Figlio (Wolfstein presso Landshut 1252 - Napoli 1268) di Corrado IV e di Elisabetta di Baviera; ultimo degli Hohenstaufen. Cresciuto alla corte bavarese, fu chiamato in Italia dai partigiani dell'Impero, [...] fazione imperiale, e C., passando per Verona e Pavia e di lì con audace marcia in Toscana, entrava in Roma, trionfalmente , ma veniva catturato presso Torre Astura e consegnato al re di Sicilia, che lo faceva condannare formalmente a morte in Napoli ...
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Signore, de facto, di Verona (m. 1277): di nome Lonardino di Iacopino, soprannominato Mastino. Podestà di Verona nel genn. 1259, nel 1261 ebbe la carica di podestà della Casa dei mercanti, carica che nel [...] i nobili fuorusciti e i guelfi. Nel 1267 favorì la venuta in Italia diCorradinodiSvevia, da cui fu nominato podestà di Pavia, e nel 1272 fu arbitro nella pace di Mantova. Lasciò un figlio legittimo, Niccolò (m. 1294), che non ebbe però alcuna ...
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Pittore (Milano 1817 - ivi 1865). Nipote del maggiore Andrea, studiò a Roma presso T. Minardi e a Milano presso F. Hayez, risentendone l'influsso. Trattò di preferenza il quadro storico (CorradinodiSvevia, [...] Roma, Gall. naz. d'arte moderna) e il ritratto. Eseguì affreschi nella chiesa di Bolbeno. ...
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Figlio (Heidelberg 1229 - ivi 1294) del duca Ottone II di Baviera, divise con il fratello Enrico XIII i dominî paterni ottenendo (1255) l'Alta Baviera e il Palatinato. Tutore del nipote CorradinodiSvevia, [...] dopo la sua morte (1268) ne incamerò i beni; appoggiò (1273) l'elezione di Rodolfo d'Asburgo e ne sposò la figlia Matilde. ...
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GUIDO da Suzzara
Giuseppe Mazzanti
Nacque probabilmente a Suzzara, località nei pressi di Mantova, intorno al 1225.
Scarne e del tutto ipotetiche le notizie sulla famiglia: il padre è stato talvolta [...] si riduce infatti a pochi dati: la succinta notizia fornita da Ricobaldo da Ferrara, sulla base di una testimonianza oculare, in riferimento al processo a CorradinodiSvevia (1268), la nota del 29 ott. 1268 con la quale Carlo I d'Angiò ordinò che ...
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DE ROSA, Loise
Mauro De Nichilo
Nacque a Pozzuoli il 14 o il 16 ott. 1385, ma visse a Napoli, dove morì dopo il 1475.
Questo è quanto si ricava dalla sua opera, unica fonte su di lui: "lo nassive a [...] e dei Napoletani, il ciarliero D. rinarra per la duchessa di Calabria le vicende della città, affidandosi ancora una volta alla tradizione orale (da CorradinodiSvevia sino a Carlo III di Durazzo la fonte è suo padre) e ai suoi ricordi personali ...
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FIMETTA (Fimeth, Fimetti), Ruggero
Gastone Breccia
Figlio di Simone, apparteneva a una nobile famiglia siciliana di origine normanna che si era insediata a Lentini.
Già nel 1172 un Goffredo Fimetti [...] suo nome non è comunque ricordato tra quelli degli altri Fimetta che dopo la conquista di Carlo d'Angiò (1266) e la morte diCorradinodiSvevia (1268) rientrarono nel Regno di Sicilia. È verosimile che il F. allora fosse già morto. Certo lo era già ...
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Famiglia feudale, d'origine longobarda, discendente, secondo la tradizione, da s. Walfrido (m. 764 circa). Primo personaggio accertato è Gherardo (m. 990 circa), signore di terre nella Maremma, tra le [...] una grande influenza politica tra la fine del sec. 13º e la prima metà del 14º: così Gherardo e Galvano accompagnarono CorradinodiSvevia nella sua spedizione e furono con lui decapitati a Napoli (1268); Ugolino (v.) si riaccostò ai guelfi e divenne ...
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Giudice e notaio fiorentino, uomo politico e verseggiatore (Firenze 1220 circa - ivi tra il 1280 e il 1282). Nel 1260 fu inviato come ambasciatore a CorradinodiSvevia. Nel 1280 era membro del Consiglio [...] di Firenze. Restano soltanto tre sue composizioni poetiche. ...
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Poeta genovese (sec. 13º), autore di un forte serventese in lingua provenzale, in occasione della venuta in Italia diCorradinodiSvevia (1267). ...
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estinguere
estìnguere v. tr. [dal lat. exstinguĕre, comp. di ex- e stinguĕre «spegnere»] (io estìnguo, ecc.; pass. rem. estinsi, estinguésti, ecc.; part. pass. estinto). – 1. a. Spegnere, smorzare; si adopera comunem. solo riferito a determinati...