Finanza, in senso lato, può dirsi il modo in cui lo stato-nazione utilizza la propria potenza di lavoro umana e strumentale. Potenza di lavoro che può essere utilizzata in combinazioni umane-strumentali, [...] hanno provveduto al fabbisogno immediato con diversi espedienti: debiti pubblici, imposte straordinarie, emissioni di moneta a corsoforzoso, aumento delle aliquote delle imposte esistenti, creazione di nuovi e disparati istituti. Il riassetto dei ...
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LIRA
Giuseppe CASTELLANI
Gino LUZZATTO
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Dalla libra ponderale d'argento, base del sistema monetario di Carlomagno (v. libbra), prese nome la lira, che rimase soltanto moneta ideale o di conto fino [...] o in valute equiparate, che ne rappresentava appena il 43 per cento. Si ritorna così di fatto, dopo solo quattro anni, al corsoforzoso, e l'aggio risale fino a toccare, al tempo della crisi bancaria del 91-93, il livello del 15%.
Con la riforma ...
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Il biglietto di banca o banconota è un buono emesso da una banca a ciò autorizzata e che questa si obbliga a pagare a vista e al portatore; quando tale titolo invece è emesso dallo stato, per lo più per [...] durò fino al decreto 23 dicembre 1927 che ristabilì il cambio in oro, ma ancora con molte limitazioni e vincoli. Il corsoforzoso, abolito di diritto, ritornò così di fatto, e, per certi versi, dura tuttora. Il biglietto di stato italiano (nei due ...
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Secondo sovrano della dinastia Romanov. Nato a Mosca il 19 (29) marzo 1629, succedette a suo padre Michele Feodorovič il 14 (24) luglio 1645, e morì il 28 gennaio (7 febbraio) 1676. Nel trentennio del [...] i voivodi, avidi e insolenti. Acuitasi la crisi economica, già grave al tempo della guerra, quando si era dovuto ricorrere al corsoforzoso di moneta metallica peggiorata, e le derrate erano salite a prezzi 10 e fin 20 o 25 volte più alti del normale ...
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Compensazione internazionale. - Di regola, il valore delle esportazioni di un paese trova compensazione nel valore delle importazioni effettuate in un certo periodo di tempo, nonostante che il valore di [...] delle normali correnti economiche di quello che non siano l'abbandono della parità monetaria aurea, l'istituzione del corsoforzoso e le conseguenti variazioni dei cambî con l'estero.
L'abbandono della parità aurea è indubbiamente uno dei ...
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GRANT, Ulysses Simpson
Generale e 18° presidente degli Stati Uniti, nato a Point Pleasant (Ohio) il 27 aprile 1822, morto a Mount McGregor il 23 luglio 1885. Battezzato coi nomi di Hiram Ulysses, fu [...] al consolidamento del debito pubblico fluttuante, si oppose ai tentativi di perpetuare o accrescere l'inflazione monetaria e il corsoforzoso; contrastò, con vendite da parte del tesoro, le manovre di speculatori sull'oro (venerdì nero, 24 settembre ...
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Il valore di cambio che le monete godono sul mercato può essere alquanto maggiore o alquanto inferiore al loro valore nominale (legale). Chiamasi aggio il soprappiù di valore, e viceversa chiamasi disaggio [...] causa principale ne sono le falsificazioni legali della moneta. I governi ricorrono all'emissione di carta-moneta mediante il corsoforzoso, e, a misura che cresce l'emissione di moneta cartacea, cresce il suo svalutamento, ossia l'aggio della moneta ...
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I prestiti pubblici vengono di solito assunti nella valuta del paese: solo se questa è in carta, talvolta si contraggono in moneta metallica, e ciò per impedire ai capitali nazionali di emigrare all'estero [...] giurata che esso appartiene a stranieri.
In Italia si applicò una prima volta l'affidavit dal 1875 al 1881, durante il corsoforzoso (1866-1882), ed una seconda volta a cominciare dal 1° luglio 1894 al 1° gennaio 1904, dalla quale epoca fino alla ...
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Nato ad Elberfeld il 18 ottobre 1798. Dopo lunghi viaggi all'estero fondò a Trieste il Lloyd austriaco. Nel 1848 fu eletto al parlamento tedesco di Francoforte; nel novembre seguente entrò come ministro [...] di 156 milioni cedendole beni demaniali e stipulò la convenzione monetaria austro-tedesca del 1857 per preparare l'abolizione del corsoforzoso. Ma la guerra in Italia paralizzò i risultati ottenuti. B. insistette di nuovo perché si facessero riforme ...
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Finanziere scozzese (Edimburgo 1671 - Venezia 1729). Fu ideatore di un ardito progetto mirante a stimolare l'attività economica mediante l'emissione di biglietti di banca garantiti dalle proprietà terriere, [...] primi realizzi, i biglietti di banca inondarono il mercato con effetti inflazionistici e, divenuti di fatto a corsoforzoso, si andarono rapidamente svalutando, mentre il panico si diffondeva tra gli azionisti. Le misure drastiche e contraddittorie ...
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forzoso
forzóso agg. [der. di forza]. – 1. ant. Dotato di notevole forza, robusto, gagliardo: uomo peloso, uomo f. (prov.); Zeusi, che fu tanto eccellente, faceva le donne grandi e f. (Varchi); vento f., impetuoso, violento: questi mari d’India,...
corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai le membra (Parini); veloce nel c.;...