GUALTIERI (Gualterio), Sebastiano
Nicola Avanzini
Nacque a Orvieto il 22 genn. 1513, primo dei dodici figli di Raffaele, di antica famiglia patrizia. A nove anni fu affidato al cardinale Agostino Trivulzio, [...] mandò il G. a Trento ordinando ai legati, con un breve del 13 novembre, di accoglierlo "come cosanostra e come se fusse del nostro proprio sangue".
Pio IV sperava di poter rimuovere gli ultimi ostacoli che ancora impedivano la chiusura del concilio ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] e potrebbe anche essere ch'io mutassi abito, e fermassimi ogni cosa in disegno ed in aria, sed haec dii viderint".Nel 1531, che gli pare; et noi non possiamo tenere che a i nostri carcerati non sia parlato et scritto... Et il mio auditor non può ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] recò alla Parte guelfa per dire "che l'ammonire era una cosa buona perché avrebbe fatto finire la guerra" (ma ritiene che lo per forza"; la terza no: "solo la porta della volontà è in nostra libertà, la quale à per sua guardia il libero arbitrio, ed è ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] . 304), nell'attività definitoria dell'intelletto "ove non si conosca cosa sia l'ente per sé (ens per se), non è possibile sa dunque che essa è immutabile. Ma essendo la mente nostra mutevole, non può vedere quella verità che splende immutabile se ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] 226); o ancora "Questo che dice Platone per ischerzo è vero ne' nostri musici, i quali non si ragunano mai se non per cagione amorosa. in questo mondo" (ibid., p. 210) e "non è cosa umana ma impossibile all'uomo il mantenersi in stato d'innocenza" ( ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] pigliare questo peso et per le cose publiche et per le private di Casa nostra" (Ancona, 17 giugno 1548, in Archivio di Stato di Firenze, Carte suoi propri nepoti e tra essi non ci sarà cosa divisa ". Tuttavia, Alessandro ed Ottavio presero presto le ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] si presenta l'identificazione (Cfr. Perels, p. 235) fra il nostro A. e l'Anastasius didascalus che istruì la principessa imperiale nella ad A., a quella data la sua restituzione era ormai cosa fatta. E si potrebbe risalire ancora più indietro, solo ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] più ragione di opporvisi; e sacrificare, per mettere termine alle nostre divisioni, tutto ciò che la coscienza e l'onore ci che è veramente indegno dell'uomo, si è abusarne come di cosa a scopo di guadagno […]. Principalissimo poi tra i loro doveri è ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] riguardava i vescovati e i monasteri, la qual cosa nella prassi curiale quotidiana avveniva in realtà molto suo poema piuttosto ampio sulle sette gioie della Madonna - Los VII gautz de Nostra Dona - che egli compose quando era vescovo di Le Puy.
C. IV ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] nelle questioni politicoreligiose, a una prudenza almeno formale. La cosa si spiega, in parte, con la riservatezza di un Rohrbacher, dall'elezione al pontificato di Pio IX nel 1846 sino ai nostri giorni, 3 voll., Torino 1879; G. S. Pelczar, Pio IX ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...