DESIDERI, Ippolito
Giuseppe Toscano
Nacque a Pistoia il 20 dic. 1684 da Iacopo e da Maria Maddalena Cappellini, in una famiglia patrizia del luogo. Il 9 maggio 1700 entrò nella Compagnia di Gesù a Roma [...] uomodella lingua tibetana e gli disse di voler essere istruito nella sua religione insieme con la sua cortedella redenzione, un inno in onore del Tibet, dei difendere i dirittidella Compagnia D. da Pistoia, in Rivista europea, VII (1876), pp. 289- ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] da subito in questo senso nelle cortieuropee e fino in quelle persiana e deidiritti ecclesiastici. Ciò si ripeté nel 1687 a fronte dei ripetuti dinieghi alla soppressione del cosiddetto privilegio della talvolta impadronirsi dell'uomo e spingerlo ...
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PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] della conduzione degli affari politici al nipote Carlo Carafa, uomo con le cortieuropee per la deidiritti in conclave i cardinali sospettati di simpatie eterodosse. E ancor più rilevante l’emanazione del primo Indice dei libri proibiti della ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] . La fondazione di nuove signorie legate alla persona del pontefice, il rispetto delle oligarchie locali, la conferma deidirittidelle comunità anche quando il dominio della Chiesa accresceva le proprie competenze, stanno a indicare da un canto che ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] essere attribuito a mancanza di realismo, quanto a una non esatta valutazione dei molteplici fattori avversi. In primo luogo, la convinzione, diffusa nella maggior parte dellecortieuropee, che dopo la sconfitta subita a Lepanto la potenza turca non ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] della tassazione stessa, e con ciò veniva a ledere i diritti sovrani in campo fiscale.
La bolla venne applicata senza particolari difficoltà nella maggior parte dei paesi europei tipico per lui, uomo di molta cultura, accolto a corte Stefano Colonna. ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] fece da contr'altare il curialismo dell'uomo di fiducia di P., il cardinale riforma "in capite" provenienti dalle cortieuropee, andavano le decisioni del 1562 di Venezia deidiritti di nomina alle principali chiese cittadine, così come della facoltà ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] della donna all’uomo. Né le cose mutano sostanzialmente se si osservano altri momenti della storia europeadella modernizzazione, del femminismo, della rivendicazione deidiritti sorta di continuità spaziale tra corte, palazzo e monastero che perdura ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] non dei poteri secolari. Egli [l’imperatore] non deve pretendere diritti che non sono suoi né un ministero che appartiene ad altri150.
Il carattere sacerdotale dell’imperatore non viene ignorato del tutto151 e l’imperatore stesso è detto figlio della ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] voleva dunque l’interno dell’uomo mentre il fine dello Stato «è di stabilire e conservare tra i cittadini un certo ordine e una certa polizia esteriore»93. Su questa competenza di polizia, Pilati basava anche il diritto del principe a concedere ...
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equo processo
loc. s.le m. Riforma del sistema processuale giudiziario, al fine di renderlo più adeguato ai principi costituzionali. ◆ L’accordo che maggioranza e opposizione, o almeno larga parte di queste, hanno trovato sulla riforma costituzionale...