MOSSA, Lorenzo
Antonello Mattone
MOSSA, Lorenzo. – Nacque a Sassari il 29 gennaio 1886 da Antonio – avvocato, libero docente di diritto penale all’Università, discendente diretto del rivoluzionario [...] Stato, fu al centro delle riflessioni. Pur antifascista, Mossa finì per identificarsi con la politica sociale del regime. Il corporativismo iniziava a infliggere, come avrebbe osservato, dei veri e propri «colpi d’ariete» alla dogmatica corrente e a ...
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BUCCI, Agostino
Roberto Zapperi
Nacque a Torino l'8 dic. 1531 da Domenico, medico non privo di interessi scientifici che insegnò nell'università di Torino dal 1532 al 1535. Di lui si ricorda l'opera [...] il corpo e lo Stato che tanta fortuna ebbe in clima di trionfante Controriforma. All'impostazione dottrinaria del vecchio corporativismo medievale il B. aggiunse in effetti solo la lustra di una sapienza medica pseudoscientifica in tutto degna del ...
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Con la creazione della Camera dei fasci e delle corporazioni (1938-39) ebbe compimento la "fascistizzazione" dello stato italiano: struttura e organi del partito coincisero con struttura e organi dello [...] nazismo, e poteva dirsi del fascismo puro, o intransigente. Essa era adatta a convogliare i residui dell'antico corporativismo socializzante. L'altra tendeva al distacco completo dalla Germania, alla rottura dell'Asse e a una riconciliazione con le ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] dai Loria, Gini, Einaudi, Croce, Coletti, Smith ecc. ecc.", e ignoranti "totalmente il fascismo e il corporativismo".
In realtà, la personalità del C. va seguita soprattutto nella fitta collaborazione alle maggiori riviste economiche operanti nell ...
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D'AMELIO, Mariano
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 4 nov. 1871 da Camillo e da Luisa Manganelli. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli entrò nella magistratura come uditore nel 1893. Esordì come [...] nazionalista tramite Rocco guardasigilli, troveremo il D. impegnato, e con evidente adesione ideale, nell'opera di codificazione. Del corporativismo il D. si mostrò aperto sostenitore. Indicato, accanto a Scialoja, a Santi Romano, a Pietro Fedele fra ...
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MESSINEO, Francesco
Paolo Alvazzi del Frate
– Nacque a Reggio Calabria da Antonino e da Maddalena Minoliti il 2 giugno 1886 in una famiglia appartenente alla borghesia agiata della città.
Nel 1905 si [...] da parte del M. mirasse anche a impedire l’inserimento nel nuovo codice di principî e istituti cari al corporativismo fascista. A prevalere fu comunque la tesi dell’unificazione del diritto privato, sostenuta dal ministro Grandi e dal presidente ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Sussidiarietà
Angelo Rinella
La sussidiarietà: dai diversi angoli di visuale alla prospettiva giuridica
Il carattere polisenso della formula linguistica 'sussidiarietà' deriva in linea di massima dalla [...] e le collettività sociali, guardati con crescente sospetto e diffidenza a causa della loro tendenza al corporativismo, venivano considerati titolari solo di diritti derivati.Secondo quest'impostazione la società era un'entità astratta, costituita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Maranini
Eugenio Capozzi
Giuseppe Maranini è stato uno tra i maggiori giuristi costituzionali e politologi italiani del 20° sec. e ha svolto un ruolo rilevante anche nel dibattito sulla politica [...] del 1945). In essi egli tratteggiava un ideale di regime politico e costituzionale in cui residui di corporativismo si combinavano con elementi tipici delle democrazie liberali anglosassoni.
Partitocrazia e democrazia e la ‘conversione’ ai modelli ...
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Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] degli ordini mendicanti, introdotti nelle università allo scopo di combattervi le eresie e in crescente opposizione con il corporativismo laico dei magistri. La celebre Scuola di Salerno di medicina, già nota prima del 1000, si era sviluppata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giorgio La Pira
Ugo De Siervo
Il contributo di Giorgio La Pira ai dibattiti costituenti appare rilevante, in riferimento sia a singole disposizioni sia al disegno complessivo; d’altra parte, La Pira [...] dei lavoratori, l’inserimento nel Senato della rappresentanza delle «comunità di lavoro» (senza peraltro cadere nel corporativismo) e delle realtà territoriali, la disciplina giuridica dei partiti politici, la garanzia del pluralismo scolastico, se ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.