Brasile, storia del
Francesco Tuccari
Il gigante addormentato
Abitato da popolazioni indigene dedite all'agricoltura, il Brasile fu raggiunto nel 1500 dal navigatore portoghese Pedro Alvares Cabral. [...] 1945 e poi ancora dal 1951 al 1954, dando vita a un regime di stampo fascista e populista ispirato ai principi del corporativismo.
Dopo un decennio in cui governarono i socialdemocratici e poi i conservatori, nel 1964 un colpo di Stato dell'esercito ...
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Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] e popolazione. Deve essere infine ricordata la "Lega nazionale corporativa" fondata da M. Manoilescu per studiare il corporativismo fascista, mirando ad attuarne anche in Romania l'istituzione.
Nel Belgio, influssi di fascismo si manifestarono ...
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Generale e uomo politico, nato a Lilla il 22 novembre 1890 in ambiente di piccola nobiltà cattolica; dopo essere stato alunno dei Gesuiti a Parigi, entrò nel 1909 alla scuola militare di Saint-Cyr. Uscitone [...] 1948) egli ha colmato tale lacuna con delle affermazioni alquanto vaghe che sembrano mostrare una possibile tendenza a un corporativismo di carattere totalitario.
Bibl.: Ch. De Gaulle, Pages d'histoire, Appels et discours du Général de Gaulle (1940 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] vita sociale in tutti i suoi aspetti: punto teorico che fu forse il maggiore elemento totalitario del regime. Il corporativismo ne fu, tuttavia, un altro tratto fortemente distintivo e alimentò tutta una letteratura economica e politica che ebbe ...
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MARAVIGLIA, Maurizio
Daniele D'Alterio
Nacque a Paola il 15 genn. 1878 da Pietro e da Emilia Miceli, in una delle famiglie più ricche e influenti del Cosentino.
Giovanissimo, cominciò a militare nel [...] prospettiva il suo impegno a costruire un regime rispettoso dell'istituto monarchico e della Chiesa, ma anche un corporativismo pensato come necessario puntello sociale del fascismo, e in cui le singole categorie dei produttori, sebbene subordinate ...
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GOTTARDI, Luciano
Mauro Canali
Nacque il 19 febbr. 1899 a San Bartolomeo in Bosco, presso Ferrara, da Antonio ed Elvira Volta.
Il padre, un piccolo agricoltore, aveva diretto per molti anni a Ferrara [...] egli si adatta alla collaborazione con i datori di lavoro. Il Sindacalismo fascista più che istradarlo verso il corporativismo tende a portarlo sulla lotta di classe. Moralmente a posto. Buon oratore".
E, molto probabilmente, è proprio in ...
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ARPINATI, Leandro
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Nacque a Civitella di Romagna (Forlì) il 29 febbr. 1892 da modesta famiglia. Militò dapprima nelle file del gruppo giovanile socialista; trasferitosi a Torino, dove già aveva lavorato [...] senso dello stato e per certa sua tendenza moralizzatrice, in contrasto con la linea del regime: avverso al corporativismo e all'interventismo statale nel settore economico, al militarismo (alla Milizia in specie) e alla ingerenza del partito ...
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LANZILLO, Agostino
Daniele D'Alterio
Nacque a Reggio Calabria il 31 ott. 1886 da Salvatore e Giuseppina Cosile; dopo gli studi superiori si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza presso l'Università [...] e alla svolta protezionista imposta dal fascismo all'economia italiana. Non nutrendo più illusioni sulla natura del corporativismo istituito dal regime, sottoposto a un controllo totale da parte dello Stato e dell'esecutivo fascista e davvero ...
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MANTICA, Paolo
Daniele D'Alterio
Nacque a Reggio di Calabria il 14 dic. 1878, in una ricca famiglia di proprietari terrieri, dal barone Giovanni e da Fortunata Cimino. Il M. aderì giovanissimo agli [...] e sindacalismo rivoluzionario a Napoli in età giolittiana, Roma 1980, ad ind.; A.O. Olivetti, Dal sindacalismo rivoluzionario al corporativismo, a cura di F. Perfetti, Roma 1984, pp. 37-39, 47, 112 s.; E. Misefari, Il socialismo in Calabria ...
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CASTELLANI, Emilio
Letterio Briguglio
Nacque a Venezia il 3 ottobre 1851 da Girolamo e da Teresa Prini. Interrotti gli studi ginnasiali, trovò un impiego per circa un anno, quale diurnista, presso il [...] delle città e che la estendeva pure ai contadini, per cui le sue vecchie accuse di "operaiocrazia" e di "corporativismo" a quel partito non erano per nulla appropriate. Per questo motivo entrò nella logica operaista, come dimostrano i suoi scritti ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.