Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] piacentino Giacomo Radini Tedeschi, di estrazione urbana e aristocratica, figura notevole dell’intransigentismo, che era passato dalla , rappresentava la matrice romana o pontificia del corpo episcopale italiano, come nel caso del viterbese La ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] necessità di fare delle scelte. Per esempio, a Napoli gli aristocratici si mossero a favore degli Asburgo fin dal 1701, con la di concepire un modello efficiente e realistico, ma di dargli corpo e sangue, facendolo vivere nel giro di pochi anni grazie ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] fittizia l’«eleggibilità universale» a favore di notabili aristocratico-borghesi in grado di sostenere continui viaggi e l’ideale dell’unità di tempo e di luogo del corpo elettorale che caratterizza la pubblicistica e la normativa ottocentesca, ...
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La formazione dello stato patrizio
Alberto Tenenti
In molte zone dell'Europa fra Medioevo e Rinascimento quasi ogni città di una certa rilevanza costituì un insieme complesso e globale. Ciò fu particolarmente [...] resto poi rivedute - per l'elevazione di popolani al ceto aristocratico e nel 1319 fu istituito il registro nel quale iscrivere i probabilmente inclini, del resto, a sorvolare quasi sul corpo costruito ed anch'esso vivente della comunità urbana, ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] da cento in qua salva l'anima e in questo mondo trionfa il corpo» (113, 29). Quel padre sciagurato che era finito in prigione per non hanno mai o quasi mai quel carattere aristocratico di giuoco intellettuale e fantastico che è nella tradizione ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] del sangue poteva giustificare la presenza nel corpo patrizio, specie considerando che con essa ., pp. 124 ss. e Roberto Sabbadini, L’acquisto della tradizione. Tradizione aristocratica e nuova nobiltà a Venezia (sec. XVII-XVIII), Udine 1995, pp. ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. La comunicazione scientifica ed erudita
Michael J. Gorman
La comunicazione scientifica ed erudita
Nei tre libri del De occulta philosophia, [...] astronomiche. Astrolabi e sfere armillari erano spediti agli aristocratici mecenati insieme ai nuovi manuali stampati che ne suo stretto controllo, sono riproduzioni altamente idealizzate di un corpo sezionato ed egli ne giustifica l'uso nel suo ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] , il pittore e poeta Giovan Battista Maganza e i giovani aristocratici Marco Thiene e Giulio Loschi, si trattò di un soggiorno di Palladio cercò di adattare il frontone del tempio antico al corpo di una chiesa cristiana, un problema con cui si ...
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L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] del settore, giungendo fino ad un impegno diretto che prenderà corpo, in molti casi, anche nell'assunzione in proprio del 'entroterra veneto aveva pesato "la mancanza di una committenza aristocratico-feudale, cioè l'assenza a Venezia di una corte, ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] struttura nobiliare gerarchica e burocratica, contrassegnata da un corpo ereditario di funzionari regi sempre più coscienti e secolo che seguì il 1848 fu ancora possibile essere un 'aristocratico', un 'signore', un 'gran signore', ma soltanto per l ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...