L'archeologia delle pratiche funerarie. Egitto
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Le aree sepolcrali: struttura e organizzazione
di Sergio Pernigotti
Le aree funerarie in Egitto si dispongono in modo [...] sempre le medesime, ma che da un fatto puramente aristocratico nel III millennio a.C. diventano una pratica sempre scindevano le parti che componevano l'uomo, comuni anche agli dei: il corpo, l'ombra, la forza vitale (ka) e le due parti spirituali, ...
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Latini, Brunetto
Francesco Mazzoni
Letterato e uomo politico fiorentino, protagonista di uno dei più interessanti episodi dell'Inferno (terzo girone del VII cerchio, ove sono puniti i violenti contro [...] insomma, dal misurato e pur sostenuto (e insieme aristocratico) equilibrio del nuovo e dolce poetare.
Per ciò dilacco, su Tesoretto 2835-36 (" Ben è tenuto lacco / chi fa del corpo sacco "). Quanto a ‛ croio ' sopra citato, è anche in Tesoretto 2697 ...
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Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (gr. Τάρας, lat. Tarentum)
N. Degrassi
Oggi capoluogo di provincia sul golfo omonimo del Mar Ionio; in antico, città tra le più importanti della Magna Grecia.
La [...] 467 a. C., provocò nelle due città la caduta del regime aristocratico chiamato da Aristotele (Pol., v, 2,8,1303 a) politèia numerose teste marmoree anche con tracce di colore: il corpo era spesso eseguito in calcare locale, ed abbiamo anche casi ...
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I prefetti e la città nei primi decenni postunitari
Nico Randeraad*
Introduzione
Il 26 marzo 1888 il consiglio comunale di Venezia decise all’unanimità di intitolare una calle sul retro della chiesa [...] di nuovo se non la radicale distruzione del sistema aristocratico. Un cambiamento fondamentale, però, si era verificato dei prefetti italiani. Alla fine dell’Ottocento, il corpo prefettizio nel suo complesso stava subendo un processo di adattamento ...
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Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] l'anima della koinonía, un principio vitale che rende vivo il corpo politico, "perché la costituzione è la vita (bíos tis) (I, 6) e Machiavelli privilegiava questo fine. L'aristocratica Venezia e la democratica Firenze non sono paragonabili a Roma: ...
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Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] cui si sarebbe pervenuti in seguito, tra i due corpi del doge - la persona mortale, imperfetta dell'uomo cavalleresche del linguaggio retorico principesco estranee all'etica aristocratica della Repubblica, furono Les estoires de Venise, ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] , c'è quella di richiesta - auspica, nel De aristocratia indirizzato al doge Loredan, la trasformazione del grande palazzo patrizio anche se, nella persistenza d'autonomie, e del corpo docente e di quello studentesco, d'ascendenza medievale, ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Sud-Est asiatico
Charles Higham
I luoghi del culto
L'identificazione di aree di culto o di santuari d'epoca pre- e protostorica rientra nel tradizionale terreno [...] ai banchetti ed alle riunioni del ceto aristocratico ‒ appare estremamente probabile che l'organizzazione circa 1 m di altezza che reca, sulla fascia centrale del corpo cilindrico, un'elegante scena con piroghe che trasportano guerrieri ornati di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] 1751 e nel 1765, il De’ crostacei e degli altri marini corpi che si trovano su’ monti è la conferma dell’avvenuta ricezione impresa conoscitiva, Strange si avvalse del sostegno di grandi aristocratici come John Stuart, conte di Bute, e Frederick ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] vecchio Piemonte alla deriva», secondo l’espressione di qualche aristocratico intimorito, erano cambiati. L’Europa liberale si era collegato l’idea di nazione – che sottintendeva quella di corpo elettorale – con l’idea di costituzione, che implicava ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...