BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] di non far passare nessuno. Il 14 poté entrare dal B. il maestro Carafa, che si era fatto passare per medico di corte. Poi gli amici si disinteressarono della malattia sino al giorno 24, quando il d'Aquino, entrato nella villa alle cinque pomeridiane ...
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GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] il Fronimo. Stabilitosi nel 1572 a Firenze, nell'anno seguente fu raggiunto dalla famiglia; nel 1578-79 fu a Monaco alla corte del duca di Baviera Alberto IV il Magnanimo. Prima del 1582 fu per due volte a Roma, quindi nuovamente a Venezia, Pisa ...
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GIORZA, Paolo
Nadia Carnevale
Nacque a Milano l'11 nov. 1832. Compì i primi passi negli studi musicali sotto la guida del padre, Luigi, baritono, organista a Desio e anche miniaturista; in seguito, [...] Per Vienna il G. lavorò ancora nel 1883, scrivendo le musiche per il ballo Alla Beresina, su coreografie del Rota (teatro di corte, 4 aprile).
La sera del 31 dic. 1858, al teatro Carcano di Milano, durante un concerto della banda civica diretta dal ...
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DE COUSANDIER, Giulia
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 7 febbr. 1848 da Antonio e da Teresa Bettelini.
Rivelate spiccate doti musicali, in giovanissima età fu avviata allo studio del pianoforte e affidata [...] su invito della regina Margherita di Savoia e nel 1893 autorizzata a fregiarsi del titolo di Regio Quintetto di corte. Entrato stabilmente al Quirinale fin dal 1892, il Quintetto protrasse le sue esibizioni fino al 9 luglio 1900, riprendendole poi ...
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DE CARO, Giulia (detta Ciulla)
Elisa Mele
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Nacque a Vieste (Foggia) il 13 luglio del 1646, da Tommasino, che era cuoco o taverniere. Dopo una infanzia infelice nel paese natale, trascorsa tra privazioni [...] mentre cantava sul mare di Mergellina. Riconquistato dunque il favore perduto, la D. decise di dare la scalata al teatro di corte; e il 6 nov. 1674, con i suoi Armonici, rappresentò il Genserico, correntemente attribuito a P. Cesti, seguito dalla ...
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CAMPAGNOLI, Bartolomeo
Renzo Bragantini
Nato a Cento, presso Bologna, il 10 sett. 1751, apprese i primi rudimenti dell'arte del violino a Bologna, sotto l'insegnamento di A. D. Dall'Occa, allievo di [...] Dresda, il C. ricevette nel 1780 da Carlo di Sassonia, già duca di Curlandia, l'incarico di direttore della musica della sua corte in quella città. Nel 1783 si recò in Svezia, ovunque tenendo concerti, e dopo un lungo viaggio arrivò a Stoccolma, dove ...
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coro
Antonietta Pozzi
Il gusto di cantare insieme
Il coro, un insieme di più voci che cantano contemporaneamente, è una forma di espressione diffusa nelle culture umane e presso le civiltà antiche. [...] a Parigi ‒ cori sempre meglio istruiti. Il fenomeno delle cappelle o cantorie, cori alle dipendenze ecclesiastiche o di corte diretti da un maestro di cappella, si diffuse nel Rinascimento. Nel Cinquecento, a Roma, Giovanni Pierluigi da Palestrina ...
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mùsica popolare Insieme delle diverse tradizioni musicali che non rientrano nell'ambito della musica colta europea, ma comprendono ogni espressione musicale legata a gruppi etnici o sociali, dove il principio [...] ’ambito della m. colta accade spesso che una composizione composta originariamente per una determinata occasione (un banchetto di corte, una messa, una festività) venga poi ascoltata in tutt’altro contesto: in una sala da concerto, oppure anche ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] tra l’altro con i suoi romanzi utopistici diede avvio alla narrativa polacca moderna. Al classicismo propugnato dalla corte varsaviana si contrapposero, non solo letterariamente, scrittori come F. Karpiński, J. Szymanowski e F.D. Kniaźnin, legati ai ...
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Eroe del ciclo del Graal, figlio di Parsifal. Non è escluso che all'origine della sua leggenda sia un errore di trascrizione: le chevalier au signe sostituito da le chevalier au cygne. La leggenda comunque [...] sul suo cigno, simbolo del dovere e della fedeltà a un ideale.
La leggenda, con qualche variazione, fu ripresa da R. Wagner nell'opera omonima in tre atti, rappresentata al teatro di corte di Weimar sotto la direzione di F. Liszt il 28 agosto 1850. ...
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corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...
corto
córto agg. [lat. cŭrtus]. – 1. a. Che ha relativamente poca lunghezza o è meno lungo del normale: fiori a gambo c.; fucile a canna c.; spada, pugnale a lama c. (fig., venire ai ferri c., impegnarsi in uno scontro duro e decisivo, in...