GUERRINI, Guido
Stefano Arieti
Dal poeta Olindo e da Maria Nigrisoli, nacque a Bologna il 15 genn. 1878 e, conseguita con un anno di anticipo la maturità classica, nel 1896 si iscrisse alla facoltà [...] minuta dei nervi, in Anatomischer Anzeiger, XV [1898], pp. 17-30; Delle minute modificazioni di struttura delle cellule nervose della corteccia, in Riv. di patologia nervosa e mentale, V [1900], pp. 1-18); un cenno particolare merita il suo studio ...
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Anatomia
In anatomia comparata, formazione del telencefalo dei Vertebrati che compare nella porzione mediana dell’archipallio (area d’i.), come centro di correlazione olfattoria. In Rettili, Uccelli e [...] umana, l’i., assieme alla fascia dentata, assume una conformazione non paragonabile alle altre zone della corteccia cerebrale. Nell’i. propriamente detto si distinguono: lamina midollare esterna, strati molecolare, lacunoso, radiato, lucido, oriens ...
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di Alberto Siracusano e Cinzia Niolu
La d. è una condizione psicopatologica caratterizzata da sintomi psichici (tristezza marcata, anedonia, hopelessness, helplessness, sentimenti di colpa e autosvalutazione, [...] nei due gruppi. Nel campione rispondente alla CBT si osservava una riduzione del metabolismo del glucosio a partire dalla corteccia prefrontale dorsale, ventrale e mediale verso l'ippocampo (top-down); nel secondo gruppo (paroxetina) la riduzione del ...
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Potenzialità e limitazioni nella misura della trasmissione dell'informazione neuronale
William Bialek
(Marine Biological Laboratory, Woods Hole, Massachusetts, USA)
Nel tentare di descrivere cosa accade [...] può che essere errata: per esempio, mentre la retina può trasmettere informazione in modo efficiente, quando i segnali giungono alla corteccia visiva c'è un aumento enorme del numero dei neuroni che codificano il mondo visivo, e allora è difficile ...
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Carlo Caltagirone
Neurodegenerazione
La morte dei neuroni
Le malattie neurodegenerative
di Carlo Caltagirone
20 aprile
Viene inaugurato a Roma alla presenza del presidente Carlo Azeglio Ciampi il Centro [...] normale costituente delle vescicole sinaptiche a livello del tronco encefalico, dell'ippocampo, dell'amigdala, dello striato e della corteccia cerebrale. Gli aggregati si possono presentare in diverse forme come i tipici corpi di Lewy (LB, Lewy body ...
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CENI, Carlo
Silvia Canestrelli
*
Nacque a Brignano d'Adda (Bergamo) il 15 maggio 1866 da Giuseppe e Teresa Lazzarini, in un'antica e illustre famiglia. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia [...] corticali le funzioni studiate. Per anni il C. fu completamente assorbito da tali studi: convinto dell'esistenza nella corteccia cerebrale di centri integrativi vegetativi in rapporto da un lato con le attività superiori della psiche e dall'altro ...
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fascicolo cuneato
Fascio di fibre nervose ascendenti che in fisiologia, insieme al fascicolo gracile, costituisce il sistema colonne dorsali-lemnisco mediale per la trasmissione delle informazioni tattili [...] volta, dopo aver attraversato la linea mediana del bulbo, ritrasmette le informazioni al nucleo ventrale postero-laterale del talamo controlaterale. Da qui, le informazioni passano alla corteccia sensoriale primaria nel giro postcentrale. (*)
→ Tatto ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] esigere un periodo di osservazione, durante il quale sia accertata non solo la cessazione dell’attività della corteccia cerebrale, ma anche che i nuclei profondi dell’encefalo, che unificano le funzioni vitali, siano irreversibilmente compromessi ...
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Medico e biologo (Crevalcore 1628 - Roma 1694). Addottoratosi in medicina e filosofia a Bologna (1653), decisivo per la sua formazione scientifica fu il periodo trascorso a Pisa (1656-59) come [...] dovuti ad artefatti. Nondimeno egli riuscì a immaginare un meccanismo che comprendeva l'intera via nervosa dalla corteccia del cervello alle terminazioni periferiche dei nervi.
Grazie ad abili tecniche di colorazione mediante affusione e a iniezioni ...
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IPNOTICI (XIX, p. 481)
Leonardo DONATELLI
Dopo l'avvento dei barbiturici e l'introduzione in terapia del Veronal e degli altri derivati, gli studî si sono indirizzati a ricercare quali di questi composti [...] inibizione attiva o forse anche per una neurosecrezione porterebbe all'abolizione di tutti gli impulsi diretti verso la corteccia cerebrale, isolandola (paralisi corticale secondaria) e quindi generando lo stato di sonno. L'uso dei barbiturici non è ...
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corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...