FIRMIAN, Carlo Gottardo, conte di
Elisabeth Garms-Cornides
Nato il 15 ag. 1718 a Trento, quinto figlio del barone Franz Alphons e di Barbara Elisabeth, deiconti Thun-Hohenstein del ramo Castel Thun, [...] Beltrame e futuro presidente della nuova Camera deiconti, assai ben visto a corte. La posizione del F. in (Montesquieu, Genovesi, gli scritti di materia monetaria di Locke in traduzione italiana, ecc.). Mentre in più di un'occasione il F. mostrò un' ...
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GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] corte viennese e le sue non comuni capacità di architetto teatrale lo imposero sulla scena italiana ove fu impegnato dapprima nella ricostruzione del teatro dei -141; F. Lechi, Notizie sul palazzo deiconti Lechi a Montirone, in Le dimore bresciane ...
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BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] egli venne sempre riconosciuto alla corte come legittimo abate.
L' s., donazione di Rapizone, un altro membro della famiglia deiconti di Todi, contestata dai suoi eredi: 1182, pp aveva consultato sopra la situazione italiana ed egli aveva già inviato ...
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MEDICI, Piero de’ (Piero il Gottoso)
Ingeborg Walter
Figlio primogenito di Cosimo (il Vecchio) e di Contessina de’ Bardi, nacque il 14 giugno 1416 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga. [...] anche una revisione deiconti, dalla quale risultò 59; R. Magnani, Delle relazioni private fra la corte sforzesca di Milano e casa Medici, Milano 1910, nn , Guidi, Francesco, in Dizionario biografico degli Italiani, LXI, Roma 2003, pp. 223-227 ...
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CARACCIOLO, Carlo Andrea
Gino Benzoni
Nacque da Lelio, dei marchesi di Vico, e da Silvia di Traiano Caracciolo nell'anno 1583 o, come preferisce invece il genealogista Fabris, nel 1584, a Napoli, primo [...] i rapporti del C. colla corte non siano stati sempre idillici e necessario ricordare dai pulpiti che, in fin deiconti, il C. era un uomo come Scelta di azioniegregie operate... da generali e da soldati italiani..., Venezia 1742, pp. 49, 71-74, 75-76 ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] stampa, in fin deiconti meritata non oltrepassando lo 77r, 83r-85v; le lettere del C. alla corte medicea dalla Francia e cenni su di lui in Négociations Milano 1947, p. 738; T. Bozza, Scrittori polit. italiani..., Roma 1949, pp. 86-88; R. De Mattei, ...
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SORDELLO DA GOITO
Marco Grimaldi
– Nacque a Goito, vicino Mantova, tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, probabilmente da una famiglia della piccola nobiltà. La provenienza dal castello di [...] 24 luglio, dell’atto con il quale Cuneo si pose sotto la protezione del conte (pp. 320 s., n. IX). Il 21 luglio 1262 presenziò alle biografico degli Italiani, LXXXVIII, Roma 2017, pp. 250-252; F. Sanguineti, I trovatori e la cortedei da Romano: ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] diplomatico anche se, alla resa deiconti, risulterà superficiale e privo di un disegno di una lega tra i principali Stati italiani e d'Europa contro i progetti di Luigi ai legami di cui si è detto con la'corte di Urbino, è da ricordare che il D. è ...
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BIANDRATE, Guido di
Sofia Boesch Gajano
Figlio di Alberto, rimase orfano molto piccolo, dato che la madre, ricordata come contessa di Biandrate, senza precisazione del nome, partecipava all'assedio [...] Guglielmo di Tiro - e altri signori italiani, tra cui Amedeo di Savoia e Ermanno . 266) parla dell'invio di Rainaldo e deiconti Ottone e Gozwino per imporvi i podestà e non proseguirono neppure fino alla corte imperiale. Dopo il settembre 1164 ...
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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Fulvio De Giorgi
– Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto, secondogenito di Pier Modesto (1745-1820), patrizio tirolese e nobile del Sacro Romano Impero, e di Giovanna deiconti [...] città. Egli conobbe così il conte Giacomo Mellerio, che avrebbe poi ideali neoguelfi giobertiani e favorevole all’unificazione italiana, in senso confederale. Poco dopo pubblicò confronti da parte dei membri della corte pontificia, e constatando ...
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orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...