Fisiologo (n. Mecik, Armenia turca, 1903 - m. 1981). Trasferitosi, adolescente, in Russia, fu discepolo di I. P. Pavlov. Nel 1935 fu incaricato della direzione del settore di fisiologia dell'Istituto del [...] dell'Istituto di attività nervosa superiore e di neurofisiologia. Si è dedicato allo studio della fisiologia della corteccia cerebrale dimostrando la sistematicità della sua attività e riconoscendo in essa la base dei comportamenti compensatorî. ...
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Medico e fisiologo (Čuchloma, Kostroma, 1886 - Leningrado 1959); dopo aver lavorato presso la cattedra di fisiologia dell'univ. di Kazan´ (1912-1921) si trasferì a Leningrado dove fu collaboratore di I. [...] , dell'Istituto di fisiologia della stessa accademia. Si dedicò in modo particolare alla definizione dei rapporti tra corteccia cerebrale e organi interni pervenendo, sulla scorta di dati sperimentali, a un sistema di interpretazioni patogenetiche di ...
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CLEMENTI, Antonino
Giuseppe Moruzzi
Nacque a Catania l'8 febbr. 1888 da Gesualdo, professore di clinica chirurgica e rettore (1903-1905) dell'università di Catania, e da Rosina Landolina, di antica [...] . È certo, comunque, che il volume dedicato alla fisiologia del sistema nervoso, con i famosi capitoli sul cervelletto e sulla corteccia cerebrale, era già uscito da qualche anno (nel 1905) quando il C. si trasferì a Roma.
Negli anni precedenti la ...
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GENNARI, Francesco Maria Lorenzo
Giulia Crespi
Nacque a Langhirano, presso Parma, nel villaggio di Mataleto, il 4 ott. 1752, primo dei dodici figli di Giuseppe e di Giacoma (nei locali registri parrocchiali [...] T. Sömmerring nel 1788, e corrispondente alla stria bianca osservata da J.-G.-F. Baillarger nello strato esterno della corteccia di altre regioni cerebrali nel 1847, fu individuata dal G. nel febbraio 1776, quando probabilmente era ancora studente, e ...
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CARRARA, Giacomo
Giampiero Marchese
Nato a Soresina (Cremona) il 26 nov. 1864 da Alessandro e da Giulia Coffetti, conseguì la laurea in chimica pura e quella in chimica e farmacia presso l'università [...] 'istituto stesso. Le sue prime ricerche furono rivolte ad argomenti di chimica organica: condurangine, glucosidi amari della corteccia del condurango (Gonolobus e Mataperro)e tiourea.
Nel 1888 fu incaricato dell'insegnamento di chimica nell'istituto ...
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Nome di vari Antozoi dagli scheletri calcarei, arborescenti delle sottoclassi Octocoralli (o Alcionari, coralli propriamente detti) o Esacoralli (➔ Madreporari).
Il c. rosso (Corallium rubrum) appartiene [...] da molti polipi bianchi, provvisti di 8 tentacoli fimbriati. Il cormo presenta un asse calcareo rivestito da una corteccia (cenosarco) nella quale corrono canali che fanno comunicare le cavità celenteriche di tutti i polipi della colonia. I ...
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FAMIANI, Vincenzo
Pietro D'Arcangelo
Nacque a Naso (Messina), da Francesco e da Margherita Crimi, il 23 ag. 1903. Compiuti gli studi secondari, si iscrisse alla facoltà medicina e chirurgia dell'università [...] da G. Amantea: in questo scienziato, già allora noto soprattutto per le sue brillanti ricerche sui centri sensitivo-motori della corteccia cerebrale e per le sue originali osservazioni sulla epilessia riflessa che va sotto il suo nome, il F. trovò il ...
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Scrittore svedese (Sundsvall 1915 - ivi 1997). La sua narrativa è percorsa dalla continua ricerca di valori metafisici cristiani in un mondo di relatività e di assurdità. Tra i suoi romanzi: Tåbb med manifestet, [...] , "Cannellina", 1953; Min död är min, "La mia morte è mia", 1954; Stora glömskan, "Il grande oblio", 1954; Natt i marknadstältet, "La notte nella tenda del mercato", 1957; Gilla gång, "La volta giusta", 1958; Bark och löv, "Corteccia e foglie", 1961. ...
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Sonno e sogno
Antonio Giuditta
Nella maggioranza delle lingue occidentali sonno e sogno sono indicati con parole diverse; non così nella lingua spagnola, dove esiste un medesimo termine, sueño, per [...] altri neuroni è di tipo glutammatergico. Si tratta in ogni caso di cellule che inviano fibre diffusamente in tutta la corteccia. Un importante gruppo di neuroni del sistema attivante la veglia, anch'esso a proiezione diffusa, è situato nel locus ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] quasi tutta la vita, G. dedicò i suoi studî all'osservazione al microscopio di parti di tessuto nervoso (corteccia cerebrale, cervelletto, piede d'ippocampo, corpo calloso, bulbi olfattorî, midollo spinale, fibre nervose, ecc.) colorate con la sua ...
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corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...