SUPERCONDUTTIVITÀ (v. Sopraconduttori, XXXII, p. 148; Temperatura: Resistenza elettrica e superconduttività, App. III, 11, p. 928)
Carlo Rizzuto
Questo fenomeno, che nelle sue manifestazioni più evidenti [...] . - Due aspetti hanno suscitato molto interesse per le loro caratteristiche insostituibili:
1) la capacità di condurre correntielettriche molto intense e in campi magnetici molto elevati con dissipazione nulla;
2) le proprietà dello stato quantico ...
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La ch. ha mantenuto anche nell'ultimo decennio un ritmo di progresso che non può considerarsi inferiore al precedente, e ciò sia nei riguardi dello studio delle malattie chirurgiche sia nei riguardi della [...] casi di metastasi di cancro della mammella. È stato possibile anche iniettare dei liquidi o per mezzo di correntielettriche distruggere più o meno largamente il nucleo pallido ottenendo successi assai vistosi nella malattia di Parkinson.
Nella ch ...
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SHOCK (XXXI, p. 613)
Ferdinando CORELLI
Ugo CERLETTI
Sullo shock, problema di enorme importanza teorica e pratica ed in continua evoluzione, numerosi studî sono stati condotti, nei varî paesi, specie [...] . - U. Cerletti studiava dal 1933 problemi del'epilessia, provocando nei cani convulsioni con correntielettriche, stabilì che la condizione per rendere inuocue correnti anche di 70 ÷ 150 V, necessarie per provocare la convulsioue, era di abbreviare ...
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Neuropsichiatra, nato a Conegliano il 26 settembre 1877. Laureatosi nel 1901 a Roma, deve l'orientamento biologico alla guida dell'eminente biologo G. Luboni. Fu allievo di E. Sciamanna e A. Tamburini, [...] legato alla scoperta che coronò nel 1938 i suoi tentativi di provocare convulsioni generali nell'uomo con correntielettriche. Questo metodo, universalmente conosciuto col nome di elettroshock (v. shock, in questa App.), è risultato di grande ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] , tra la perdita della capacità di condurre eccitamenti fisiologici e la conservazione della sua capacità di condurre correntielettriche). La constatazione sperimentale che la velocità di conduzione nervea è finita e accertabile, e anzi piuttosto ...
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In medicina, metodo di misurazione diretta, incruenta e continua della saturazione percentuale in ossigeno dell’emoglobina del sangue arterioso circolante, tramite un apparecchio denominato ossimetro. [...] sono collegate a un circuito provvisto di un galvanometro che indica il rapporto tra le intensità delle correntielettriche generate dalle cellule medesime: tale rapporto costituisce una misura della percentuale in ossiemoglobina del mezzo interposto ...
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Utilizzazione a fini terapeutici del magnetismo animale, ipotetico fluido che F.A. Mesmer riteneva si sprigionasse dagli organismi animali, e in particolare dall’uomo, e si riuscisse a concentrare e a [...] alla fine del 18° secolo.
In fisioterapia, l’uso degli effetti di un campo magnetico generato da correntielettriche per accelerare processi riparativi (in particolare ossei) o realizzare effetti analgesici. Trova indicazione nel trattamento di ...
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Utilizzazione a scopo terapeutico degli effetti biologici di agenti fisici di varia natura e di pratiche, quali i massaggi, la cinesiterapia o la ginnastica, applicati sull’intero organismo o su parti [...] , i mezzi fisici attualmente più impiegati possono essere distinti in varie categorie, a seconda che agiscano con la produzione di calore, di onde elettromagnetiche, di correntielettriche, di onde sonore, di radiazioni infrarosse e ultraviolette. ...
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Abnorme sensazione visiva di punti luminosi o scintille, in rapporto a cause diverse, come stimoli fisici (pressione sul bulbo oculare, correntielettriche ecc.), condizioni morbose (ipertensione arteriosa, [...] crisi emicraniche, intossicazioni ecc.), infine, senza causa apparente. Si tratta di fenomeni endottici, compatibili con una normale funzione visiva, anche se talora possono rappresentare una manifestazione ...
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Medico e fisico (Corfù 1765 - Bologna 1808). Esercitò la pratica medica a Venezia, nell'Istria, a Costantinopoli, Corfù e in Francia; dal 1806 prof. di medicina clinica all'univ. di Padova. Ha studiato [...] le cause dell'aurora boreale, il meccanismo delle percezioni uditive, l'anatomia dei testicoli, l'impiego terapeutico delle correntielettriche. ...
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corrente3
corrènte3 s. f. [part. pres. di correre, sostantivato al femm.]. – 1. a. Moto d’assieme di una massa d’acque (in un tratto di mare, di un fiume, torrente, canale e sim.), e anche la massa stessa in movimento: la c. in quel punto...
elettrico
elèttrico agg. [dal lat. scient. (W. Gilbert, 1600) electricus, der. del lat. electrum, gr. ἤλεκτρον «ambra», sostanza che, sfregata, ha la proprietà di attirare i corpi leggeri] (pl. m. -ci). – 1. Che ha relazione con l’elettricità,...