BROSIO, Manlio
Giuseppe Sircana
Nacque a Torino il 10 luglio 1897 da Edoardo e Fortunata Curadelli. Iscritto alla facoltà di giurisprudenza, nel 1916 fu chiamato alle anni. Frequentò la scuola allievi [...] a Roma, dove si unì al movimento di resistenza e divenne membro della giunta militare del Comitato diliberazione nazionale. Dopo la liberazionedi Roma, fu per un breve periodo segretario generale del Partito liberale italiano e il 12 dic. 1944 fu ...
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PIZZONI, Alfredo
Tommaso Piffer
PIZZONI, Alfredo. – Nacque a Cremona il 20 gennaio 1894, figlio primogenito di Paolo, ufficiale di artiglieria, e di Emma Fanelli, crocerossina volontaria al fronte durante [...] scambio di prigionieri. Fu quindi impiegato nel corpodi spedizione internazionale in Palestina come ufficiale di collegamento ridenominato Comitato diliberazione nazionale (CLN) di Milano poi Comitato diliberazione nazionale Alta Italia (CLNAI), ...
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BENCIVENGA, Roberto
Giorgio Rochat
Nato a Roma il 2 ott. 1872, allievo dell'Accademia militare e della Scuola di applicazione di artiglieria e genio di Torino, ne uscì tenente destinato al 13° reggimento [...] di guerra, entrò nel corpodi Stato Maggiore nel 1908, come capitano: insegnò tattica alla Scuola di guerra nel 1910, indi prese parte alla guerra di dal Popolo d'Italia, ne sfidava a nell'ambito del Comitato diLiberazione Nazionale romano; il 22 ...
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GARIBOLDI, Italo
Lucio Ceva
Nacque a Lodi il 20 apr. 1879 da Ercole e da Maria Crocciolani. Compiuti gli studi militari a Milano e Roma, fu nominato sottotenente di fanteria nell'ottobre 1898. Capitano [...] e poi cavaliere di gran croce dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro e aveva ricevuto la medaglia mauriziana.
Nella primavera 1942 al G. fu affidato il comando dell'8ª armata (ARMIR) chiamata a quadruplicare il corpoitaliano (CSIR) già impegnato ...
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CADORNA, Raffaele
Giuseppe Sircana
Nacque a Pallanza (Novara) il 12 sett. 1889 da Luigi e da Giovanna Balbi, crede di una famiglia di illustri tradizioni militari (il padre fu capo di Stato Maggiore [...] diliberazione nazionale dell'Alta Italia (CLNAI), F. Parri, A. Pizzoni e G. Dozza, e nel giugno 1944, dopo la liberazionedi il 30 giugno 1949 ebbe però la nomina a generale dicorpo d'armata). Fu eletto senatore come indipendente nelle liste ...
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LAMPREDI, Aldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Firenze il 13 marzo 1899, in una famiglia di condizioni assai modeste, da Guglielma Lampredi e da padre ignoto. A prezzo di grandi sacrifici la madre riuscì [...] comando generale del Corpo volontari della libertà e in tale veste il L. assolse a una serie di delicate missioni. Tra , di dare corso alla sentenza di morte emessa nei confronti di B. Mussolini dal Comitato nazionale diliberazione Alta Italia ( ...
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AUDISIO, Walter
Francesco M. Biscione
Nacque ad Alessandria il 28 giugno 1909 da Ernesto e Natalina Perasso, da famiglia di modeste condizioni economiche. Diplomato ragioniere, impiegato scrupoloso [...] di gruppi partigiani, poi raggiunse Torino dove prese contatti con il Comitato diliberazione nazionale dell'Alta Italia 1944 erano stati esposti i corpidi quindici antifascisti uccisi per rappresaglia nel carcere di S. Vittore).
La testimonianza ...
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Generale italiano (Milano 1815 - Torino 1897); ufficiale del corpo del Genio sardo, nel 1848 organizzò i volontarî del Genio lombardo, divenendo maggiore. Comandante di un battaglione, partecipò alla spedizione [...] Friuli. Ma l'azione sua di maggior rilievo fu la spedizione di Roma nel 1870, di cui fu comandante supremo. Più volte deputato, nel 1871 senatore; nel 1895 collare dell'Annunziata. Tra le sue pubblicazioni: La liberazionedi Roma nell'anno 1870 ed ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] Venezia si occupò della loro liberazione. Fu così che, nel 1500, tornarono in Italia per via di mare, facendo tappa a Marsiglia con i cugini e si occupò di dirigere, insieme con Paolo Vettori, il corpodi soldati lasciati in città per controllare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] del Principe, il «libero arbitrio». La stessa «necessità però, scolastico-controriformistico di un’anima che illumina il corpo traducendovi il raggio esclude la sua probità primitiva, aveva privato l’Italiadi un legame morale e civile. La sua ...
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liberazione
liberazióne s. f. [dal lat. liberatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di liberare, di liberarsi o di essere liberato (da una soggezione, da un male, da un vincolo, da un controllo, ecc.): la l. degli schiavi, dei prigionieri; l....
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...