CANALIS, Anna Carlotta Teresa
Giuseppe Ricuperati
Nacque nella nobile casa deiconti Canalis di Cumiana, a Torino, il 23 apr. 1680 da Francesco Maurizio e da Monica Francesca di San Germano. Scelta [...] 3 sett., alla presenza dell'arcivescovo, dei ministri, dei grandi della Corona e degli ambasciatori stranieri de Sardaigne Victor Amedée II..., Genève 1734; Memorie anedd. sulla Corte di Sardegna del conte di Blondel, a cura di V. Promis, in Miscell. ...
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ALFIERI, Benedetto
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Architetto, nato a Roma nel 1699, dal conte Alessandro Niccolò Alfieri Bianco, del ramo cadetto degli Alfieri di Asti, detto di Cortemiglia. Secondo il Paroletti ebbe a padrino [...] esente da richiami al Guarini.
Entrato in contatto con la corte sabauda, forse più attraverso F. Juvara, che certamente l'A 1931, v. Indice;N. Ballario, Il palazzo deiconti Gabuti di Bestagno e deiconti Ottolenghi ad Asti,in Atti d. soc. piemontese ...
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AGNÈS DES GENEYS, Giorgio Andrea
Elsa Fubini
Ammiraglio, nacque a Chiomonte (Val di Susa) il 28 apr. 1761, da Giovanni, barone di Fenile e di Mathie, e da Cristina Boutal deiconti di Pinasca.
Nel 1773, [...] e capacità, degno di scena più vasta di quanto non fosse la corte di Sardegna. Nonostante l'esiguità dei mezzi messi a sua disposizione, l'indifferenza e la diffidenza dei governanti, seppe trasformare la marina sarda, che alla fine del sec. XVIII ...
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Figlio (Monaco di Baviera 1287 - Fürstenfeld, Monaco di Baviera, 1347) di Ludovico II, duca di Baviera e conte palatino del Reno, e di Matilde, figlia di Rodolfo d'Asburgo. Scelto come imperatore contro [...] pacis) e da Giovanni di Jandun che, stabilitisi alla corte di L. a Monaco, affermavano l'origine popolare della Ludovico V, il quale sposò (1342) Margherita Maultasch, erede deiconti del Tirolo. Ludovico stesso, grazie al matrimonio con Margherita d ...
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Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] v.); Cristoforo (v.); e Vincenzo, ambasciatore genovese alla corte di Parma (1545), che coprì molte cariche fino al 1656); Paolo Gerolamo, capostipite deiconti di Favignana (sec. 17º); Tomaso (m. 1672), capostipite dei napoletani duchi di Castro; ...
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Letterato (Valvasone 1523 - Mantova 1593), appartenente a un ramo deiconti di Cucagna. Trascorse tutta la vita nella cura del suo feudo, e solo nel 1592 passò alla corte del duca di Mantova. È il maggiore [...] letterato friulano del Cinquecento. Giovanile (pubbl. nel 1591) è il poema didascalico in 5 canti di ottave, La caccia, di gusto ariostesco, la sua opera migliore: seguirono, tra l'altro, una traduzione ...
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Monaco benedettino (n. Roma 1107 - m. 1159), della nobile famiglia deiconti di Tuscolo, bibliotecario e archivista a Montecassino. Si recò (1138) alla corte di Lotario II imperatore, in Melfi, per metter [...] pace tra Innocenzo II e i monaci del suo monastero che erano stati scomunicati per aver sostenuto l'antipapa Anacleto. Lotario lo creò suo segretario e cappellano e lo voleva in Germania, quando P. morì. ...
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Gentildonna francese (Parigi 1621 - ivi 1689), figlia di una spagnola cameriera della regina Anna d'Austria, coinvolta in una corrispondenza segreta con Madrid. Moglie (1639) dell'ottuagenario presidente [...] della Camera deiconti di Normandia, Nicolò Langlois signore di M., rimasta vedova (1641), assunse presso la regina le funzioni di confidente (come già la madre) e, nella società di corte, esercitò il suo spirito acutamente osservatore scrivendo dei ...
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Diplomatico (Klagenfurt 1706 - Vienna 1776); incaricato di varie missioni all'estero, divenne (1742) primo maggiordomo di corte e ministro di stato. Unitosi (1728) in matrimonio con l'erede deiconti di [...] Metsch, assunse per sé e per gli eredi il nome di Kh.-Metsch (1751) ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] ritirasse poi discretamente nella sua patria. G. inviò a corte i propri legati - il cardinal diacono Giovanni e uno pp. 361-370; N. Cilento, La cronaca deiconti e dei principi longobardi di Capua dei codici Cassinese 175 e Cavense 4 (815-1000), in ...
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corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...
conte
cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica...