Plasticità nervosa
Lamberto Maffei
Nicoletta Berardi
Le moderne tecniche che consentono la visualizzazione dell'attività cerebrale hanno mostrato che a ogni percezione, azione, pensiero o immaginazione [...] La complessità del nostro cervello è tale che in un mm3 di corteccia cerebrale possono essere presenti fino a 600 milioni di connessioni. L '. I periodi critici sono quelle particolari finestre temporali durante lo sviluppo postnatale entro le quali l ...
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NEURODEGENERATIVE, MALATTIE.
Fabrizio Tagliavini
Pietro Tiraboschi
– Malattia di Alzheimer. Patogenesi. Patologia. Terapia. Demenza frontotemporale. Patologia e correlazioni clinico-patologico-biomolecolari. [...] altri sintomi e segni che suggeriscono il coinvolgimento della corteccia (come il fenomeno dell’arto alieno, l’alterazione spesso del sinistro) e/o le regioni anteriori dei lobi temporali.
La PNFA si sviluppa insidiosamente e si evolve gradualmente e, ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446; App. II, 11, p. 624)
Lucio BINI
Neurofisiologia. - La funzione di stato di coscienza, intesa come quella di un direttore d'orchestra che controlla e stimola le attività psichiche, [...] corpi mammillari ed il talamo, restituisce alla corteccia nuovi impulsi elaborati. Questo processo di qui la ragionevole ipotesi di Penfield che gran parte del lobo temporale e le zone di passaggio adiacenti verso il lobo occipitale, ...
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(XIII, p. 935)
Strutture neurofisiologiche delle emozioni. - Il termine e., per i suoi rapporti con il linguaggio comune, presenta un'intrinseca ambiguità ed è definito in modi diversi da autori diversi. [...] 'espressione delle condotte emozionali non dipende primariamente dalla corteccia cerebrale.
Goltz (1892) per primo, e sviluppa in senso antero-posteriore sulla faccia mediale del lobo temporale, formando una prominenza la cui forma è stata paragonata ...
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di Alberto Siracusano e Cinzia Niolu
La d. è una condizione psicopatologica caratterizzata da sintomi psichici (tristezza marcata, anedonia, hopelessness, helplessness, sentimenti di colpa e autosvalutazione, [...] parte di questi studi ha evidenziato anomalie nelle strutture della corteccia prefrontale (porzione ventrolaterale), nella porzione anteriore della circonvoluzione del cingolo, nel lobo temporale, nei gangli della base, nel talamo e nell'amigdala. In ...
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OCCHIO
Lamberto Maffei
(XXV, p. 116; App. II, II, p. 432; III, II, p. 292; IV, II, p. 637)
Fisiologia. - L'ottica dell'o. umano non è di grande qualità, e già H. von Helmholtz nell'Ottocento aveva affermato: [...] e delle stazioni corticali. Appare sempre più chiaro che la corteccia esegue un'analisi in parallelo dei vari attributi dello stimolo il movimento, per la profondità. Nell'area infero-temporale dei primati esiste un'area specializzata per la visione ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] i regni dove più era avvenuto il trapasso di beni e funzioni temporali a vescovi e chierici, dove la promiscuità del sacro e del 'olmo, talli di salice o di rovo, fiori di ginestra, corteccia di melograno, d'ontano o di noce, galle di quercia, ecc ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] pure la preparazione di vesti con la battitura della corteccia d'albero, in uso fra le tribù del diffusa anche fuori dell'America.
In parecchie lingue americane gl'indici temporali possono unirsi anche ai nomi. Così nell'Algonchino si può dire ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] carne, cioè ai muscoli, parecchi ne sono conosciuti; il temporale ed il massetere, quelli del dorso, gl'intercostali, il quale, confermando i risultati malpighiani sulla struttura della corteccia cerebrale, ne seguì le fibre attraverso il centro ...
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Il cranio, scheletro cefalico o della testa, è un apparato scheletrico nel quale si possono distinguere il nevrocranio, o cranio cerebrale, e lo splancnocranio, o cranio viscerale. Il nevrocranio è in [...] e stretta, che s'insinua nella base del cranio fra le ossa temporali. Sui lati del foro stanno le parti laterali (partes laterales) con dar credito, occorre dimostrare questo maggiore sviluppo della corteccia, caso per caso. A parità delle altre ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l’ipotalamo,...
limbico
lìmbico agg. [der. di limbo] (pl. m. -ci). – In anatomia, che è situato in posizione marginale: circonvoluzione l., o lobo l., la circonvoluzione cerebrale posta superiormente al corpo calloso di cui segue il contorno. Sistema l.,...