Storico della filosofia italiano (Mercato San Severino 1923 - Roma 2005). Allievo di A. Aliotta all'univ. di Napoli, insegnò nelle univ. di Urbino, Bari e nella seconda università di Roma (1980-97). I [...] attenzione, inoltre, dedicò alla riflessione filosofica sul lavoro. Tra le opere: La presenza di Hegel (1961); Dal corporativismo comunista all'umanesimo scientifico. Itinerario teoretico di Ugo Spirito (1964); Schiller e la morale di Kant (1968); A ...
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Relazioni industriali
Gian Primo Cella
Tiziano Treu
sommario: 1. Le relazioni industriali: questioni teoriche e di definizione. 2. Il modello pluralista. 3. Il modello statalista. 4. Il modello partecipativo [...] e il pensiero corporativo (a dire il vero con qualche forzatura se non si distinguono le versioni statalistiche del corporativismo dalle tendenze che ora interessano). Se un'idea comune si può trovare alla base di queste tendenze, essa riguarda ...
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BRUCCULERI, Angelo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Canicattì (Agrigento) il 29 nov. 1879 da Calogero e da Carmela Cagnino, seguì il corso degli studi medi nella città natale, ove frequentò gli ambienti religiosi, [...] di questo, il B. vi pubblicò alcuni articoli in cui intendeva precisare la posizione dei cattolici nei confronti dei corporativismo fascista (Indirizzi corporativi ed encicliche sociali, in Studium, XXIX [1933], pp. 668-672, e Il lavoro fatto sociale ...
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Uomo politico francese (Lumigny, Seine-et-Marne, 1841 - Bordeaux 1914). Combatté in Africa (1863) e poi a Metz, nella guerra franco-prussiana. Durante la successiva prigionia in Germania prese contatto [...] . Sostenne l'elevazione del mondo operaio, in spirito di collaborazione di classe, contrapponendo al moderno liberalismo un corporativismo cristiano. Dal 1876 al 1910 rappresentò come deputato monarchico e cattolico il collegio di Pontivy (Morbihan ...
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Economista e uomo politico romeno (n. Tecuci, Moldavia, 1891 - m. in carcere 1950). Più volte ministro in dicasteri economici dopo il rimpatrio di Carol II (1930), divenne ministro degli Esteri nel gabinetto [...] e durò sino all'abdicazione di re Carol. Dovette accettare il cosiddetto arbitrato di Vienna, che toglieva al suo paese una parte della Transilvania (1940). Ha teorizzato, nei suoi corsi universitarî e nei suoi libri, un "corporativismo" integrale. ...
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LIBERALISMO (XXI, p. 36)
Giovanni CASSANDRO
Negli anni che seguirono al 1870 il liberalismo europeo parve in declino non soltanto come movimento politico, costretto quasi sempre alla difensiva di fronte [...] classi economiche, la dottrina liberale non stima possibile la loro cessazione per opera di un informe ed opaco "corporativismo" o "solidarismo", ma li giudica essenziali e connaturali con la vita economica, così come giudica essenziali il contrasto ...
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Mun, Adrien-Albert-Marie conte di
Politico francese (Lumigny, Seine-et-Marne, 1841-Bordeaux 1914). Combatté in Africa (1863) e poi a Metz, nella guerra franco-prussiana. Durante la successiva prigionia [...] . Sostenne l’elevazione del mondo operaio, in spirito di collaborazione di classe, contrapponendo al moderno liberalismo un corporativismo cristiano. Dal 1876 al 1910 rappresentò come deputato monarchico e cattolico il collegio di Pontivy (Morbihan ...
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economia programmatica
Alberto Nucciarelli
Complesso delle misure di politica economica e industriale, le cui finalità si discostano dall’attuazione dei principi di libera iniziativa e libera concorrenza, [...] nel corso del 20° sec. in due dottrine politiche: il socialismo (➔), come per es. nel caso dell’URSS, e il corporativismo (➔), come per es. nel caso dell’Italia fascista. Nel primo il concetto di libera concorrenza (come anche quello di mercato) è ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] .s pp. 56-65; Magistratura del lavoro, in Nuovo Digesto italiano, a cura di M. D'Amelio, VIII, Torino 1939, pp. 6-24; Corporativismo, I, La concezione corporativa, in Dizionario di politica, a cura del P.N.F., Roma 1940, I, pp. 628-35; Regime e Stato ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...] dello Stato etico corporativo (attraverso cui si produce un’ulteriore frattura con il pensiero di Benedetto Croce). Il corporativismo, per Gentile, non è solo una dottrina economica che afferma il carattere statuale e politico della produzione e ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.