Uomo politico (n. Stia, Casentino, 1698 - m. presso Napoli 1783). Rivestì autorevoli ruoli presso la corte borbonica napoletana, e fu fautore deciso di riforme, più per inclinazioni politiche che per adesione [...] a sopprimere nella vita del regno. A lui si deve il trattato austro-napoletano (1759) e la mancata partecipazione della corte borbonica di Napoli al patto di famiglia del 1761. Ma la regina Maria Carolina, mal soffrendo il suo predominio nel governo ...
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PEREDEO
Marco Stoffella
– Nacque da Sundruda e da Pertuald, un facoltoso aristocratico collegato con la corte pavese e fidelis di Liutprando. Si seguono le sue vicende sin dal 720 in coincidenza con [...] l’inizio di luglio 754 e il settembre 755 allorquando si occupò dello stato patrimoniale dell’episcopato, inoltrando alla corte pavese la richiesta di copia di uno degli ultimi atti stipulati dal suo predecessore. L’iniziativa testimonia la crescita ...
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BUZZATI, Giulio Cesare
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Nato il 26 apr. 1862 a Venezia da Augusto, consigliere di corte d'appello, intraprese anch'egli gli studi giuridici, che ultimò conseguendo la laurea nel 1883. Indirizzatosi [...] dapprima alla ricerca storica, rivolta nel periodo universitario con particolare attenzione all'antico diritto diplomatico veneziano, fece però convergere ben presto il proprio interesse allo studio sistematico ...
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Musicista (Ferrara 1545 - ivi 1607), maestro di cappella e organista presso la cattedrale e la corte di Ferrara; compose musica vocale e strumentale. Fu maestro di G. Frescobaldi. ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] » da questo fondata, che doveva poi diventare l'Accademia pontaniana, e in essa prese il nome di Gioviano. Dapprima alla corte gli fu affidata l'educazione di due principini, Carlo di Navarra e Alfonso, figlio di Ferdinando I; poi entrò e presto ...
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Musicista tedesco (Hannover 1682 - Köthen 1761); virtuoso di viola da gamba e di violoncello alla corte di Köthen (1715-37); sembra che per lui J. S. Bach scrivesse le suites per violoncello. ...
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CORSI DI BOSNASCO, Giacinto
Rosanna Maggio Serra
Figlio del conte Carlo, primo presidente di Corte d'appello e senatore del Regno di Sardegna, e di Gabriella Perrone di San Martino, nacque a Torino [...] il 22 apr. 1829.
Destinato alla carriera della magistratura, il C. seguì gli studi di legge, mentre apprendeva la pittura privatamente nell'atelier di un pittore piemontese, E. Balbiano di Colcavagno (1816-1872). ...
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Famiglia di musicisti francesi, resa illustre da Ennemond (Villette, Delfinato, 1575 circa - Nèves 1651), virtuoso alla corte francese e compositore di musica liutistica; da Jacques (Lione 1600 circa - [...] Parigi 1670 circa), virtuoso di liuto alla corte di Londra; da Denys (Marsiglia 1603 circa - Parigi 1672), cugino di Ennemond, anche più celebre suonatore e buon compositore per lo stesso strumento. ...
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Scultore (Torino 1775 circa - ivi 1834). Si formò nell'ambiente neoclassico romano; fu scultore di corte di Napoleone (1807) e di Carlo Felice (1822). Eseguì ritratti (Torino, Accad. delle scienze); statue [...] mitologiche (Paride, Minerva, ecc.); rilievi (Torino, Armeria) ...
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Scultore (Salamanca 1727 - Madrid 1797). Fu direttore dell'Accad. di S. Fernando e scultore di corte. Tra le sue opere, di un elegante classicismo, le statue delle quattro stagioni nella Fontana di Apollo, [...] nel Prado a Madrid ...
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corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...
corto
córto agg. [lat. cŭrtus]. – 1. a. Che ha relativamente poca lunghezza o è meno lungo del normale: fiori a gambo c.; fucile a canna c.; spada, pugnale a lama c. (fig., venire ai ferri c., impegnarsi in uno scontro duro e decisivo, in...