Collezionista d'arte (m. 1928), moglie di Henry Osborne H. (New York 1847 - ivi 1907), industriale zuccheriero; raccolse, con il solo criterio della qualità, una collezione d'arte d'inestimabile valore. [...] Museum di New York, a cui legò poi un importante nucleo di opere di pittura, scultura, arti minori. Vi sono rappresentati: il Veronese, il Bronzino, Poussin, Rembrandt, el Greco, Goya; con numerose opere, Degas, Courbet, Corot, Monet, Manet, Cézanne. ...
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Uomo d'affari, filantropo e collezionista d'arte (n. in Lituania 1887 - m. 1957); immigrato negli USA nel 1901, si dedicò con successo all'industria dell'abbigliamento e nello stesso tempo alla promozione [...] di pittura europea (Bellini, Vivarini, Segna, Sassetta, P. Lorenzetti, F. Lippi, Tintoretto, Tiziano, Cranach, Holbein, Greco, Corot, ecc.) che egli aveva riunito nella residenza di Port Washington (Long Island). Catalogo di L. Venturi (1945). ...
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Paesista, nato a Bergen (Norvegia) il 24 febbraio 1788, morto a Dresda il 14 ottobre 1857. Nel 1811 entrò all'Accademia di Copenaghen, da cui il suo spirito antiaccademico lo allontanò presto. Studiò invece, [...] del colore gli affidarono un posto tra i rinnovatori della pittura del paesaggio nel sec. XIX, nella quale sembrò precorrere il Corot. Tra i pittori tedeschi il Blechen e forse anche il Menzel mostrano d'aver subito il suo influsso. Le sue acqueforti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla metà dell’Ottocento, molti pittori pervengono a esiti veristi; in sintonia [...] Costa, detto Nino, che si stabilisce a Firenze nel 1859, dopo aver trascorso un lungo periodo a Roma, dove conosce Corot e inizia a dipingere la campagna romana insieme ad alcuni artisti stranieri, tra cui Friedrich Overbeck e David. I suoi paesaggi ...
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Pittore francese (Parigi 1840 - Giverny 1926). Tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista, fu forse lo spirito più lucido, risoluto e conseguente del movimento, ai cui principi fondamentali [...] in giardino, 1867, Parigi, Musée d'Orsay) che sembrano ancora accordare il realismo di Courbet e la luminosità di Corot, le esperienze successive andarono sempre più orientandosi verso il paesaggio e la ricerca di mobili, vivacissimi effetti di luce ...
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Pittore francese (Chatou 1880 - Garches, Parigi, 1954). Amico di Vlaminck e di Matisse. D. fu tra le figure più significative del fauvismo ma, già dal 1906, una meditata lettura dell'opera di Cézanne e [...] seguito, e soprattutto dopo il viaggio in Italia nel 1921, alla ricerca delle fonti classiche di Poussin e di Corot, D. sentì l'esigenza di conformare il suo linguaggio pittorico ad una visione estetica non artificiosamente dissociata dalla visione ...
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Pittore di marine, nato a Honfleur il 12 luglio 1824, morto a Parigi l'8 agosto 1898. Per tre anni lavorò a Parigi, guidato dal Troyon e dal Millet; quindi tornò al Havre, di dove intraprese molti viaggi [...] de Bordeaux, l'Orage à Camaret, Le coucher de soleil e Les lamaneurs (med. d'oro dell'Esposizione universale 1900). Più vicino a Corot che a Isabey per la finezza dei toni e la trasparenza della materia, il B. ha saputo rendere come nessuno il grigio ...
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Pittore, nato a Venezia il 13 settembre 1842, morto ivi il 6 ottobre 1917. Compiuti regolarmente gli studî classici, nel '60 fu iscritto all'Accademia di belle arti di Venezia. Il Grappa d'inverno (Galleria [...] fiorentini impressioni profonde, come dalle pitture di Antonio Fontanesi e di Nino Costa conosciute allora, e da quelle del Corot, del Decamps e di altri maestri francesi che ebbe l'occasione di ammirare nella quadreria del principe Demidoff. Da ...
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Pittore e incisore, nato a Kettering (Northamptonshire) il 15 dicembre 1849, morto a Londra il 28 settembre 1913. Trasferitosi per ragioni d'affari a Glasgow, cominciò a studiare il disegno in quella scuola [...] e membro effettivo dell'Accademia reale inglese. Benché avesse subito l'influenza della scuola di Barbizon e soprattutto del Corot, non ha nulla della vaporosa sentimentalità che guastò gli ultimi lavori dell'artista francese. Riduceva alla più ...
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Pittore francese (Cuiseaux, Saône-et-Loire, 1868 - La Baule, Loire-Inférieure, 1940). V., che dal 1892 fece parte del gruppo detto dei nabis o enflammés, fu autore di ritratti virili (Théodore Duret) e [...] futuri Nabis. Dopo una serie di ritratti e di nature morte, dipinti intorno al 1888, nei quali il riferimento all'arte di Corot e Chardin è evidente, V. sotto l'influsso dell'arte giapponese e di Gauguin si abbandonò a una sorta di pre-fauvismo, con ...
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corotazione
corotazióne s. f. [comp. di co-1 e rotazione]. – Rotazione congiunta di più corpi, in partic. di astri o di sistemi di astri: c. di pianeti, di galassie, ecc.