Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] rispetto alla veglia. Questi risultati rimettono in discussione tutte le teorie sui meccanismi nervosi che si svolgono nella cortecciacerebrale durante il sonno. È certo, in ogni caso, che durante il sonno le cellule nervose corticali non riposano ...
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Regole funzionali per decidere
Leslie A. Real
(Department of Biology, Indiana University Bloomington, Indiana, USA)
La rappresentazione accurata ed effìciente dell'ambiente nel quale un organismo vive [...] ramificato, ha il suo analogo nei sistemi neuronali ramificati, modulati dalla dopammina, che ascendono la cortecciacerebrale dei mammiferi. Di conseguenza, potremmo trovarci nella posizione unica di analizzare le basi neuronali delle decisioni ...
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Etologia del gioco
Marc Bekoff
L'attività ludica ha costituito per molto tempo una sfida per gli studiosi del comportamento, soprattutto in ragione della difficoltà di definire in modo preciso e soddisfacente [...] e domestici, lupi, coyote, cani domestici, orsi) e i Primati non umani, tutti animali, questi, dotati di una cortecciacerebrale notevolmente sviluppata. Probabilmente è stata proprio la combinazione di questo elemento con altri fattori a svolgere un ...
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Ovaio
Rosadele Cicchetti
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo
L'ovaio, detto anche gonade femminile, è un organo pari e simmetrico, situato ai lati dell'utero, in prossimità delle pareti laterali della [...] di ogni ciclo ovarico (fase estrogenica), e in risposta a stimoli provenienti dal torrente circolatorio e dalla cortecciacerebrale, l'ipotalamo secerne dei fattori liberatori (Releasing hormone per le gonadotropine, o GnRH), i quali agiscono sull ...
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scimmie
Giuseppe M. Carpaneto
I nostri cugini quadrumani
Per sapere come è fatta una scimmia, è sufficiente pensare a noi stessi con una pelliccia più o meno folta, una coda, canini più sviluppati e [...] segnali attraverso la mimica facciale. Infatti gli Aplorini hanno sviluppato alcune aree del cervello, soprattutto la cortecciacerebrale, innescando un processo evolutivo verso una vita sociale sempre più complessa.
I gruppi sociali di scimmie ...
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cervello, storia evolutiva del
Aldo Fasolo
Da poche cellule nervose a decine di miliardi
Tutti gli organismi animali, per funzionare, riprodursi, sopravvivere, dipendono dall'attività dei vari organi [...] ), oppure in strutture laminari disposte alla periferia di alcune porzioni dell'encefalo che prendono il nome di cortecce (cortecciacerebrale, corteccia del cervelletto).
L'encefalo ha una struttura base molto simile in tutti i Vertebrati. È formato ...
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Anatomia e medicina
Formazione molle di vario tipo racchiusa, circoscritta o protetta dal tessuto osseo.
M. allungato
La regione di transizione fra encefalo e m. spinale.
Anatomia comparata
Deriva embriologicamente [...] allungato e si continuano in avanti nel mesencefalo come peduncoli cerebrali (crura cerebri), molto evidenti nei bassi Vertebrati, meno contingente delle fibre che prendono origine dalla corteccia pre-rolandica del lobo frontale: caratteristica di ...
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La porzione della massa encefalica che prende origine dalla parte dorsale della vescicola romboencefalica e occupa la parte posteriore e inferiore della cavità cranica.
Nell’Uomo (fig. 1) e nei Mammiferi [...] sagittale evoca il disegno di un albero: l’arbor vitae degli anatomici medievali.
La corteccia (fig. 2) differisce da quella cerebrale per la sua sottigliezza, per la struttura uniforme priva di differenziazioni citoarchitettoniche e per essere ...
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(App. IV, I, p. 503)
Negli ultimi anni gli studiosi di biologia evoluzionistica, di ecologia comportamentale e di sociobiologia si sono occupati della c. da un punto di vista evoluzionistico, hanno cioè [...] , si pensava che il linguaggio fosse controllato dalla corteccia dell'emisfero sinistro, e le vocalizzazioni dei primati orecchio sinistro, fatto che evidenzia una lateralizzazione cerebrale, per lungo tempo invece ritenuta caratteristica esclusiva ...
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La stima degli intervalli temporali
Melissa Bateson
(Department of Psychology, University of Newcastle, Newcastle upon Tyne, Gran Bretagna)
La stima degli intervalli temporali si riferisce alla capacità [...] tipi di lesioni suggeriscono il coinvolgimento di aree cerebrali e sistemi neurotrasmettitoriali differenti nei due stadi che ne connesso ai meccanismi mnestici e attenzionali della corteccia frontale mediante circuiti striato- fronto-striatali. ...
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cerebrale
agg. [der. di cerebro, con influenza, nel sign. fig., del fr. cérébral]. – 1. a. In anatomia, del cervello o dei suoi costituenti: circonvoluzioni c., emisferi c.; arterie c.; corteccia c., sostanza grigia che forma lo strato superiore...
corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...