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Gianna Volpi
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 481; App. I, p. 954; III, II, p. 524; IV, III, p. 112)
La p. è una tecnica di comunicazione intenzionale, persuasoria, di massa, finalizzata − attraverso [...] che può anche comportare il ritiro della campagna, se giudicata in contrasto con le regole del CAP. Il Giurì libere professioni e la pubblicità, ivi 1993; P. Landi, L. Pollini, Cosa c'entra l'Aids con i maglioni?, ivi 1993; M. Wolf, Teorie della ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] - Mosca); ai compagni di Biancaneve o a cose giudicate inutili, vane (perché non separa le parole grammaticali, sai com’è fatta Carla / lei: se [ellissi] si mette in testa una cosa ... Poi però [ellissi] non mi venga a dire del marito che sta sempre ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] per lui consistere solo nel "tracciare a grandi linee la condotta ... e giudicare di tale condotta poi, a seconda che sia stata o no entro quelle Italia, un mese dopo, il C. ottenne che ogni cosa fosse messa a tacere, ma ormai la sua carriera politica ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] di moda, di attualità o di documentazione scientifica sono altra cosa dal ritratto, hanno cioè diversi oggetti di rappresentazione. Inoltre ) in cui la ballerina indossava una calzamaglia giudicata eccessivamente aderente. In seguito, con il mutare ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] operata dai governi europei nel 1814-1815 era giudicata insufficiente a ricomporre l’unità religiosa e delle qualità interne di ciascun uomo, ci curiamo come di cosa secondaria, come di cosa da ottenersi indirettamente. Si procede da di fuori al ...
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CRESPI, Benigno
Roberto Romano
Quartogenito di Antonio e di Maria Provasoli, nacque a Busto Arsizio (allora in provincia di Milano) il 6 luglio 1848.
Già il nonno Benigno (1777-1854) era entrato dall'inizio [...] fisso" richiedeva un interesse del 6%, una percentuale giudicata "eccessiva" dagli altri comproprietari. Inoltre, il C., "amministrativa", per l'industriale lombardo era evidentemente cosa irrilevante che il Corriere producesse carta stampata invece ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...