L'Ottocento: fisica. La fisica francese di inizio secolo
Bruno Belhoste
La fisica francese di inizio secolo
Nella storia della scienza, come del resto in altri campi, la ricerca delle origini è un'impresa [...] 1820, per vederlo occuparsi attivamente di fisica. Il fisico Oersted scopre l'azione esercitata da una corrente elettrica su un ago magnetico: un risultato inatteso, che attira subito l'attenzione di tutti i fisici; Arago riproduce senza difficoltà ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] 'acido cloridrico) e sottolineava un esperimento per dimostrare la connessione o conversione fra l'elettricità e il magnetismo.
Oersted considerava la corrente galvanica non come un flusso costante ma come una serie di getti, la conseguenza di una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Novecento
Giuseppe Giuliani
La fisica tra Ottocento e Novecento
Gli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento sono stati straordinari per quanto riguarda le nuove acquisizioni sperimentali [...] di potenziale applicata tra il centro e la periferia del disco, era parzialmente trasformata in corrente circolare dal campo magnetico applicato perpendicolarmente al disco. Questo filone di ricerca s’intrecciò con quello di fisica matematica ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica della materia condensata
Spencer R. Weart
La fisica della materia condensata
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale un certo numero [...] che nel passato. Ancora più importante è il fatto che le correnti osservate a voltaggio nullo risultassero influenzate in maniera straordinariamente sensibile dai campi magnetici. Questa proprietà fu sfruttata nella realizzazione di uno strumento, il ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Physique amusante
Jessica Riskin
Alice Walters
Physique amusante
Dimostrazioni e intrattenimento
di Jessica Riskin
Intorno al 1700, la [...] materia. Infine, egli ricorse all'attrazione e alla repulsione magnetica allo scopo di descrivere l'attrazione e la repulsione in per potervi partecipare attivamente era necessario essere al corrente delle difficoltà poste da alcuni problemi ancora da ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Le tecnologie della comunicazione
Helge Kragh
Le tecnologie della comunicazione
Nel periodo compreso fra il 1870 e il 1920 si assiste a un'intensificazione [...] progettare avvolgimenti di Pupin il più possibile efficienti, cioè caratterizzati dalla massima permeabilità magnetica e dalla minima perdita di energia per correnti indotte. La scienza dei materiali e la chimica dello stato solido divennero di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. L'innovazione istituzionale
Kathryn Olesko
L'innovazione istituzionale
Fino agli anni Settanta del XIX sec. le principali sedi istituzionali della [...] e calorimetria), l’ottica (esperimenti con specchi e lenti, lunghezze d’onda e spettri), il magnetismo, l’elettricità (proprietà delle correnti elettriche e come misurarle), e così via.
In un annuncio pubblicitario inserito nel manuale, la Cambridge ...
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L'Ottocento: fisica. Faraday e la genesi del concetto di campo
Friedrich Steinle
Faraday e la genesi del concetto di campo
Faraday assistente di chimica alla Royal Institution
Gli sviluppi più spettacolari [...] dal valore dell'intensità lungo le linee. Dato che l'elettricità e il magnetismo erano legati più strettamente che in precedenza, la quantità di corrente sviluppata dall'induzione elettromagnetica poteva servire a misurare la quantità (o l'intensità ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Gli strumenti del mestiere
Catherine Westfall
Gli strumenti del mestiere
Acceleratori in guerra e in pace: 1945-1952
Durante il periodo bellico, [...] . Keith Symon mise a punto uno schema per realizzare la focalizzazione forte, che permetteva l'utilizzazione di magneti statici a corrente diretta e una più alta intensità del fascio. Inoltre, Symon e Andrew Sessler svilupparono una teoria di ...
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magneticomagnètico [agg. e s.m. (pl.m. -ci) Der. del lat. magneticus, dal gr. mag✄netikós, che è da Má-g✄nes: → magnete] [EMG] (a) agg. Concernente il magnetismo: campo m., isteresi m., ecc. (b) Come [...] regione di spazio nella quale vi sono sensibili azioni su cariche in moto, circuiti percorsi da corrente elettrica e oggetti dotati di momento magnetico; tali azioni sono descritte da tre grandezze vettoriali (intensità H e induzione B del campo, più ...
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magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...
induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto di indurre, di agire cioè con la persuasione...