ASQUINI, Alberto
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Nato a Tricesimo (Udine) il 12 ag. 1889 da Giovanni e da Angela Bisutti, conseguì nel 1909 la maturità classica presso il liceo "J. Stellini" di Udine e, vinta una borsa di studio, [...] senza ragione. Al Bottai il duce rimproverava di aver concesso eccessivo spazio ai sostenitori di una interpretazione radicale del corporativismo. Episodio culminante di questa politica era stato il convegno di Ferrara del 5-8 maggio 1932 dominato da ...
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CESARINI SFORZA, Widar
Giovanni Tarello
Nacque a Forlì il 5 sett. 1886 dal conte Lotano e Maria Vescovini. Dopo gli studi classici si addottorò, a Bologna, in giurisprudenza ed in filosofia. Nei primi [...] . di studi corp., IX [1938], 2, pp. 165-77). Questo piccolo saggio è importante come sintomo dell'insofferenza dei corporativisti della prima ora - come era il C. - nei confronti degli ultimi arrivati zelanti; questi ultimi, in occasione del progetto ...
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SINDACATO
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Francesco VITO
Sindacato è termine originariamente riferito alle varie organizzazioni di lavoratori per la difesa dei loro interessi di gruppo o di classe e in un secondo tempo esteso anche [...] proprio e l'attuale ordinamento sindacale corporativo italiano, alle voci carta: La Carta del lavoro; corporazione; corporativismo (App.); lavoro: Datore e prestatore di lavoro; Diritto di coalizione del lavoro; Contratto di lavoro; Magistratura ...
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FOVEL, Nino (Natale) Massimo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cittaducale, in provincia di Rieti, il 15 ott. 1880 da Giuseppe e da Giannina Costantini. Laureatosi in giurisprudenza, approfondì gli studi economici [...] di giugno e il dovere della democrazia, Roma 1914; Rendita e salario nello Stato sindacale, ibid. 1928; Economia e corporativismo, Ferrara 1929; Camera corporativa e redditi di gruppo, ibid. 1930; L'individuo e lo Stato come attori economici, Roma ...
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sindacalismo rivoluzionario
Tendenza politico-sindacale derivante dall’elaborazione del francese G. Sorel, che ebbe poi larga diffusione in altri Paesi, compresa l’Italia, e in originale radicalmente [...] influenzò, fino al 1918, alcuni settori e Camere del lavoro della CGL. Diversi esponenti del s.r. si avvicinarono poi alla destra nazionalista – è il caso di A. De Ambris – e al corporativismo fascista (come nel caso di E. Rossoni e M. Bianchi). ...
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Economista, nato a Conegliano Veneto l'8 agosto 1878. Ha insegnato economia politica dal 1905 al 1919 nella Scuola superiore di commercio di Genova e nelle università di Sassari, Cagliari, Messina e Parma, [...] , Torino 1929, 13ª ed., 1948; Die reine Theorie des Geldmarktes, Vienna 1933; Introduzione allo studio della teoria economica del corporativismo, Padova 1935, 3ª ed., 1938; Principi di scienza economica, I, Padova 1938; II, ivi 1946; La teoria delle ...
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Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] e popolazione. Deve essere infine ricordata la "Lega nazionale corporativa" fondata da M. Manoilescu per studiare il corporativismo fascista, mirando ad attuarne anche in Romania l'istituzione.
Nel Belgio, influssi di fascismo si manifestarono ...
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Gruppi di interesse e di pressione
Domenico Fisichella
Introduzione
Nel linguaggio delle scienze sociali è possibile individuare due accezioni fondamentali della parola 'gruppo'. Per la prima, di carattere [...] the century of corporatism?, in "Review of politics", 1974, XXXVI, 1, pp. 85-131 (tr. it.: Ancora il secolo del corporativismo?, in La società neo-corporativa, a cura di M. Maraffi, Bologna 1981, pp. 45-85).
Schmitter, P.C., Reflections on where ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mercato e concorrenza
Antonio Jannarelli
Mercato e concorrenza tra cultura giuridica e cultura economica
La problematica relativa a mercato e concorrenza rinvia in primo luogo a un'area di riflessione [...] di diritto commerciale», 1935, pp. 155 e segg.
L. Einaudi, Nuovi saggi, Torino 1937 (in partic. Trincee economiche e corporativismo, 1933, pp. 34 e segg.; La corporazione aperta, 1934, pp. 72 e segg.).
R. Franceschelli, I consorzi industriali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] di Keynes in Italia, ma il disprezzo dominante tra le due guerre per le dottrine anglosassoni e l’attenzione per il corporativismo, per i modelli totalitari, le pianificazioni. L’Italia si trovò, però, tra il 1945 e il 1948, di fronte all’esigenza ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.