METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] di composti attivi dell'acido tetraidrofolico. Ne conseguono: ritardo psicomotorio, con spasticità, ipomotilità, atrofia della cortecciacerebrale; anemia megaloblastica, con ipersideremia; accumulo ematico dell'acido folico e urinario dell'acido ...
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Nerve Growth Factor (NGF)
Pietro Calissano e Rita Levi-Montalcini
Scoperta e proprietà del Nerve Growth Factor
di Pietro Calissano
Un organismo è costituito da miliardi di cellule, organizzate in tessuti [...] nella neocorteccia, nell'ippocampo e nel talamo. Il NGF radiomarcato, iniettato nell'ippocampo o nella cortecciacerebrale di ratto, è assunto selettivamente dalle terminazioni colinergiche e trasferito per trasporto assonale retrogrado ai neuroni ...
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PRIONE
Claudio Massenti
Acronimo sostantivato (dall'inglese Proteinaceus Infective One, unità o particella) coniato da S.B. Prusiner, nel 1982 circa, con riferimento alla particella che egli stesso [...] nella loro abituale sequenza i peptidi della regione Pr. P, purificando e ''copiando'' quelli appartenenti alla cortecciacerebrale di pazienti membri di una famiglia indiana portatrice della sindrome Gerstmann-Sträussler-Scheinker. Dei vari segmenti ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] spinale. Nel 1875 R. Caton (1842-1936) descrisse per la prima volta l’esistenza di ritmi elettrici spontanei nella cortecciacerebrale, ponendo così le premesse per le osservazioni con cui un cinquantennio più tardi H. Berger avrebbe iniziato i suoi ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della cortecciacerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] Raggruppamento di stelle giovani, immerse in nebulosità di materia diffusa. Si hanno a. di tipo OB e a. di tipo T, a seconda che contengano più stelle di tipo spettrale da O a B2 o più stelle variabili ...
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In biologia e medicina, l’insieme delle modificazioni che una struttura vivente subisce sotto l’effetto di sollecitazioni di varia natura. In alcuni casi i processi avvengono in assenza di mutamenti sostanziali [...] r. dei sistemi coinvolti e dell’organizzazione delle varie aree di rappresentazione della periferia sensoriale a livello della cortecciacerebrale. I meccanismi del r. nervoso restano in gran parte da chiarire, anche se un ruolo fondamentale va ...
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Condizione di un ambiente o di un corpo a contenuto termico relativamente scarso. L’azione delle basse temperature provoca sulla materia vivente effetti che variano dal semplice abbassamento del metabolismo [...] insorgono i fenomeni dell’assideramento, mentre le singole funzioni cessano a temperature diverse: a 30-32 °C quelle della cortecciacerebrale, a 24 °C quelle della circolazione e del respiro; a 7 °C quelle dei nervi periferici. La difesa fisiologica ...
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vigile, stato In neurofisiologia, condizione di completa presenza a sé stessi e all’ambiente. Questo stato è dovuto all’azione del cosiddetto sistema attivante, costituito dalla sostanza reticolare ascendente [...] e sensitivi delle varie categorie di recettori (esterocettori, propriocettori, enterocettori), e da quello interno, cioè dalla cortecciacerebrale, tramite le vie corticoreticolari e, al di fuori dei circuiti neuronali, per via umorale da sostanze di ...
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Biologia
In istologia, varietà di cellula nervosa di piccole dimensioni con protoplasma scarso. La corteccia granulare, (o coniocortex) è una varietà di cortecciacerebrale, tipicamente rappresentata nell’area [...] 17 (area striata) del lobo occipitale, caratterizzata da un particolare sviluppo dello strato dei g. e da scarsezza di cellule piramidali.
In citologia e batteriologia, i g. sono corpuscoli di varia natura ...
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Maffei, Lamberto. - Neurobiologo italiano (n. Grosseto 1936). Professore di neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha incentrato la sua ricerca sullo studio del sistema visivo, a livello [...] sia delle cellule della retina sia dei neuroni del talamo e della cortecciacerebrale, nell’uomo e negli animali da laboratorio. Dal 2009 al 2015 è stato presidente dell’Accademia dei Lincei. Nel 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere di ...
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cerebrale
agg. [der. di cerebro, con influenza, nel sign. fig., del fr. cérébral]. – 1. a. In anatomia, del cervello o dei suoi costituenti: circonvoluzioni c., emisferi c.; arterie c.; corteccia c., sostanza grigia che forma lo strato superiore...
corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...