Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] ordine giuridicamente apprezzabile. Quell’ordine potrà essere più o meno contrattato, o imposto d’autorità – come sarà con il corporativismo durante il regime fascista –, ma sarà comunque un ordine più ampio di quello che era stato consegnato dalla ...
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ROSSI, Ernesto
Luca Polese Remaggi
– Nacque il 25 agosto 1897 a Caserta, quartogenito di Antonio Rossi della Manta e di Elide Verardi.
Il padre, ufficiale dell’esercito di origini piemontesi, fu trasferito [...] Gli anni della galera furono insomma per Rossi gli anni del rifiuto del corporatismo novecentesco, non soltanto del corporativismo fascista. Appaiono molto significativi da questo punto di vista i giudizi sprezzanti sull’opera di John Maynard Keynes ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Finzi
Irene Stolzi
Civilista raffinato e rigoroso, Enrico Finzi è stato un interprete originale delle esigenze di rinnovamento dogmatico emerse anche in Italia nel primo cinquantennio del Novecento. [...] tra il Finzi che il 20 gennaio 1945 chiese l’abrogazione dei codici fascisti, scorgendo anche nei riferimenti al corporativismo i segni nefasti del passato regime (Il problema dei codici fascisti, «La nazione del popolo», poi in Cappellini 1999 ...
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ALESSANDRINI, Federico
Francesco Malgeri
Nacque a Recanati il 5 ag. 1905 da Raffaele, pittore e restauratore, allievo di Luigi Fontana, e da Maria Patrignani. A Recanati compì i primi studi, fino al [...] : I cattolici e il comunismo, Roma 1945; La Spagna e la Repubblica (1931-1936), ibid. 1945; Del corporativismo e d'altro, in AA.VV., Verso il corporativismo, Bari 1951, pp. 104-107; Laicismo e politica, in AA.VV., Storia e filosofia del laicismo, s ...
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GIODA, Mario Giuseppe
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Torino il 7 luglio 1883 da Vincenzo e da Raimonda Vianetto, in una famiglia di modeste condizioni economiche. Costretto ad abbandonare presto gli studi, [...] sia il socialpatriottismo dei socialisti propensi a "ovattare le istituzioni monarchiche", sia la "cenceria patriottica" dei nazionalisti (Il corporativismo non è che uno spostatore di cifre, in La Folla, I [1912], 17, p. 29); a essere presi ...
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Uomo politico italiano, nato a Pieve Tesino (Trento) il 3 aprile 1881. Si laureò a ventidue anni presso la facoltà di filosofia (sez. germanistica) dell'università di Vienna. La sua giovinezza fu tutta [...] più eminenti dell'Italia d'oggi.
Pubblicazioni principali: Le direttive politico-religiose del Centro germanico (1928), Un maestro del corporativismo cristiano: René de la Tour du Pin (1929, entrambe a Milano, sotto lo pseudonimo di C. Jaspar), e ...
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RAPPRESENTANZA (XXVIII, p. 839; App. I, p. 960)
Elio PEDRONI
Domenico PASTINA
Nel codice civile del 1942 l'istituto della rappresentanza ha ricevuto una disciplina distinta dal mandato, per la considerazione [...] delle associazioni sindacali fasciste. Soppresse queste ultime e abrogato il sistema sindacale corporativo (v. corporativismo; lavoro, in questa App.), alle nuove associazioni sindacali, venutesi liberamente a costituire, difetta naturalmente ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] La Malfa - A.G. Ricci, Roma 1981; U. L.: un democratico per l'Europa, con prefaz. di R. Romeo, Firenze 1984; Dal corporativismo allo sviluppo. Cinquant'anni di politica ed economia in Italia: l'azione di U. L., a cura di G. Tartaglia, Roma 1984 (nel ...
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FANTINI, Oddone
Marina Colonna
Nacque a Fosdondo, frazione di Correggio (Reggio Emilia) il 15 genn. 1889 da Bettino e Luisa Lodola. Compiuti i suoi studi presso la Regia Accademia militare di Modena [...] pura, egli fu poco incline alle indagini di carattere teorico. Pur condividendo l'opera di quei teorici del corporativismo che criticarono la teoria tradizionale e la sua pretesa di dettare leggi economiche rigide e "indipendenti dalla volontà umana ...
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ARMENISE, Giovanni
Francesco M. Biscione
Nacque a Bari il 24 maggio 1897 da Giuseppe, facoltoso notaio, e da Adriana Milella. Diplomato ragioniere, fu nazionalista nel 1915 e ufficiale dei bersaglieri [...] di questa società si veda la serie Taccuino dell'azionista, per gli anni relativi).
Legatosi all'ambiente del corporativismo agrario romano (la probabile data della sua iscrizione al Partito nazionale fascista è l'ottobre 1939), l'A. fupresidente ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.