D'AMELIO, Mariano
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 4 nov. 1871 da Camillo e da Luisa Manganelli. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli entrò nella magistratura come uditore nel 1893. Esordì come [...] nazionalista tramite Rocco guardasigilli, troveremo il D. impegnato, e con evidente adesione ideale, nell'opera di codificazione. Del corporativismo il D. si mostrò aperto sostenitore. Indicato, accanto a Scialoja, a Santi Romano, a Pietro Fedele fra ...
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LANZILLO, Agostino
Daniele D'Alterio
Nacque a Reggio Calabria il 31 ott. 1886 da Salvatore e Giuseppina Cosile; dopo gli studi superiori si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza presso l'Università [...] e alla svolta protezionista imposta dal fascismo all'economia italiana. Non nutrendo più illusioni sulla natura del corporativismo istituito dal regime, sottoposto a un controllo totale da parte dello Stato e dell'esecutivo fascista e davvero ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] di ventenne la "divinazione" della "logica fatalità della dottrina e dell'azione fascista". Spiritismo e corporativismo, giobertismo e dannunzianesimo, tradizione e futurismo, scienza e arte: ecco i compositi ingredienti di quella filosofia ...
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MAFFI, Antonio
Daniele D'Alterio
Nacque a Milano l'11 dic. 1845 da Stefano e Paolina Sala. Dopo aver frequentato le scuole elementari svolse una serie di lavori saltuari, finché, nel novembre 1864, [...] di una presenza legalitaria e anticonflittuale del movimento operaio dinanzi allo Stato e ai ceti imprenditoriali, talora sino al limite del corporativismo.
Il M. morì a Milano il 9 marzo 1912.
Per quanto riguarda gli scritti del M., oltre alle opere ...
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MANTICA, Paolo
Daniele D'Alterio
Nacque a Reggio di Calabria il 14 dic. 1878, in una ricca famiglia di proprietari terrieri, dal barone Giovanni e da Fortunata Cimino. Il M. aderì giovanissimo agli [...] e sindacalismo rivoluzionario a Napoli in età giolittiana, Roma 1980, ad ind.; A.O. Olivetti, Dal sindacalismo rivoluzionario al corporativismo, a cura di F. Perfetti, Roma 1984, pp. 37-39, 47, 112 s.; E. Misefari, Il socialismo in Calabria ...
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BIROLI, Marco
Valerio Castronovo
Nacque a Castelnovetto (Pavia), il 16 giugno 1884, da Carlo e da Lavinia Strada. Laureatosi a Pavia in chimica farmaceutica, vi gestì dapprima la farmacia paterna, ricoprendo [...] dell'espansione di quegli anni, Riccardo Gualino, si chiudeva, alla vigilia dei nuovi indirizzi produttivi dettati dal corporativismo e dalla politica autarchica del fascismo, una delle fasi di sviluppo più intense, e certo la più tumultuosa ...
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CASTELLANI, Emilio
Letterio Briguglio
Nacque a Venezia il 3 ottobre 1851 da Girolamo e da Teresa Prini. Interrotti gli studi ginnasiali, trovò un impiego per circa un anno, quale diurnista, presso il [...] delle città e che la estendeva pure ai contadini, per cui le sue vecchie accuse di "operaiocrazia" e di "corporativismo" a quel partito non erano per nulla appropriate. Per questo motivo entrò nella logica operaista, come dimostrano i suoi scritti ...
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GIOVANNINI, Alberto
Carlo Vallauri
Nacque a Milano il 9 ott. 1912 da Giovanni e da Estella Cicognani. Il G. si mise in luce nell'ambiente giornalistico e politico di Bologna, dirigendo dal 1935 al 1938, [...] botte l'Italia di ieri, Milano 1996, pp. 149-158; P. Neglie, Fratelli in camicia nera. Comunisti e fascisti dal corporativismo alla CGIL (1928-1948), Bologna 1996, ad indicem; P. Ignazi, Il polo escluso. Profilo storico del Movimento sociale italiano ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] classe operaia. Quel radicale ribaltamento del concetto stesso di fabbrica, che comportava una visione "comunitaria" tinta di corporativismo, non poteva essersi verificato se non attraverso l'azione e la mediazione di tecnici e di intellettuali.
Il ...
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CASTELNUOVO, Arturo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno, il 5 sett. 1856, da Giacomo, patriota e medico del re Vittorio Emanuele II, che lo nominò barone, e da Rachele Herrera. Studente di chimica farmaceutica [...] a coronamento e sostituzione dei parassitistici salvataggi (cfr. la discussione sull'argomento nell'annata 1931).
Nel contesto del corporativismo inserì i temi della cooperazione (XI [1930], 25, p. 11 e successivi) e dell'ordinamento razionale della ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.