CANALIS, Anna Carlotta Teresa
Giuseppe Ricuperati
Nacque nella nobile casa deiconti Canalis di Cumiana, a Torino, il 23 apr. 1680 da Francesco Maurizio e da Monica Francesca di San Germano. Scelta [...] 3 sett., alla presenza dell'arcivescovo, dei ministri, dei grandi della Corona e degli ambasciatori stranieri de Sardaigne Victor Amedée II..., Genève 1734; Memorie anedd. sulla Corte di Sardegna del conte di Blondel, a cura di V. Promis, in Miscell. ...
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AGNÈS DES GENEYS, Giorgio Andrea
Elsa Fubini
Ammiraglio, nacque a Chiomonte (Val di Susa) il 28 apr. 1761, da Giovanni, barone di Fenile e di Mathie, e da Cristina Boutal deiconti di Pinasca.
Nel 1773, [...] e capacità, degno di scena più vasta di quanto non fosse la corte di Sardegna. Nonostante l'esiguità dei mezzi messi a sua disposizione, l'indifferenza e la diffidenza dei governanti, seppe trasformare la marina sarda, che alla fine del sec. XVIII ...
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Figlio (Monaco di Baviera 1287 - Fürstenfeld, Monaco di Baviera, 1347) di Ludovico II, duca di Baviera e conte palatino del Reno, e di Matilde, figlia di Rodolfo d'Asburgo. Scelto come imperatore contro [...] pacis) e da Giovanni di Jandun che, stabilitisi alla corte di L. a Monaco, affermavano l'origine popolare della Ludovico V, il quale sposò (1342) Margherita Maultasch, erede deiconti del Tirolo. Ludovico stesso, grazie al matrimonio con Margherita d ...
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Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] v.); Cristoforo (v.); e Vincenzo, ambasciatore genovese alla corte di Parma (1545), che coprì molte cariche fino al 1656); Paolo Gerolamo, capostipite deiconti di Favignana (sec. 17º); Tomaso (m. 1672), capostipite dei napoletani duchi di Castro; ...
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Gentildonna francese (Parigi 1621 - ivi 1689), figlia di una spagnola cameriera della regina Anna d'Austria, coinvolta in una corrispondenza segreta con Madrid. Moglie (1639) dell'ottuagenario presidente [...] della Camera deiconti di Normandia, Nicolò Langlois signore di M., rimasta vedova (1641), assunse presso la regina le funzioni di confidente (come già la madre) e, nella società di corte, esercitò il suo spirito acutamente osservatore scrivendo dei ...
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Diplomatico (Klagenfurt 1706 - Vienna 1776); incaricato di varie missioni all'estero, divenne (1742) primo maggiordomo di corte e ministro di stato. Unitosi (1728) in matrimonio con l'erede deiconti di [...] Metsch, assunse per sé e per gli eredi il nome di Kh.-Metsch (1751) ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] ritirasse poi discretamente nella sua patria. G. inviò a corte i propri legati - il cardinal diacono Giovanni e uno pp. 361-370; N. Cilento, La cronaca deiconti e dei principi longobardi di Capua dei codici Cassinese 175 e Cavense 4 (815-1000), in ...
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LANDI, Ubertino
Enrico Angiolini
Nacque prima del 1220 da Giannone figlio di Guglielmo.
Stirpe di antica nobiltà fondiaria, già vassalla dei vescovi piacentino e bobbiese e titolare di cospicui beni [...] nella famiglia Lancia).
Durante la sua permanenza alla corte di Manfredi il L. fu investito della podestaria perpetua di Oberto Pallavicino al governo dei mercanti, in Storia di Piacenza, II, Dal vescovo conte alla signoria (996-1313), Piacenza 1984, ...
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La famiglia e la politica dinastica di Costantino
Johannes Wienand
La politica dinastica ha assunto un ruolo di primo piano per la conservazione del potere sin dall’inizio del regno di Costantino: egli [...] politica.
La fallita usurpazione portò con sé una resa deiconti simbolica con Massimiano: Costantino impose contro di lui di perseguitare i cristiani, Costantino risiedeva proprio presso la corte di Diocleziano e non era solo un influente tribuno, ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] dei propri commilitoni barbari è in fin deiconti credibile, e confermato inoltre da successive scoperte6. Tuttavia, l’incorporamento dei riguardanti le condizioni generali della sua esibizione alla corte dell’imperatore: Eus., l.C. prol., 1 ...
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corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...
conte
cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica...