ARENA, Celestino
Guido Melis
Nacque a Pizzoni (Catanzaro) il 7 nov. 1890, da Vincenzo, possidente, e Clementina Scandale. Secondo di cinque figli, frequentò le scuole medie a Vibo Valentia, per poi [...] poi, sino al 1933-34, politica economica e del lavoro.
Qui egli si inserì nella fase cruciale del dibattito sul corporativismo, a contatto con un ambiente intellettuale tra i più vivaci dell'epoca: fu tra gli animatori della Scuola di perfezionamento ...
Leggi Tutto
FORTUNATI, Paolo
Guido Melis
Nacque a Talmassons, in Friuli, il 26 apr. 1906, da Ettore, maestro elementare e poi segretario comunale, e da Elda Battistella, maestra elementare.
Di famiglia non agiata [...] che sempre più si configurava come un gruppo di studiosi non solo accademici collegati con diverse ispirazioni al dibattito sul corporativismo fascista.
Nel 1934 vinse il concorso a cattedra e fu chiamato alla cattedra di statistica della facoltà di ...
Leggi Tutto
ARIAS, Gino
Luciano Cafagna
Nacque a Firenze il 1°ott.1879. Compì gli studi giuridici presso l'università di Bologna e nel 1903 conseguì la libera docenza in storia del diritto italiano. Nel quinquennio [...] . 145-186; Economia italiana, Bologna 1926; Economia corporativa: critici ed interpreti, Firenze 1930; L'economia pura del corporativismo, in Annuario dell'Istituto Alfieri, ibid. 1930-31; Il naturalismo economico, in Politica sociale, 1931, pp. 827 ...
Leggi Tutto
BUCCI, Agostino
Roberto Zapperi
Nacque a Torino l'8 dic. 1531 da Domenico, medico non privo di interessi scientifici che insegnò nell'università di Torino dal 1532 al 1535. Di lui si ricorda l'opera [...] il corpo e lo Stato che tanta fortuna ebbe in clima di trionfante Controriforma. All'impostazione dottrinaria del vecchio corporativismo medievale il B. aggiunse in effetti solo la lustra di una sapienza medica pseudoscientifica in tutto degna del ...
Leggi Tutto
CHESSA, Luigi (Gigi)
Antonio Pandolfelli
Nacque aTorino il 15 maggio 1898 da Carlo, litografo e pittore, e da Lucia Carelli, pittrice. Visse gli anni dell'infanzia a Parigi. Dal 1909 risiedette a Torino, [...] .
Il loro fu un movimento essenzialmente di gusto, in opposizione alla proclamata romanità dei novecentisti e al loro corporativismo ostile ad ogni influenza straniera. Il gruppo torinese, al contrario, si riconosceva proprio nelle comuni premesse ...
Leggi Tutto
PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] i problemi gravi e urgenti della modernità, e si sarebbe allineata «agli imperativi egualitari, economici e sociali del corporativismo fascista» (Ben-Ghiat, 2000, pp. 169, 175).
In sintonia con l’orientamento culturale del periodico che aveva ...
Leggi Tutto
FRATTARI, Ettore
Roberto Parisini
Nacque a Ravenna il 9 sett. 1896 da Guglielmo, manovratore ferroviario, e da Paola Carlini. Diplomatosi perito agrimensore all'istituto tecnico di Ravenna, il 22 nov. [...] principale organizzazione agricola locale di quei possidenti che mal sopportavano la tutela imposta dal protezionismo e dal corporativismo statali.
Nell'ottobre 1932 il F. passò a dirigere come commissario ministeriale il sindacato degli agricoltori ...
Leggi Tutto
MARAVIGLIA, Maurizio
Daniele D'Alterio
Nacque a Paola il 15 genn. 1878 da Pietro e da Emilia Miceli, in una delle famiglie più ricche e influenti del Cosentino.
Giovanissimo, cominciò a militare nel [...] prospettiva il suo impegno a costruire un regime rispettoso dell'istituto monarchico e della Chiesa, ma anche un corporativismo pensato come necessario puntello sociale del fascismo, e in cui le singole categorie dei produttori, sebbene subordinate ...
Leggi Tutto
GOTTARDI, Luciano
Mauro Canali
Nacque il 19 febbr. 1899 a San Bartolomeo in Bosco, presso Ferrara, da Antonio ed Elvira Volta.
Il padre, un piccolo agricoltore, aveva diretto per molti anni a Ferrara [...] egli si adatta alla collaborazione con i datori di lavoro. Il Sindacalismo fascista più che istradarlo verso il corporativismo tende a portarlo sulla lotta di classe. Moralmente a posto. Buon oratore".
E, molto probabilmente, è proprio in ...
Leggi Tutto
DI GIOVANNI, Vincenzo
Luca Lo Bianco
Nato a Salaparuta (Trapani) il 19 ott. 1832 da Calogero e da Caterina Bruscia, in seno a una famiglia agiata, fu educato nei primi anni dallo zio paterno, il canonico [...] 'introduzione dell'istituto del divorzio nel nostro ordinamento giuridico; nel 1894 segnalò all'attenzione del teorico del corporativismo cristiano il giovane Luigi Sturzo, appena ordinato sacerdote. Nel 1895 il D., sostenuto dagli ambienti cattolici ...
Leggi Tutto
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.