Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] di tutte le libertà», a tutti spetta «il diritto di lavorare», «diritto inalienabile dell’umanità». La fine delle corporazioni dovrà attendere però la rivoluzione politica per essere proclamata definitivamente. Le leggi d’Allarde (2-17 marzo 1791) e ...
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Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] di rigoroso conformismo: la posta in gioco è la libertà di insegnamento, che tutela l'aspetto professionale, corporativo dunque, del lavoro intellettuale, anche in contrasto con il monopolio culturale della Chiesa e con quelle posizioni intransigenti ...
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DEVOTI, Giovanni
Agostino Lauro
Nacque a Roma da Fabio, oriundo genovese, e da Maddalena Stella, veneziana, l'11 luglio 1744. Ricevuta l'istruzione primaria dal padre, compì gli studi umanistici dagli [...] dei diritti e la diversità dei poteri; quale soggetto giuridico capace di rapporti con lo Stato, la Chiesa non è una corporazione, un "collegium" o uno stato dentro lo Stato, com'è concepita dai protestanti e, in particolare, da Pufendorf seguito da ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] philosophie du droit international, pubblicato nel Recueil des cours dell'Accademia di quell'anno, e il saggio su Individuo, Stato e corporazione, testo di una conferenza tenuta il 30 apr. 1934 all'università di Zurigo.
In tali saggi, che il D. poté ...
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FAGGELLA, Gabriele
Carlo Bersani
Nacque a San Fele (Potenza) il 28 ag. 1856 da Gabriele e Alfonsa Marraffino in un gruppo familiare che sarà ricco di personalità considerevoli: dei fratelli Donato e [...] ital., IV [1913], p. 6), particolarmente nei periodi regio e repubblicano, le leggi hanno disciplinato la vita dell'ente corporativo, a suo parere di origine schiettamente privatistica, "ma non l'hanno mai creato". Il modello giuridico, che si limita ...
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GIANNINI, Amedeo
Guido Melis
Nacque a Napoli il 18 sett. 1886, da Pietro, insegnante ginnasiale di storia e geografia, e da Maria D'Andrea. Conseguita la licenza liceale nel 1903-04, si iscrisse alla [...] sede di giudizio di epurazione - l'intervento del 19 dic. 1938 sull'istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni (volto a conciliare la riforma fascista con lo statuto albertino del 1848, del quale implicitamente egli rivendicava la piena ...
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LABRIOLA, Teresa
Marina Tesoro
Nacque a Napoli, il 17 febbr. 1874, da Antonio, filosofo di rinomanza internazionale e da Rosalia von Spenger, di origine tedesca ma italiana di nascita, direttrice, al [...] Arezzo 1988, pp. 223-226, 256, 273, 276 ss.; S. Follacchio, Conversando di femminismo. "La Donna italiana", in La corporazione delle donne. Ricerche e studi sui modelli femminili nel ventennio fascista, a cura di M. Addis Saba, Firenze 1988, pp. 203 ...
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GALANTE GARRONE, Alessandro
Paolo Borgna
Gli anni della formazione, la famiglia, l'interventismo democratico
Nacque a Vercelli il 1° ottobre 1909, secondogenito di Luigi Galante e di Margherita Garrone.
Insieme [...] «ad angusti concetti di decoro, di professionalità, di mentalità arretrata» (Il mite giacobino, 1994, p. 41); una corporazione estranea, culturalmente, ai fermenti che iniziavano a farsi sentire in tutta la società e che andava interpretando la ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] e giuridica, sociale ed economica di un determinato popolo, istituto laico o religioso, o di una determinata città, corporazione, o di determinati sovrani, stati, ecc. Tali il Codice diplomatico longobardo edito da Carlo Troya (1852-55) opera ...
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NUCLEARE, ENERGIA (App. II, 11, p. 418)
Franco MARIANI
Giuseppe BELLI
Negli anni a partire dall'immediato dopoguerra notevolissimi sforzi sono stati destinati alle possibilità di usare l'energia n. [...] a dieci membri nominati dal primo ministro. La struttura giuridica dell'U.K.A.E.A. è quella di una corporazione pubblica con larghissimi poteri nel campo della ricerca scientifica e nell'attività industriale. Anche in Inghilterra sono previsti dei ...
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corporazione
corporazióne s. f. [dal lat. tardo corporatio -onis, der. di corporare (v. corporato), sul modello dell’ingl. corporation (da cui anche il fr. corporation)]. – 1. In età romana, unione di persone (sacerdoti, funzionarî, artigiani)...
corporativo
agg. [dal fr. corporatif, der. di corporation «corporazione»; cfr. lat. tardo corporativus «che forma corpo», der. di corporare (v. corporato)]. – Di corporazione, fondato sulla corporazione: sistema c., organizzazione c.; anche,...