Uomo politico spagnolo, nato a Madrid nel 1870, morto a Carmona il 27 settembre 1940. Professore di logica all'università di Madrid, militò nel partito socialista: ciò che durante lo sciopero del 1917, [...] lo tolsero la grazia del re e il favore popolare, che lo elesse deputato alle Cortes. All'avvento della repubblica (1931) fu il presidente delle Cortes costituzionali. Scoppiata la guerra civile (luglio 1936), presiedette il consiglio della difesa di ...
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Uomo politico e scrittore spagnolo (Barcellona 1824 - Madrid 1901). Giornalista, si ritirò per qualche tempo quando andò al potere L. O'Donnell, da lui osteggiato, per poi riprendere la lotta, a capo del [...] La Discusión, finché (1866) dovette fuggire in Francia. Dopo la rivolta militare del 1868, ritornò e fu eletto deputato alle Cortes costituenti; fu poi ministro degli Interni e quindi capo del Governo (1873). Caduta la repubblica, fu ancora più volte ...
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Storico messicano (Saltillo 1871 - Madrid 1942). Scrisse una grande Historia de la América española (8 voll., 1920-24), sottolineando vivacemente l'apporto della civiltà spagnola, con intenti polemici [...] contro la penetrazione nordamericana. Temi analoghi in altri suoi scritti: La obra de España en América (1920); La conquista de las rutas oceánicas (1923); Las huellas de los conquistadores (1929); Hermán Cortés (1941). ...
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Città del Messico (327.162 ab. nel 2005), capitale dello Stato di Morelos, posta a 1529 m s.l.m. Località di villeggiatura, attivo mercato agricolo (cereali, ortaggi, frutta) e sede di industrie alimentari, [...] all’antica Cuauhnahuac capitale degli indiani Tlahuicas, tributari degli Aztechi: nell’aprile 1521 fu conquistata dopo strenua lotta da H. Cortés il quale, in riconoscimento della vittoria, la ebbe in feudo da Carlo V e vi fece innalzare nel 1530 uno ...
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Il supremo magistrato (Justicia Mayor de Aragón) del Regno spagnolo di Aragona fino all’età moderna. In origine (12° sec.) non aveva funzioni di giudice, limitandosi a promulgare sentenze della curia regis; [...] Corona e i nobili, assunse a tutela dei diritti dei secondi un potere politico, dopo il 1250 pari a quello delle cortes. Distrutta l’Unión dei nobili aragonesi (1348), cessò di conseguenza la funzione politica del j., di cui crebbero le attribuzioni ...
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Figlio (Santarem 1402 - Fez 1443) di Giovanni I re di Portogallo e di Filippa, figlia di Giovanni di Gaunt duca di Lancaster; fu gran maestro dei cavalieri di Aviz, rifiutò il cardinalato offertogli da [...] Enrico il Navigatore nella spedizione contro i Mori, che lo tennero in ostaggio per ottenere Ceuta e, dopo il rifiuto delle Cortes di cedere quella città, in stretta e torturante cattività. Il suo cuore (1451) e gli altri resti (1463) furono poi ...
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Messico, Città di (sp. Ciudad de México) Città capitale del Messico e costituente il Distretto Federale (21.580.827 ab. a una stima del 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sul [...] , questo si riunì con altro centro a Tlaltelolco, a formare la capitale del Regno azteco, fiorente quando H. Cortés la conquistò per la Spagna, distruggendola (1521). Ricostruita come città spagnola, quando fu elevata a sede vescovile e vicereale ...
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PIGNATELLI, Ettore
Elena Papagna
PIGNATELLI, Ettore. – Nacque a Senise, in Basilicata, il 14 giugno 1620, da Fabrizio, principe di Noia e marchese di Cerchiara, e da Girolama Pignatelli, duchessa di [...] I, Milano 2011, pp. 107-122, 298-300, 319; L. Scalisi, Al di là dei mari. I possedimenti messicani degli Aragona Pignatelli Cortés, in Studi storici dedicati ad Orazio Cancila, a cura di A. Giuffrida - F. D’Avenia - D. Palermo, Palermo 2011, pp. 392 ...
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Letterato, storico e uomo politico (Cadice 1832 - San Pedro del Pinatar, Murcia, 1899); prof. di storia all'univ. di Madrid (1858), direttore del giornale La Democracia (1863). Di sentimenti repubblicani, [...] . Nel governo repubblicano costituito dopo l'abdicazione di Amedeo di Savoia fu ministro degli Esteri, poi presidente delle Cortes e infine (apr. 1873) del Consiglio e mirò a fondare una repubblica conservatrice affine a quella francese. Rimasto ...
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Scrittore e uomo politico cubano (Bayamo, Cuba, 1797 - Barcellona 1879). Coltivò gli studî filosofici e giuridici, ma è principalmente noto come storico della schiavitù: Supresión del tráfico de esclavos [...] . Nel 1834 passò in Spagna dove nel 1837 pubblicò, in seguito alla soppressione del diritto di rappresentanza parlamentare dei Cubani alle Cortes, la Protesta de los diputados electos por la isla de Cuba. Viaggiò molto per l'Europa. Stabilitosi poi a ...
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cortes
〈kòrtes〉 s. f. pl., spagn. [propr., plur. di corte «corte»]. – Nome dato in Spagna (in passato anche in Portogallo e in alcuni paesi dell’America latina) alle assemblee legislative corrispondenti oggi al Parlamento italiano, ma che...
cortese
cortéṡe agg. [der. di corte; cfr. provenz. cortes e fr. ant. corteis (poi courtois)]. – 1. a. ant. Che ha le qualità proprie della persona di corte, cioè soprattutto nobiltà, gentilezza, liberalità: non meno era di c. costumi che di...