Diritto
Nel diritto processuale civile il vincolo di continenza insorge quando tra due cause sussiste un rapporto di identità parziale, in virtù del quale una causa contiene l’altra. Si distingue dalla [...] di mantenere nella giusta misura gli istinti naturali dell’uomo (mangiare e bere, pulsione sessuale ecc.).
Voci correlate
Causa petendi
Connessione. Diritto processuale civile
Cosagiudicata. Diritto processuale civile
Litispendenza
Petitum ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] trentaquattro voti (uno più del minimo indispensabile) per eleggerlo, cosa che avvenne il 28 sett. 1823. Il nuovo papa gli zelanti, traeva origine da una politica papale giudicata troppo personale, e che si alimentava trasversalmente dell' ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] , ma addirittura pretendere che le cause che li concernevano fossero giudicate anche in prima istanza dal papa. In un primo momento turno (ad Antiochia e ad Alessandria era già tutta un'altra cosa), i "regolari" d'Oriente, come s'è visto, furono ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] brutalità", dalla inquietante propensione a ricondurre ogni cosa a Roma. Una manifestazione precoce di 'epitome, e al servizio dell'idea che il papa, giudice superiore, non possa essere giudicato ["prima sedes a nemine judicatur"]) sono i più celebri ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] quale la sovranità di Cristo era al di sopra di ogni cosa, è stato frainteso come fautore dell'attivismo secolare e dell'ipocrisia reazione alla guerra nel Vietnam.
Una simile critica va giudicata in base al principio abusus non tollit usum. Senza ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] venissi, e potrebbe anche essere ch'io mutassi abito, e fermassimi ogni cosa in disegno ed in aria, sed haec dii viderint".Nel 1531, in sua vita col medico o col confessore e molto meno col giudice del maleficio, così non si truova chi si arrischi di ...
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Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] era costato alla Chiesa la perdita del potere temporale, giudicato da Pio IX strumento e garanzia per la libera vita; quello che è veramente indegno dell'uomo, si è abusarne come di cosa a scopo di guadagno, e di stimarlo più di quello che valgano i ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] Fu legato pontificio al concilio di Tours del 1054 per giudicare il caso dell'eresia eucaristica di Berengario di Tours, un piccolo seguito di fedeli; il pontefice non fece l'unica cosa che avrebbe dovuto fare: proseguire per la Germania. Si fermò nel ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] per premunirsi contro il pericolo dell'isolamento diplomatico, la cosa da lui più temuta. In segreto, fece redigere una Domine (15 giugno 1520).
L'esordio di Carlo V fu giudicato dal papa deludente, a causa del rifiuto di condannare Lutero con ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] vedere la tanto desiderata soppressione della Compagnia di Gesù, da lui giudicata soltanto presagio di tempi migliori (Vat. lat. 10019, f. nasce come filologo volgare, anzi toscano, e non, cosa del resto improbabile nell'Italia d'allora, come filologo ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...