La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] la servitù che riempì Venezia de suoi lai non è cosa che possa lasciarmi indifferente e non posso ammettere che le principalmente attorno alla preghiera, rivolta a quel Dio severo giudice e vendicatore dei peccati che poi nel corso dei decenni ...
Leggi Tutto
Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] consapevolezza che lo stesso era in realtà tutt'altra cosa. E proprio in riferimento a quest'ultimo punto è p. 937.
213. F.C. Lane, Maritime Law, p. 251.
214. Ibid. Sui giudici del comun rinviamo a M. Roberti, Le magistrature, I, pp. 194 ss.
215. M. ...
Leggi Tutto
Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] comunismo, non quello dei rossi, ma a un qualche cosa di idealmente più giusto e perfetto"(91).
Se anche forza dello spirito, ne è rimasto soggiogato. Non voglio, non posso giudicare i singoli atti della sua politica, ma egli è un servitore, ...
Leggi Tutto
La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] accrescer le forze, se elegger carica estraordinaria in Terraferma, cosa abbia a farsi per istruir e contener i sudditi, e Nation con una città-stato, che lo stesso antico regime giudicava un anacronismo?
Inoltre la "lusinga di non restar esposti ...
Leggi Tutto
L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] Luca con un impegno finanziario di 3.000 ducati, a giudicare dalla terminazione di decima che lo stima 400 ducati (50 il gran Teatro era sempre pieno, che non vi era memoria di cosa simile. Bisognava incappare i luoghi un dì per l'altro: per molte ...
Leggi Tutto
L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] anco la comedia in sé era di buon autore: tanto è che la cosa è risoluta, che la persona per rider et haver solazzo, non può far Luca con un impegno finanziario di 3.000 ducati, a giudicare dalla terminazione di decima che lo stima 400 ducati (50). ...
Leggi Tutto
Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] è inviolabile. L'opera d'arte dà abbastanza da poter essere giudicata da se stessa. - Sì; parecchie volte, fino a un chiedendomi scusa se non apriva «le finestre che non v'erano». Una cosa sola mi fece maraviglia là dentro, e fu di non trovare che ...
Leggi Tutto
Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] anche il fatto di non essere troppo strettamente collegati ai giudici di una data curia.
La testimonianza di Marin Sanudo, facti per el Gran Conseio [...> quando hanno impresa alcuna cosa, et che facti sono sufficienti finisseno al suo officio" ...
Leggi Tutto
Dalla ricostruzione al 'problema' di Venezia
Leopoldo Pietragnoli
Maurizio Reberschak
Prologo. La "regina malata"
"Venezia, la nostra città - prezioso patrimonio artistico non solo dell'Italia ma [...] 'attuale amministrazione del comune, troppo spesso giudicata, per minor preparazione di uomini, meno veto. Il grande attore aveva idee chiare e preveggenti: "La prima cosa da fare dunque è questa: rinuncia piena ed assoluta alla nostalgica frase ...
Leggi Tutto
Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] altro che "fritole col suo pan di zucchero": ben misera cosa in paragone al donativo di dolci di zucchero e mandorle, XV un visitatore straniero, fra Felix Faber da Ulma, giudicava la giustizia penale veneziana assai più umana di quella tedesca, ...
Leggi Tutto
giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...