Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] , come A. De Ambris nell'esperienza fiumana di D'Annunzio, e come F. Corridoni, E. Rossoni e M. Bianchi nel corporativismo fascista.
4. Tra le due guerre
a) Tendenza generale
Tra le due guerre si manifesta, in ordine al sindacalismo, una tendenza ...
Leggi Tutto
D'Annunzio, Gabriele
D’Annunzio, Gabriele
Scrittore e politico (Pescara 1863-Gardone Riviera, Brescia, 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una vasta cultura, mostrò [...] , tenendone il controllo per più di un anno e redigendo con A. De Ambris una Carta del Carnaro a sfondo corporativista. Nel dic. 1920 fu infine sgomberato dall’esercito italiano. Ritiratosi nella villa Cargnacco, in quello che poi avrebbe chiamato il ...
Leggi Tutto
Ataturk, Mustafa Kemal
Atatürk, Mustafa Kemal
Generale e statista turco (Salonicco 1881-Istanbul 1938). Fondatore e primo presidente della Repubblica di Turchia; fino al 1934 noto come Ghazi Mustafa [...] una durevole influenza sulla storia dei nazionalismi mediorientali. La filosofia che lo caratterizzava, nazionalista, populista e corporativista, poteva sintetizzarsi nelle cd. «sei frecce», le sue parole d’ordine: nazionalismo, fondato sul concetto ...
Leggi Tutto
CANALETTI GAUDENTI, Alberto
Antonio Parisella
Nato a Sirolo (Ancona) il io maggio 1887 dal conte Giulio e da Lidia Gaudenti in una famiglia di nobili benestanti, compì gli studi universitari a Roma, [...] Rinaldini, poeta romanzesco del Cinquecento, Modena 1930; Elementi di economia politica, Milano-Genova-Roma 1930 (2ª ediz., 1942); Un corporativista cattolico. Renato de la Tour du Pin, a cura e con prefazione di A. Canaletti Gaudenti, Roma 1933; La ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] fu richiamato in patria e incoronato re nel 1930; nel 1938 assunse poteri dittatoriali sotto una nuova costituzione corporativista e costituì il Fronte della rinascita nazionale, partito unico fino al 1940. Sul piano internazionale Bucarest sviluppò ...
Leggi Tutto
LESSONA, Alessandro
Nicola Labanca
Nacque a Roma da Carlo, insigne giurista, e da Agnese Pirzio Biroli, il 9 sett. 1891. Il L. frequentò il liceo a Pisa dove il padre insegnava presso la facoltà di [...] in aula e in commissione Difesa su temi di ordinamento militare e di trattamenti pensionistici per i reduci, si professò corporativista e contrario alle agitazioni sociali, fu critico di Ch. de Gaulle e favorevole a una "Europa-patria" anticomunista ...
Leggi Tutto
BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] commento alla Carta del lavoro, ora in Scritti, s.l. né d. [ma Bologna 1965], p. 134) e afferma che il corporativismo, se non vuol fissare prezzi e profitti, vuol disciplinare tuttavia la produzione (lezione del 17 apr. 1929 all'Istituto superiore di ...
Leggi Tutto
Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] un tema che non trovò echi pratici, se non nel grande supporto che il movimento sociale cattolico diede al cooperativismo. Di corporativismo si riparlerà in Italia per un breve periodo, come vedremo, solo dopo la fine della democrazia.
Non estraneo a ...
Leggi Tutto
Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] e popolazione. Deve essere infine ricordata la "Lega nazionale corporativa" fondata da M. Manoilescu per studiare il corporativismo fascista, mirando ad attuarne anche in Romania l'istituzione.
Nel Belgio, influssi di fascismo si manifestarono ...
Leggi Tutto
Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] enciclica Quadragesimo anno. Si noterà tuttavia che, se i cattolici sociali belgi avevano mostrato, in origine, simpatia per il corporativismo, di ciò non si parlò quasi più quando la direzione del movimento passò dai teorici agli uomini d'azione. Se ...
Leggi Tutto
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...