amore /a'more/ s. m. [dal lat. amor -ōris]. - 1. [sentimento di viva affezione verso una persona] ≈ ↑ adorazione, culto, idolatria, passione. ↓ affetto, (non com.) affezione, amorevolezza, attaccamento, [...] una persona, infine, ciò di solito non implica un particolare coinvolgimento: mi piace per il suo carattere, per il suo corpo. Nella lingua del cinema doppiato dall’ingl. (e da lì, talora, anche nella lingua com.), tuttavia, i tre concetti vengono a ...
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magnete /ma'ɲɛte/ s. m. [dal lat. magnes -etis, gr. Mágnēs (líthos), propr. "(pietra) di Magnesia al Sipilo", nell'Asia minore, dove erano cave di una roccia fortemente magmatica, detta magnetite]. - (fis.) [...] [corpo magnetizzato, che, generando un campo magnetico, è capace di attrarre oggetti ferromagnetici a esso avvicinati] ≈ Ⓖ calamita. ...
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magnetico /ma'ɲɛtiko/ agg. [dal lat. tardo magnetĭcus, gr. Magnētikós, der. di Mágnēs "di Magnesia"] (pl. m. -ci). - 1. (fis.) [relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo, ago m.] ● Espressioni: [...] , ammaliatore, attraente, ipnotico, maliardo, malioso, seducente, seduttivo, seduttore, sexy. □ polarizzazione magnetica [conferimento o assunzione del magnetismo in un corpo] ≈ (non com.) magnetizzamento, magnetizzazione. ↔ smagnetizzazione. ...
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magnetizzare /maɲeti'dz:are/ v. tr. [der. di magnete]. - 1. (fis.) [sottoporre un corpo all'azione di un campo magnetico] ≈ Ⓖ calamitare. ↔ smagnetizzare. 2. (fig.) [esercitare un forte potere di attrazione [...] su qualcuno] ≈ affascinare, ammaliare, attrarre, sedurre. ‖ ipnotizzare ...
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positura /pozi'tura/ s. f. [dal lat. positura, der. di ponĕre "porre"], non com. - [atteggiamento delle membra del corpo o di parte di esse: una p. scomoda] ≈ [→ POSIZIONE (2)]. ...
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posizione /pozi'tsjone/ s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre "porre", part. pass. posĭtus]. - 1. [luogo in cui una cosa è posta o si trova, in relazione a un punto di riferimento: la p. geografica [...] ● Espressioni: luce di posizione [nelle autovetture, fanalino di sicurezza] ≈ luce di servizio. 2. [atteggiamento delle membra del corpo o di parte di esse: una p. scomoda; p. provocante] ≈ giacitura, (non com.) positura, postura, Ⓣ (biol.) stazione ...
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vellicare v. tr. [dal lat. vellicare, der. di vellĕre "svellere, strappare, levare il pelo"] (io vèllico, tu vèllichi, ecc.). - 1. [toccare o sfiorare la superficie di una parte del corpo in modo da provocare [...] il solletico o una sensazione simile: si divertiva a vellicarla piano piano sulla nuca] ≈ solleticare, titillare. 2. (fig.) [causare uno stimolo piacevole: suoni che vellicano l'udito] ≈ ‖ eccitare, stimolare, ...
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vello /'vɛl:o/ s. m. [dal lat. vellus -ĕris]. - 1. a. [mantello degli animali produttori di lana: il v. della pecora, del montone] ≈ pelliccia, (lett.) tosone. b. (estens.) [rivestimento peloso di animali [...] pelliccia, pelo. 2. (estens.) a. (scherz.) [insieme dei peli che ricoprono il petto maschile o, in genere, parti diverse del corpo umano: guarda che v. ha quel tale: sembra uno scimmione] ≈ peli, peluria. b. (poet.) [insieme dei peli che ricoprono il ...
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flesso /'flɛs:o/ agg. [part. pass. di flettere]. - 1. [di parte del corpo che formi una curvatura o un angolo: gambe f.] ≈ piegato. ‖ curvato, curvo, incurvato, ricurvo. ↔ diritto, dritto, ritto. 2. (ling.) [...] [che è soggetto a flessione] ≈ ⇓ coniugato, declinato ...
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velloso /ve'l:oso/ agg. [dal lat. villosus "peloso"], lett. - 1. a. [di ovino, che è coperto di lana: le v. pecore] ≈ lanoso. b. (estens.) [di animale, che è coperto di pelame] ≈ peloso. 2. (estens., scherz.) [...] [di parte del corpo umano, che è coperto di peli: petto v.] ≈ peloso, villoso. ↔ glabro, liscio. ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il c. umano si suddivide in tre regioni:...
corpo [plur. anche corpora]
Bruna Cordati Martinelli
Termine di uso frequentissimo sia nell'opera prosastica che in quella poetica; nella grandissima maggioranza dei casi usato in senso proprio col significato di " c. umano "; appare tuttavia...