, la struttura venne giudicata ampiamente superata rispetto alle indicazioni suggerite dagli esperti di dal demonio, e perciò condannata alle pene eterne […] la cosa migliore che le resti da fare è darsi la morte ...
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La genealogia di Costantino
Richard Westall
Nel corso del 310 d.C., in vista del quinto anniversario della sua ascesa al trono imperiale, l’imperatore Flavio Valerio Costantino (306-337 d.C.) deve affrontare [...] conseguenza, gli storici ovviamente hanno preferito dare della cosa un’interpretazione meno lineare, secondo la quale ci fosse lo stesso principe che l’aveva fatto con tuo padre. Giudicavi che più illustre sarebbe stato lo stesso impero, se non l’ ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] cesura luterana per le sorti della Chiesa di Roma. Giudicata l'esito più nocivo della cultura filologica ed umanistica per la riforma delle Domenicane di Napoli) domandandosi amaramente "cosa è quella che mi possa ritener volentieri in questa vita" ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] Nuova, a un tal proposito numerico, è d'obbligo: con ciò sia cosa che... nove siano li cieli che si muovono... Lo numero del tre è i Trionfi del Petrarca.
La t. del Petrarca è stata giudicata come eco esterna e provvisoria dell'alta invenzione di D.: ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] operata dai governi europei nel 1814-1815 era giudicata insufficiente a ricomporre l’unità religiosa e delle qualità interne di ciascun uomo, ci curiamo come di cosa secondaria, come di cosa da ottenersi indirettamente. Si procede da di fuori al ...
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Croce: la lezione di De Sanctis
Emma Giammattei
La grande fedeltà
All’indomani della morte di Benedetto Croce, Gianfranco Contini e Francesco Flora posero con ragioni complementari la questione del [...] del positivismo, il gran libro di De Sanctis sarebbe stato giudicato come «opera d’arte», non di scienza, ma esso posto del De Sanctis nella storia della critica d’arte riassumeva:
Che cosa è la forma estetica? È necessario darle il suo nome. E ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] alla condotta religiosa, la quale può essere giudicata solo dal clero.
Le violenze fisiche far convertire la madre e a renderla una devota cristiana, ma senza che la cosa sia collegata in alcun modo all’episodio della visione della croce, cfr. Eus ...
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Costantino e il diritto canonico moderno
Da Marsilio in poi
Diego Quaglioni
A Dante, Marsilio, Ockham e più in generale alla trattatistica De potestate papae che si sviluppa nei primi decenni del Trecento [...] di Bartolo da Sassoferrato. Il suo atteggiamento è stato giudicato a tratti «opportunistico», a tratti incline intimamente alla officio praefecti urbi (D. 1, 12, 1):
Vi dico solo una cosa, che in nessuna legge io ricordo che sia stato disposto che l’ ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...