MARCHIORI, Giuseppe
Alfredo Gigliobianco
Nacque, ottavo di undici figli, a Sant'Urbano (piccolo centro sulla sponda settentrionale del Po a pochi chilometri da Este), il 5 febbr. 1847, da Giacomo e [...] non adesione al gold standard. La scelta di non aderire, esplicitata il 21 febbr. 1894 con la restaurazione del corsoforzoso, era ampiamente condivisa: il costo di riconquistare la vecchia parità e di rispettare quelle regole del gioco sarebbe stato ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] l'avvento di Depretis, offrendogli il suo appoggio in cambio della promessa di difendere il pareggio e di abolire il corsoforzoso. Criticò invece l'impegno dei ministero di sopprimere la tassa sul macinato e alla Camera, il 3 luglio 1879, votava ...
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FERRARIS, Maggiorino
Rosanna De Longis
Nato ad Acqui (Alessandria) il 6 apr. 1856 da Giuseppe, fornaio, e da Lutgarda Ricci, si laureò in giurisprudenza nel 1876 presso l'università di Torino, avviandosi [...] da ministro assertore della necessità di restaurare le finanze statali attraverso la conversione della rendita, l'abolizione del corsoforzoso, il contenimento delle spese militari e sostenne con vigore la politica finanziaria di S. Sonnino, di cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante la crisi tedesca, la situazione economica mondiale negli anni precedenti al [...] martello, il governo e la banca centrale tedesca rompono ogni limite alla stampa di banconote in regime, altresì, di corsoforzoso (per cui non esiste alcun rapporto prestabilito tra le riserve auree della banca centrale e la quantità di circolante ...
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PERAZZI, Costantino
Pierangelo Gentile
PERAZZI, Costantino. – Nacque a Novara il 25 settembre 1832, da Ambrogio, ragioniere e segretario del comune di Grignasco (Novara), e Francesca Bianchi. Dopo aver [...] alla circolazione bancaria. A quest’ultimo punto era legata la questione dell’introduzione nel regno del corsoforzoso, che prevedeva un aumento esponenziale della produzione di banconote, specialmente di piccolo taglio, e la riorganizzazione ...
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Ricardo, David
Francesco Cattabrini
Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park 1823). Tra i maggiori esponenti della scuola classica, assieme ad A. Smith (➔), T.R. Malthus (➔) e J.S. Mill (➔).
Figlio [...] pratici e alla ricerca di soluzioni alle massime questioni della politica economica dell’epoca, quali il problema del corsoforzoso e del protezionismo agrario. Sul piano analitico, egli accettò il cosiddetto principio malthusiano della popolazione ...
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PRESTITI INTERNAZIONALI
Giuseppe Ugo PAPI
Ugo SACCHETTI
Al risparmio estero possono ricorrere sia i governi sia i privati, ma, in entrambi i casi, affinché l'opportunità dell'operazione di finanziamento [...] è avvenuto per i cosiddetti prestiti "di stabilizzazione", tra il 1925 e il 1930. Se nel paese mutuatario vige il corsoforzoso, l'effetto principale del prestito speso nello stesso mercato è quello di elevare i prezzi e di peggiorare la bilancia ...
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PARLAMENTO (XXVI, p. 368)
Leopoldo ELIA
Inchiesta parlamentare. - 1. Le origini di questo istituto, come quelle di molti altri relativi alla struttura e alle funzioni dei p., si trovano nella storia [...] prima dell'avvento del fascismo: basterà dire che talune furono deliberate dalla sola Camera (come quelle sull'abolizione del corsoforzoso nel 1868 e sulla tassa del macinato nel 1871), mentre per altre si provvide con legge sia allo scopo di ...
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NAPOLI, Banco di
Giuseppe FRIGNANI
Il Banco di Napoli è il più antico istituto di credito esistente in Europa, poiché trae le sue origini dai Banchi e Monti di Pietà sorti in Napoli nei secoli XVI e [...] amministrativo. Chiamato nel 1874 a far parte del consorzio bancario a cui fu riservata la facoltà di emettere biglietti a corsoforzoso, il Banco di Napoli divenne istituto di emissione e tale rimase fino al 30 giugno 1926 (v. emissione, istituto di ...
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PROTEZIONISMO
Riccardo Faucci e Guido Pescosolido
Protezionismo
di Riccardo Faucci
Definizione
Con il termine 'protezionismo' si intende quel complesso di politiche economiche, doganali o no (le cosiddette [...] parte dalla debolezza dei collegamenti con i mercati internazionali, in parte dalla già ricordata azione protettiva svolta indirettamente dal corsoforzoso, che fu però abolito appunto all'inizio degli anni ottanta. Allora anche in Italia si ebbe una ...
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forzoso
forzóso agg. [der. di forza]. – 1. ant. Dotato di notevole forza, robusto, gagliardo: uomo peloso, uomo f. (prov.); Zeusi, che fu tanto eccellente, faceva le donne grandi e f. (Varchi); vento f., impetuoso, violento: questi mari d’India,...
corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai le membra (Parini); veloce nel c.;...