Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giorgio Mortara
Alberto Baffigi
Quello di Giorgio Mortara all’interno della cultura economica italiana fu un ruolo complesso, non privo di contraddizioni, come fu contradditorio il percorso di vita [...] e ricostruzione, a cura di G. De Luca, Milano 1997.
L. Michelini, Liberalismo, nazionalismo, fascismo. Stato e mercato, corporativismo e liberismo, nel pensiero economico del nazionalismo italiano (1900-1923), Milano 1999.
A. Treves, Le nascite e la ...
Leggi Tutto
PELLIZZI, Camillo
Maria Salvati
PELLIZZI, Camillo. – Nacque il 24 agosto 1896 a Collegno (Torino) secondo figlio di genitori emiliani: Giovanni Battista (dal 1893 psichiatra nel manicomio diretto da [...] dibattiti più vivaci di quel decennio: i giovani, la libertà (De Felice, 1974, pp. 239-242) e, soprattutto, il corporativismo, un tema su cui si spese in varie sedi, protagonista della sua riflessione postbellica (Una rivoluzione mancata, Milano 1948 ...
Leggi Tutto
CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] : che è poi tratto comune a un largo settore dell'intellettualità fascista, dopo la caduta nel 1932 delle mitologie del corporativismo di sinistra. Per questa strada certamente il C. si poneva in modo diverso da Ugo Spirito. La sua recensione al ...
Leggi Tutto
CIARDI, Livio
Michele Fatica
Nato a Rapolano (Siena) il 18 luglio 1881 da Giuseppe ed Olimpia Prosetti di modestissima condizione sociale, lavorò, ragazzo, alle fornaci di una piccola fabbrica di laterizi [...] .F.I. e la Confederazione generale del Lavoro (C.G.d.L.).
I dirigenti confederali avevano accusato i ferrovieri di corporativismo e di insensibilità ai problemi delle altre categorie. In risposta, i dirigenti del S.F.I. avevano raccomándato ai propri ...
Leggi Tutto
LANDI, Giuseppe
Benedetta Garzarelli
Nacque a Castel San Niccolò, nel Casentino, il 24 maggio 1895, da Oreste, medico condotto, e da Maria Lenci.
Conseguita la licenza liceale a Firenze, frequentò l'Accademia [...] , 1992, n. 1-2, pp. 448, 451, 453, 459, 462, 466-470; Id., Fratelli in camicia nera. Comunisti e fascisti dal corporativismo alla CGIL (1928-1948), Bologna 1996, ad ind.; A. Badaloni, La destra in Italia. 1945-1969, Roma 2000, ad ind.; G. Parlato ...
Leggi Tutto
CHESSA, Federico
Denis Giva
Nacque a Sassari il 4 febbr. 1882 da Salvatore e Maria Giuseppa Piras. Dopo aver compiuto gli studi universitari nella facoltà di giurisprudenza dell'università di Sassari [...] e poi, definitivamente acquisita nelle nuove strutture economiche e politiche del dopoguerra. Del resto, egli interpretò il corporativismo in termini non implicanti una sistemazione totalitaria dello Stato e della società, come invece aveva sostenuto ...
Leggi Tutto
BENNI, Antonio Stefano
Piero Melograni
Nacque a Cuneo il 18 apr. 1880, da Stefano e da Nicolina Miselli. Il padre, funzionario all'intendenza di Finanza, era morto poco prima della sua nascita. L'infanzia [...] dal Gran Consiglio non significò anche la sconfitta delle sue tesi poiché, tutto al contrario, furono proprio i sostenitori del corporativismo integrale che di lì a poco dovettero definitivamente rinunziare ai loro disegni.
Il 22 genn. 1935 il B. fu ...
Leggi Tutto
PERUZZI
Eleonora Plebani
– L’origine della famiglia dei Peruzzi risale alla seconda metà dell’XI secolo, quando è attestata a Firenze la presenza di Peruzzo, antenato eponimo della famiglia. Negli anni [...] Arnoldo e Filippo non fu un’eccezione; alla fine del Duecento la riforma degli uffici repubblicani e l’affermazione del corporativismo guelfo resero gli schieramenti di partito fiorentini molto fluidi. Non furono molte, però, le famiglie che, mutando ...
Leggi Tutto
LANTINI, Ferruccio
Benedetta Garzarelli
Nacque a Desio, in provincia di Milano, il 24 ag. 1886, da Giuseppe, funzionario delle Ferrovie dello Stato, repubblicano e massone, e Rosa De Medici.
Ancora [...] fascista, divenuto poi la legge 19 genn. 1939, n. 129.
Convinto sostenitore, sin dalla metà degli anni Venti, del corporativismo fascista quale innovativo sistema di gestione dell'economia, il L. si trovò a guidare l'organismo deputato alla sua piena ...
Leggi Tutto
D'ANDREA, Ugo
Albertina Vittoria
Nacque all'Aquila il 14 sett. 1893, da Stefano e Nicoletta Gambescia. Partecipò, ancora studente universitario, alla prima guerra mondiale come sottotenente di fanteria, [...] fascisti di cultura" al II congresso degli istituti, che si svolse a Roma nel novembre del '31. Il tema del corporativismo fu infatti un altro degli argomenti al centro della sua attività politica e pubblicistica: intervenne, tra l'altro, al convegno ...
Leggi Tutto
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.